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Storia del marchio Laverda

La Laverda è stata una casa motociclistica italiana che ha sviluppato varie soluzioni tecniche innovative e ha anticipato delle tendenze di mercato, riscontrando un notevole successo commerciale, soprattutto negli anni ’70.. La Laverda moto, ufficialmente “S.A.S Dottor Francesco Laverda & Fratelli”, nasce nel 1949 a Breganze per volontà di Francesco Laverda, ai tempi direttore tecnico della allora già affermata casa produttrice di macchine agricole. Le prime moto prodotte, nelle cilindrate 75 e 100, si dimostrarono subito molto competitive nelle gare su strada: le ultime edizioni della Milano-Taranto, gara corsa fino al 1957, e del Motogiro d’Italia, furono dominate dalle Laverda nelle classi 75 e 100. Man mano arrivarono motociclette di categorie superiori: la Laverda 200 Twin, bicilindrica, del 1961, fu venduta molto anche negli Stati Uniti, e la produzione complessiva raggiunse le 4.500 unità. Dal 1966 Massimo Laverda, figlio del fondatore Francesco, lanciò la Laverda 650 a cui seguì nel 1967 la 750. Si trattò di un’intuizione vincente: anticipando di parecchi anni la tendenza delle moto di grossa cilindrata, nel corso degli anni ’70 le Laverda 750 ebbero un buon successo commerciale. Nelle gare per moto di grossa cilindrata le Laverda 750 ottennero una serie di prestigiose vittorie, soprattutto nelle gare di durata. Anche gli anni ’80 furono aperti dal buon successo commerciale della RGS 1000 del 1982, molto moderna esteticamente per l’epoca, ma la mancanza di un’evoluzione telaistica paragonabile a quella della concorrenza, portò ad un rapido declino delle vendite ed alla prima chiusura a fine del decennio. Nel 1993 altri imprenditori veneti, attraverso la cordata denominata I.mo.la. Spa, acquisirono il marchio e lanciarono una gamma di moto molto moderne, Ghost e Ghost Strike con cilindrata di 670 cc, contraddistinte da una componentistica di primo piano, vendute soprattutto all’estero, con lo sbarco sul mercato italiano che avverrà solo nel 1998. L’ormai affollato mercato di moto sportive, anche italiane, di fine anni ’90, non lasciò molto spazio a questo storico, marchio, che venne alla fine inglobato, nel 2000, dal gruppo Aprilia. Vennero presentati nuovi modelli a motore Aprilia, ma non arrivarono alla produzione finale prima che nel 2004, il gruppo Aprilia venisse a sua volta assorbito dalla Piaggio, che non dette seguito alla produzione col marchio Laverda.

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