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Attualità

Il TMAX passa a 530 cc

di Stefano Borzacchiello il 07/11/2011 in Attualità

Il bestseller Yamaha cresce - di poco - nella cilindrata, monta la trasmissione a cinghia e il forcellone in alluminio, ma le novità non finiscono qua. Curiosi? All'Eicma lo potete vedere e provare

Il TMAX passa a 530 cc
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Correva l'anno 2001 quando sulle nostre strade iniziarono a circolare i primi esemplari di TMax. In quell'anno i tecnici Yamaha hanno saputo realizzare un mezzo destinato a lasciare un segno importante, dando vita al primo maxiscooter sportivo in grado di regalare emozioni paragonabili a quelle di una moto e allo stesso tempo di garantire quella praticità che solo gli scooter possono offrire. Oggi, a distanza di un decennio, il nuovo TMAX è ancora profondamente legato a quel primo modello di cui rappresenta l'evoluzione.
Inizia una nuova era, ma cosa cambia?
Partiamo dal nuovo motore: il twin con cilindri orizzontali fronte marcia ora ha ben 530 cc e rispetto al precedente eroga una coppia superiore ai tutti i regimi, con un incremento del 10% della coppia massima, ottenuta a un regime di oltre 1000 giri inferiore. I pistoni sono forgiati in alluminio e le sedi valvole sono state ottimizzate, la camera di combustione è pentagonale con area di "squish" ottimizzata e il profilo dell'albero a camme è stato ridisegnato. Il sistema di bilanciamento è ottimizzato per ridurre le perdite di potenza, con uno sfiato che evita l'effetto di "pompaggio". Altri sfiati nelle pareti interne dell'albero motore riducono la pressione. L'aspirazione e lo scarico sono stati completamente rivisti, per adeguarli al nuovo motore.

Il collettore d'aspirazione non è più in alluminio ma in resina, più leggera. Il diametro dei corpi farfallati ora è di 34 mm. La coppa dell'olio è stata ingrandita per migliorare la lubrificazione ed è stata ridisegnata anche la frizione. Anche l'iniezione elettronica è stata aggiornata. La nuova trasmissione è a cinghia e non più a doppia catena, e si vede chiaramente guardando la parte posteriore di TMAX. La trasmissione a cinghia ha il vantaggio di non avere "giochi" e di conseguenza l'erogazione di potenza è più lineare. La cinghia è realizzata in kevlar, fibra nota per la sua resistenza alla trazione e ai contraccolpi, per la durata e per le caratteristiche anticorrosione. Sotto la carenatura c'è un telaio in alluminio, con bilanciamento della rigidità ottimizzato, inoltre la posizione del serbatoio è stata spostata verso il basso. Globalmente, il TMAX ha perso circa quattro chili, soprattutto grazie alla nuova trasmissione a cinghia e al nuovo forcellone in alluminio, pressofuso in due parti separate. Il forcellone incorpora un tendicatena simile a quelli utilizzati sulle moto supersportive.

La potenza del TMAX deve essere controllata da un impianto frenante all'altezza. Ecco il motivo del nuovo freno a disco posteriore da 282 mm, che "collabora" con il doppio disco anteriore da 267 mm, con la pinza a 4 pistoncini. La versione con ABS in opzione aumenta la resa della frenata su fondi poco aderenti. Lo schema delle sospensioni vede una forcella telescopica con doppia piastra super-resistente alla torsione che lavora insieme al mono ammortizzatore posteriore.

Uno sguardo al look
I fianchetti ancora più aerodinamici scaturiscono da un frontale molto affilato e compatto, che prevede uno spazio ampio per la nuova strumentazione simmetrica a doppio quadrante. I nuovi retrovisori riducono la turbolenza e le vibrazioni, offrendo una migliore visibilità. La strumentazione analogico-digitale permette di verificare tutte le informazioni necessarie alla guida con un'occhiata. Due quadranti dall'originale profilo poligonale ospitano a sinistra il tachimetro e a destra il contagiri. Il classico doppio faro si riconosce, ma i fari sono più compatti ed efficienti, grazie ai nuovi proiettori polielissoidali e sono accompagnati dal design spigoloso degli indicatori di direzione più compatti e dalla nuova luce di posizione centrale. 

Le luci posteriori sono a led. Il nuovo parabrezza è regolabile in due posizioni. Il TMAX cambia anche in altri dettagli, come i nuovi cerchi a 5 razze, sportivi e dinamici, e il cavalletto laterale forgiato in alluminio, che contribuiscono a contenere il peso. Le inconfondibili linee laterali che collegano la parte anteriore e posteriore hanno il carattere di sempre. La capacità di carico è assicurata dal vano sottosella che contiene abbondantemente un casco integrale e dai due portaoggetti, di cui uno profondo 20 cm e provvisto di serratura. Il TMAX m.y. 2012 sarà in vednita da dicembre 2011 nelle 4 colorazioni Sonic Grey, High Tech Silver, Midnight Black e Competition White. A partire da febbraio 2012, il TMAX sarà disponibile anche nella versione ABS.
Ma la novità più inaspettata è che per la prima volta nella sua storia, Yamaha regalerà al pubblico del Salone un'opportunità davvero unica: poter testare direttamente in Fiera il nuovo Yamaha TMAX, in anteprima mondiale assoluta. La pista Yamaha allestita nell'area esterna MotoLive regalerà infatti a clienti attuali e futuri, come anche a semplici curiosi ed appassionati di essere i primi "tester" al Mondo alla guida del nuovo Yamaha TMAX.
Uno sguardo agli accessori
Gli accessori sono combinabili in 2 diversi allestimenti, che come da consuetudine Yamaha offrono un risparmio del 20% sul listino degli accessori singoli:
Allestimento Sport: schermo sportivo, schienale passeggero completo, piastre pedana in alluminio, porta targa personalizzato.
Allestimento Touring: portapacchi in alluminio, bauletto da 50 litri in tinta e cuscino passeggero, borsa tunnel, attacco GPS. Tra gli altri accessori, il nuovo scarico completo Akrapovic in titanio personalizzato con logo TMAX, piastre pedana in alluminio, il porta targa sportivo con logo TMAX in rosso, la presa 12 V, il kit manopole riscaldate per l'inverno ed il caricabatteria.

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