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Alcol e guida: la Finlandia sta peggio di noi

di Riccardo Matesic il 14/01/2009 in Attualità

Nonostante i moltissimi controlli, nel paese scandinavo, i bevitori forti sono spesso recidivi e obbligati ad installare sull'auto l'alcolock

Il notiziario periodico "Drink Driving Monitor" dell'ETSC (European Transport Safety Council), ha pubblicato un'intervista* a Pasi Kemppainen, sovrintendente capo della Polstrada finnica. Si tratta di un'interessante analisi di una situazione dove la cultura dell'alcol influenza fortemente i comportamenti alla guida. E fra i rimedi proposti c'è anche un progetto pilota a livello europeo sull'uso dell'etilometro montato sulle vetture (alcolock).
Alcol e guida: la Finlandia sta peggio di noi

In Finlandia il tasso alcolico massimo nel sangue per guidare è 0,5 g/l, come in Italia. Lì però vengono effettuati controlli su ogni guidatore fermato! Questo significa 2 milioni di controlli nel 2007. Che su una popolazione di 5,2 milioni di abitanti, dà un tasso altissimo di probabilità di essere controllati. Nel confronto noi italiani impallidiamo, con il nostro milione di controlli su 60 milioni di abitanti.
Il vero problema però è l'abitudine a bere forte è difficilissima da scalzare. Così succede che il 60% dei guidatori fermati siano sopra 1,2 g/l di alcol nel sangue (in Italia, un recente test svolto a Verona, nelle nottate del venerdì e sabato, ha dato un tasso medio di 1,1).
Il risultato è che l'88% degli incidenti gravi (35 morti) sono causati proprio da guidatori con tasso alcolico oltre 1,2. Ma fa ancora più impressione il dato che l'8-9% di questi guidatori vengono pizzicati almeno due volte nell'arco di un anno. Insomma, sono recidivi.
Ciononostante Kemppainen sostiene sconsolato che la cultura del bere forte è tanto radicata che solo il 2% delle infrazioni vengono alla luce, anche se i controlli sono tantissimi. Insomma, i finlandesi bevono e guidano allegramente. L'unica fortuna è che, grazie al traffico ridotto, quando causano incidenti difficilmente coinvolgono altri veicoli.
Per cercare di arginare questa piaga, il Parlamento ha varato una legge che rende obbligatorio l'alcolock sulle vetture dei guidatori che vengono fermati con tasso alcolico oltre la norma. Si tratta di un congegno che misura il tasso alcolico del conducente, e che impedisce l'avviamento del motore se questo supera il valore limite. Questo perché i finlandesi non rispettano le regole del traffico quando sono ubriachi, ma tendono a rispettarle quando sono sobri.
Dal 1° luglio scorso dunque, chi viene pizzicato a guidare dopo aver bevuto, può scegliere se perdere la patente o far montare (a sue spese) sulla macchina un alcolock. Grazie a questo congegno potrà continuare a guidare, ma prima dovrà superare una visita medica con personale specializzato, che lo informerà sui danni causati dall'alcol e gli illustrerà un possibile percorso riabilitativo.
L'alcolock dovrà restare montato da 1 a 3 anni sul veicolo del guidatore, che potrà usare solo quella vettura, e non altre. Il costo di manutenzione periodica del congegno è di circa 110-160 euro al mese; a carico del proprietario.
Con questo programma Kemppainen spera di riuscire a ottenere una riduzione del 25-28% dei morti per incidente stradale. Per questo auspica anche che l'Unione Europea adotti una legislazione simile, velocizzando le pratiche di omologazione degli alcolock e, magari, facendo sì che diventino un equipaggiamento standard di tutte le nuove vetture.
Per la cronaca una legge simile a quella finlandese la stanno studiando anche altri Paesi, dove nel frattempo è in corso una sperimentazione pilota: Svezia, Olanda, Francia, Regno Unito, Belgio e Slovenia. In Francia e in Slovenia l'alcolock è già obbligatorio per i guidatori di scuolabus.
Nell'inchiesta che abbiamo realizzato, il punto di partenza del nostro lavoro è stato la ricerca di studi epidemiologici nel mondo, per capire che correlazione c'è fra uso (o abuso) di alcol e incidenti. Quindi abbiamo sentito diversi esperti, cercando anche una risposta al quesito più importante: come parlare ai guidatori, per convincerli che prima di guidare è meglio limitarsi molto nel bere. La trovate pubblicata su Dueruote di febbraio in edicola dal 16 gennaio.

*Si ringrazia Ellen Townsend, policy director dell'ETSC, per averci concesso di riprendere la sua intervista.

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