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MotoGP: il casco che ha salvato Rossi sotto la lente

Comunicato stampa il 14/10/2014 in Attualità

Le verifiche sul casco AGV Pista usato da Valentino ad Aragon, non hanno evidenziato criticità strutturali e dimostrano come il casco abbia assorbito in maniera ottimale ogni energia da impatto proteggendo da traumi la testa del pilota

MotoGP: il casco che ha salvato Rossi sotto la lente
Come tutti i caschi oggetto di cadute o incidenti nelle competizioni in cui AGV è presente in forma ufficiale, anche il casco Pista GP utilizzato da Valentino Rossi ad Aragón il 28 settembre scorso, dopo essere rientrato in azienda ed essere stato completamente smontato, è stato sottoposto a un'accurata analisi e verifica tecnica dopo presso i laboratori di Ricerca & Sviluppo del gruppo. Le verifiche sul casco portato da Valentino in occasione della violenta caduta in gara, non hanno evidenziato criticità strutturali e dimostrano come il casco abbia assorbito in maniera ottimale ogni energia da impatto proteggendo da traumi la testa del pilota.
Ecco l'analisi tecnica.
La calotta presenta evidenti tracce di impatti con il suolo e contro la Yamaha M1 di Rossi. Il primo urto è avvenuto con il suolo, a seguito dell'high side del pilota. Il casco ha impattato nella parte posteriore sinistra, in prossimità dello spoiler, che si è staccato come previsto da progetto. Dopo una serie di rotolamenti nella via di fuga (asfalto e ghiaia) il casco è venuto a contatto direttamente con la moto. Infatti, nella parte laterale destra, si riscontrano evidenti e violenti segni di impatto della calotta con elementi strutturali della parte posteriore del veicolo (forcellone e/o pinza/disco freno). Sempre sul lato destro della calotta e della visiera, si trovano inoltre delle tracce di gomma molto evidenti, risultato del contatto avvenuto tra il pneumatico in rotazione e il casco.
L'elevato attrito creatosi tra pneumatico e casco, ha portato a staccare la parte destra della visiera dalla calotta, con la rottura del meccanismo, in metallo, di rotazione e fissaggio della stessa. Inoltre la visiera si è crepata anche sul lato opposto, sempre in prossimità del meccanismo di aggancio, senza però staccarsi dalla sua sede di ancoraggio. Tale protezione è stata anche garantita dal kit racing (vite supplementare in metallo di bloccaggio della visiera al meccanismo di rotazione) che AGV utilizza su tutti i propri caschi da competizione (questo kit è offerto come accessorio anche per tutti i clienti e piloti privati).
I sintomi riscontrati da Valentino, temporanea perdita di memoria e mal di testa, sono probabilmente da attribuire alla violenta e repentina accelerazione rotazionale del capo dovuta al contatto tra casco e pneumatico posteriore ancora in rotazione. Grazie alle tecnologie AGV Extreme Standards Valentino Rossi non ha riportato alcun trauma e ha potuto prendere parte al successivo Gran Premio di Motegi, concluso al terzo posto.
MotoGP: il casco che ha salvato Rossi sotto la lente
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