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Tappa 6: il giorno di Meoni

il 05/01/2005 in Attualità

L'italiano il più veloce nella speciale della trasferta Smara-Zouerat. Ora è salito al terzo posto nella classifica generale ed è a soli 76 secondi dal leader Despres

Tappa 6: il giorno di Meoni
Cyril Despres a Dakar

E venne il giorno di Fabrizio Meoni. Il pilota toscano, alla guida della sua KTM 660 Rallye ha sfoderato la sua zampata di vecchio leone concludendo al primo posto la tappa tra Smara e Zouerat che ha portato la Dakar dal Marocco alla Mauritania. 622 chilometri, caratterizzati da una lunga speciale di 492 che dopo un rapido avvio si inoltrava tra alte dune di sabbia con le conseguenti difficoltà di navigazione.

Il terreno preferito per un rallysta di grande esperienza come Meoni che quest'anno ha annunciato l'addio alla maratona del deserto che in carriera ha vinto due volte.
Il toscano ha avuto la meglio sullo spagnolo Coma che, in testa ai primi due checkpoints, si è poi smarrito nel tratto finale della speciale che ha concluso al quinto posto, con un ritardo di 12 minuti e 20 secondi da Meoni. Alle spalle del toscano il norvegese Pal Ullevalseter e il sudafricano Alfie Cox, entrambi su KTM. Ora Meoni è salito al terzo posto nella classifica generale dove è distaccato di soli 76 secondi dal leader Despres.
Scarsa fortuna per il vincitore della tappa precedente, l'australiano Andy Caldecott, che, affiancato a Coma nel primo checkpoint, si è trovato in difficoltà con i tratti dunosi del percorso. Tra gli italiani il migliore è stata ancora una volta Giovanni Sala (KTM) giunto undicesimo e posizionato al numero 15 della classifica provvisoria. Bene anche Polli e Graziani, arrivati a rispettivamente 23° e 24°.
Intanto la Dakar si fa ogni giorno più dura. Dei 230 motociclisti registrati all'arrivo della quianta tappa di ieri erano già ridotti a 213. In giornata è stato segnalato il ritiro del francese Yannick Grezes (BMW) per la rottura delle sospensioni e dell'inglese John Griffiths (Honda) vittima di una caduta che gli ha procurato la frattura del polso ma il computo non è ancora concluso.

Domattina la partenza verso la settima tappa della competizione che porterà i concorrenti da Zouerat a Tichit nel tratto che vanta la speciale più lunga della Dakar: 660 chilometri su un percorso in gran parte inedito anche per gli habitués della maratona. Fino al passo impegnativo di El Ghallaouiya fra due falesie, i piloti attraverseranno delle pianure e qualche cordone di dune. Il programma comprende poi il passaggio di l’El Mrayer, lo specchio” , una serie di piccoli erg e poi un centinalo di chilometri di erba a cammello con, infine, l’obbligo di trovare un passaggio per accedere all’oasi di Tichit.

Tappa 6: il giorno di Meoni
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