Quotazione Moto&Scooter

Cerca

Seguici con

ADV
I viaggi dei lettori

Transiberiana 29 giugno<br>Irkutsk - Ulan Ude

il 29/06/2002 in I viaggi dei lettori

Km: 470; Meteo: Nuvoloso, poi sole, 17/21°C; Carburante: l. 27

Da Irkutsk a Ulan Ude, una tappa relativamente breve. 470 km che, soprattutto nella prima parte della giornata, sono assai divertenti in sella ad ST4s. Una strada tortuosa, in mezzo alla foresta, si arrampica fino a mille metri, poi sbuca all’aperto, all’improvviso. Eccolo lì, il serbatoio d’acqua dolce più grande del pianeta, il Lago che sembra l’Adriatico. D’inverno il Bajkal è completamente ghiacciato, ed auto e camion lo attraversano da una riva all’altra, usandolo come una scorciatoia. Lungo la “litoranea Sud”, mille bancarelle di un’economia improvvisata invitano all’acquisto di “omlud”, una qualità di pesce le cui uova sono la base di un caviale rossastro. Andrei mi spiega che nelle acque dal ricambio lentissimo del Bajkal si pescano storioni anche di 200 kg, il cui caviale è… quello vero.

Lascio definitivamente Irkutsk con un brivido: poco meno di un anno fae poco più a Sud c’è stato il misterioso incidente aereo del Tupolev-154. Poi la strada piega ad Est e, come se il Bajkal fosse una specie di spartiacque etnico e culturale che separa due regioni, ho la sensazione di entrare in un Paese diverso, ma non completamente nuovo. In Buriazia riconosco sui volti della gente lineamenti e tratti somatici che ho incontrato in Mongolia, e nei villaggi isolati le case sono sempre più somiglianti alle Gher, le tende mongole. Anche la tradizione storica attinge a temi diversi. Oggi la mia Ducati è sulla strada che porta ad Ulan Ude, sull’ultimo tratto dell’antica Via del Tè, la pista che univa Pechino ad Irkutsk passando da Ulan Bator e Ulan Ude. I carovanieri potevano impiegare un intero anno per coprire il percorso di diecimila km che oggi il turismo in jeep divora in dieci giorni. Ulan Ude è la fotocopia ridotta di Ulan Bator, ed è un grande centro del Buddismo siberiano. Anche qui il recupero della tradizione religiosa devastata ed umiliata dal vecchio regime dell’URSS è un’operazione lenta e faticosa, ma al tempo stesso un grande moto di entusiasmo. Un popolo rincorre la propria dignità, ed un’identità mistica seriamente messa in pericolo.
Edi

Per maggiori informazioni: 

 

Per inserire un commento devi essere registrato ed effettuare il login.

ADV
ADV