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Quando le moto usciranno da una stampante

di Cristian Barelli il 22/01/2015 in Attualità

I biker da sempre mal digeriscono la plastica a cui preferiscono il freddo calore del metallo lavorato a mano. Ma come la mettiamo ora che si comincia a parlare di stampa 3D anche nel mondo delle due ruote?



La stampa 3D sta rivoluzionando il mondo intero. Se fino a qualche anno fa per creare un oggetto c’era bisogno di un lungo processo con molti passaggi ognuno dei quali assorbiva risorse, ora grazie a questa tecnologia si passa direttamente dal disegno al risultato, con un enorme risparmio di tempo e di denaro.

Oltre ad essere molto efficace, la stampa in 3D è un tecnologia “open source”, ovvero disponibile e implementabile da chiunque. Questo ha accelerato in maniera esponenziale la sua evoluzione, e oggi ci si può tranquillamente mettere in casa, con una spesa contenuta, una stampante che non si limita a riprodurre il vostro file di Word o le foto delle vacanze ma è in grado di creare oggetti (in resina) partendo da zero.
Così ha fatto anche l’artista americano Jonathan Brand, che con delle stampati 3D da uso domestico ha costruito la perfetta replica di una Honda CB750, un’opera d’arte (come pure l’originale…) fatta per dimostrare il potenziale altissimo che ormai la tecnologia ha raggiunto. Oltre a realizzazioni fini a se stesse come questa ci sono però casi in cui la stampa 3D viene realmente impiegata per costruire oggetti, dagli elementi di design d’interni alle case passando per le protesi medicali. Parlando del settore automotive, al recente Salone di Detroit per esempio è stata presentata una Shelby Cobra realizzata quasi interamente da una stampante 3D. Telaio e carrozzeria sono state realizzate in sole 24 ore di stampa, poi è stato montato un motore (elettrico), ottenendo un prodotto più leggero e più robusto della versione realizzata con i normali processi produttivi.

Anche nel settore delle due ruote qualcuno sta sperimentando con successo l’utilizzo di queste macchine, per esempio la moto elettrica Energica Ego sfrutta componenti realizzati con questa tecnologia, mentre l’azienda americana Orange County Chopper predilige ormai questo sistema per alcune delle sue realizzazioni, riuscendo a realizzare lavori complessi in minor tempo e risparmiando ore di mano d’opera per complicate lavorazioni manuali.
La stampa 3D sembra essere la tecnologia che nel breve-medio periodo rivoluzionerà il modo di vedere e concepire gli oggetti: cambierà anche il nostro modo di vedere le moto? Pensiamo alla possibilità di costruirci da soli in casa particolari aftermarket, partendo da un disegno acquistato on line o realizzato ad hoc da noi stessi: niente più artigiani battilastra e flessibile, solo chiavette USB.

Oppure pensiamo alle nuove generazioni, i cosiddetti nativi digitali che sembrano tanto lontani dalle moto: magari se potessero costruirsele giocando con i loro amati tablet ritroverebbero il senso dell’andare su due ruote riscoprendosi degli artigiani 2.0, non trovate? E voi come la pensate sull’avvento di questa tecnologia nel nostro mondo? Preferite ancora il fascino del metallo battuto a mano o attendete con ansia l’avvento delle moto stampate in 3D?
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