Veneto
Itinerari in moto Nord Italia: da Venezia a Passo Resia
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Dalla laguna di Venezia, al campanile che spunta dal lago di passo Resia. Un viaggio che idealmente unisce due località che devono la loro popolarità all’acqua che le circonda
In molti l’hanno cercata, in varie parti del mondo, ma nessuno può dire se Atlantide sia realmente esistita. Anche perché le testimonianze che arrivano dal passato sono vaghe, e l’isola sprofondata in una sola notte potrebbe trovarsi ovunque: appena oltre le Colonne d’Ercole, nell’Egeo, o ancora al largo della Svezia. Ma con un po’ di fantasia un paio di località italiane corrispondono all’identikit di Atlantide: Curon, il villaggio della Val Venosta che nel 1950 è stato sacrificato e sommerso sotto le acque di una diga che lasciano emergere solo il campanile del XIV secolo, e Venezia, che più volte durante l’anno deve sottostare alle leggi dell’acqua alta della laguna. E così ci è venuta l’idea...
Sullo sfondo del tratto finale della strada che porta a passo Rolle appare l’inconfondibile sagoma del Cimon della Pala, la cima più nota delle Pale di San Martino
Punti di contatto
Questo itinerario unisce idealmente le due Atlantidi di casa nostra con un viaggio che è sicuramente a misura di mototurismo, perché passa da strade e cittadine che hanno un’anima, e da sole varrebbero una gita su due ruote. Il senso di marcia è libero, può essere scelto in funzione di gusti, necessità o condizioni meteo, tuttavia la direzione sud-nord è quella che assicura un effetto wow quando il campanile appare sulla sinistra al termine di una galleria, poiché nessuna fotografia può rendere in pieno l’idea dello spettacolo che quel campanile riserva.INIZIA IL VIAGGIO
Si parte quindi dalla laguna, più precisamente dal parcheggio dove è stata lasciata la moto, uno di quelli più vicini all’inizio delle calli, tra il porto del Tronchetto e il discusso ponte di Calatrava in funzione di costi e disponibilità. Non prima, è ovvio, di avere dedicato un po’ di tempo a Venezia, che non è solo Canal Grande e piazza San Marco. La scelta migliore è sicuramente quella di abbandonare il flusso di persone che quotidianamente e a tutte le ore (Covid permettendo) segue la direttrice più classica e perdersi letteralmente tra i vicoli, vagando senza meta curiosando qua e là, fino a quando si finisce inesorabilmente nell’inconfondibile piazza della Basilica. Tornati sui propri passi si imbocca il lungo ponte della Libertà, appena rialzato sul livello della laguna, che riporta sulla terraferma, lasciando alle spalle lo skyline non troppo definito di una tra le città più note e visitate al mondo. Saliti in moto la laguna non scompare subito, si continua a percepire la sua presenza oltre la vegetazione nel tratto che segue i contorni della costa in direzione est, fino ad Altino, quando si svolta verso l’interno, senza mai abbandonare l’acqua, che da salata diventa dolce.Una piacevole sorpresa
Il percorso costeggia per lunghi tratti il fiume Sile, fino a raggiungere il centro di Treviso, racchiuso tra le mura rinascimentali, all’interno del quale scorrono canali che contribuiscono a tenere vivo il ricordo di Venezia. Quella di Treviso è una piacevole sorpresa tutta da gustare, ma è solo la prima della serie tra quelle proposte dall’itinerario. La strada prosegue senza dislivelli e con le sole curve delle rotatorie fino a Valdobbiadene, dove si infila tra le colline del Cartizze, e la valle del Piave. Il primo tratto è indubbiamente il meno divertente e panoramico ed è piuttosto trafficato, ma la sofferenza non dura a lungo. Guida e panorama cambiano decisamente, con la prima delle metamorfosi che il tracciato regala lungo gli oltre 300 chilometri. All’improvviso si arriva a Feltre, che appare sul Colle delle Capre, incorniciata dalle Dolomiti sullo sfondo che appaiono più vicine di quanto siano nella realtà. A questo punto bisogna assolutamente trovare il tempo per dedicarsi alla visita del centro storico, al quale si può accedere anche in moto dall’unico varco aperto ai non residenti, quello che porta direttamente nella spettacolare e monumentale piazza Maggiore, circondata da palazzi nobiliari. Lastricata con mattoni in pietra, è da sempre il cuore della vita civile della cittadina, e oggi è una vera bomboniera che cattura la vista da ogni angoloÈ UN PIACERE DANZARE GUIDANDO LA MOTO, SEGUENDO I TORNANTI IN DISCESA NEL PARCO NATURALE DI PANEVEGGIO
Pianura e colline sono ormai un ricordo, ma i “tapponi alpini” (per usare un termine da Giro d’Italia) devono ancora arrivare. A Fonzaso si torna a procedere in direzione nord, lasciando il Veneto per entrare in Trentino in una valle scavata tra le rocce che si stringe sempre più, fino ad aprirsi quando si raggiunge Imer, primo paese del Primiero. Il panorama cambia nuovamente, assumendo i tipici contorni alpini: appaiono prima il monte Pavione poi, tra Fiera di Primiero e San Martino di Castrozza la vista si apre ulteriormente scoprendo le Pale di San Martino, il gruppo montuoso più vasto delle Dolomiti, assolutamente da ammirare al tramonto di una giornata di sole, per i colori accesi che le rocce assumono.
Da questo punto iniziano i tornanti veri, che attraversano la foresta, salendo progressivamente di quota senza strappi marcati fino a quando la vegetazione scompare e curve più decise scollinano sul falsopiano che termina a Passo Rolle. Il valico è un autentico angolo di paradiso a 1.984 metri sul livello del mare, che merita assolutamente una foto panoramica a 360°.
La foresta dei violini
La discesa verso la valle di Fiemme non è meno gratificante, tracciata per un lungo tratto all’interno del parco naturale di Paneveggio, che custodisce la cosiddetta foresta dei violini. Un nome ereditato dai tempi di Stradivari, che qui veniva a scegliere la materia prima migliore per costruire i suoi pregiatissimi strumenti musicali a corda. Un bosco purtroppo in parte mutilato dalla tempesta di Vaia che nel 2018 ha colpito il nord-est, che tuttavia mantiene il suo fascino e all’interno del quale è un piacere passeggiare a piedi, ma anche e soprattutto danzare in sella a una moto, seguendo i tornanti in discesa con i forti profumi balsamici che si infilano con forza sotto il casco. A Predazzo si svolta a sinistra, si segue soltanto per un breve tratto la Val di Fiemme, perché è in programma un nuovo cambio di direzione, per superare l’ultima montagna che separa questo territorio dalla valle dell’Adige. Si torna a salire, per poi imboccare una discesa divertente ma interrotta da numerosi attraversamenti di centri abitati che impongono un continuo adeguamento della velocità. Al termine si raggiunge un ampio balcone naturale che si affaccia su Ora, per poi scendere con una serie di tornanti panoramici tracciati sulla parete a strapiombo. Arrivati a fondovalle si scavalca l’autostrada e si riprende la rotta verso il confine seguendo la Weinstraße, “strada del vino” che attraversa 16 comuni avanzando tra vigneti che si dice non plasmino solo il paesaggio, ma anche il carattere cordiale delle persone che abitano la zona. Si passa da Tremeno, Caldaro e da tutti i piccoli paesi incastonati tra i tralci, per arrivare a Merano. Ancora una volta bisogna abbandonare la moto (ma i parcheggi dedicati e gratuiti non mancano) per una “vasca” tra le vie centrali. Da Merano poi l’itinerario continua in un altro fondovalle, quello della Val Venosta, sempre circondati da campi coltivati. L’uva in questo tratto lascia il posto alle mele, che accompagnano il viaggio anche quando a Spondigna bisogna abbandonare la SS 38, rimandando la tentazione di raggiungere il primo dei 48 tornanti della scalata al passo dello Stelvio, che è relativamente poco lontano dalla deviazione. Presto anche il nostro itinerario torna ad arrampicare, ma molto dolcemente, tra curve intervallate da lunghi rettilinei disegnati su una verde collina.Quel che resta
Ormai manca poco, si raggiunge un primo lago, quello di San Valentino alla Muta, ma non è ancora quello giusto. La diga di Resia è lì a pochi minuti; si costeggia per circa la metà della sua lunghezza e superato il nuovo paese di Curon, all’uscita del tunnel, sulla sinistra si svolta per entrare nel grande parcheggio (questa volta a pagamento anche per le moto). Atlantide è lì, con la punta del campanile che sporge dall’acqua, unica costruzione sopravvissuta alla scelta della Montecatini di allagare l’area, diventata un’icona a livello internazionale. Altre 163 case sono rimaste lì sotto, mentre il confine con l’Austria è a meno di tre chilometri.Questo itinerario è stato pubblicato anche su Dueruote 172 di marzo 2021
Dove mangiare
Venezia
Cicchetteria Venexiana da Luca e Fred
Ponte delle Guglie, 1518
Tel. +39 041 716170
dalucaefred.com Questo è un ristorante che propone spaghetti alle vongole o bigoli in salsa, fritto misto o baccalà con polenta, tuttavia il nome chiarisce che prima di tutto è un posto da cicchetti, l’equivalente veneziano delle tapas spagnole. L’offerta di fritti e sfiziosità varie della tradizione è ampia,
con prezzi da 1,50 a 8 euro a porzione. Merano Ristorante Sissi - Andrea Fenoglio
Via Galileo Galilei, 44
Tel. +39 0473 231062
sissi.andreafenoglio.com L’Alto Adige è zona di cuochi stellati,
e qui ce n’è uno. Il locale è accogliente, il servizio perfetto, i piatti non deludono, in particolare gli spaghetti Omega3 con fegato di merluzzo e zucchine. La spesa per un pasto varia tra i 40 e gli 80 euro. San Martino di Castrozza Ristorante la Stube
Via Val di Roda, 2
Tel. +39 348 0480484 Come il nome indica chiaramente, il ristorante è arredato con legno grezzo. Il menu è perfettamente in linea con l’aspetto del locale:
non mancano polenta, selvaggina e i piatti della tradizione, dalla carne salada ai canederli. Per un pasto si spendono meno di 30 euro.
Cicchetteria Venexiana da Luca e Fred
Ponte delle Guglie, 1518
Tel. +39 041 716170
dalucaefred.com Questo è un ristorante che propone spaghetti alle vongole o bigoli in salsa, fritto misto o baccalà con polenta, tuttavia il nome chiarisce che prima di tutto è un posto da cicchetti, l’equivalente veneziano delle tapas spagnole. L’offerta di fritti e sfiziosità varie della tradizione è ampia,
con prezzi da 1,50 a 8 euro a porzione. Merano Ristorante Sissi - Andrea Fenoglio
Via Galileo Galilei, 44
Tel. +39 0473 231062
sissi.andreafenoglio.com L’Alto Adige è zona di cuochi stellati,
e qui ce n’è uno. Il locale è accogliente, il servizio perfetto, i piatti non deludono, in particolare gli spaghetti Omega3 con fegato di merluzzo e zucchine. La spesa per un pasto varia tra i 40 e gli 80 euro. San Martino di Castrozza Ristorante la Stube
Via Val di Roda, 2
Tel. +39 348 0480484 Come il nome indica chiaramente, il ristorante è arredato con legno grezzo. Il menu è perfettamente in linea con l’aspetto del locale:
non mancano polenta, selvaggina e i piatti della tradizione, dalla carne salada ai canederli. Per un pasto si spendono meno di 30 euro.
Dove dormire
Fiera di Primiero
Hotel Astoria
Viale Italia, 2
Tel. +39 0439 762794
astoriaprimiero.it Un hotel a tre stelle di livello superiore, nel quale i biker (con e senza motore) sono benvenuti. Situato lungo il fiume, offre camere tranquille e silenziose, una colazione di ottimo livello e una spa con idromassaggi e sauna compresa nel prezzo, che è sempre molto gradita
al termine di una giornata in sella. Una doppia è proposta a partire da 110 euro, ma sul sito si trovano molte offerte per periodi particolari. Treviso
B&B Treviso
Via D’Annunzio, 35
Tel. +39 049 736 0792
hotel-bb.com/it/hotel/treviso Appartiene alla catena B&B Hotel e prezzi e posizione contribuiscono a renderlo uno tra i preferiti di chi si ferma a Treviso per turismo o per lavoro. In una zona centrale, pulito e offre camere spaziose, a partire da 50 euro a notte. Curon Venosta
Hotel Traube Post am Reschensee
Via Claudia Augusta, 10
Tel. +39 0473 633131
traube-post.it A due passi dal campanile e dotato di spa e piscina coperta, è un hotel quattro stelle perfetto per concludere un viaggio. Attrezzato per accogliere i motociclisti, valutato 4 caschi MoHo, dispone di camere di vario livello. I prezzi sono a partire da 80 euro a notte.
Hotel Astoria
Viale Italia, 2
Tel. +39 0439 762794
astoriaprimiero.it Un hotel a tre stelle di livello superiore, nel quale i biker (con e senza motore) sono benvenuti. Situato lungo il fiume, offre camere tranquille e silenziose, una colazione di ottimo livello e una spa con idromassaggi e sauna compresa nel prezzo, che è sempre molto gradita
al termine di una giornata in sella. Una doppia è proposta a partire da 110 euro, ma sul sito si trovano molte offerte per periodi particolari. Treviso
B&B Treviso
Via D’Annunzio, 35
Tel. +39 049 736 0792
hotel-bb.com/it/hotel/treviso Appartiene alla catena B&B Hotel e prezzi e posizione contribuiscono a renderlo uno tra i preferiti di chi si ferma a Treviso per turismo o per lavoro. In una zona centrale, pulito e offre camere spaziose, a partire da 50 euro a notte. Curon Venosta
Hotel Traube Post am Reschensee
Via Claudia Augusta, 10
Tel. +39 0473 633131
traube-post.it A due passi dal campanile e dotato di spa e piscina coperta, è un hotel quattro stelle perfetto per concludere un viaggio. Attrezzato per accogliere i motociclisti, valutato 4 caschi MoHo, dispone di camere di vario livello. I prezzi sono a partire da 80 euro a notte.
Da non perdere
Paneveggio
Centro Visitatori
Parco Naturale Paneveggio
parcopan.org/poi/centro-visitatori-di-paneveggio Il centro è il punto nevralgico di un parco creato attorno alla grande foresta di abete rosso, nota come la Foresta dei Violini per la qualità dei suoi abeti di risonanza usati dai liutai di un tempo, ma considerati molto pregiati ancora oggi. Poco lontano dalla strada, in prossimità della vecchia casa colonica dell’Anas, un grande recinto permette di osservare da vicino un gruppo di grandi cervi che qui vivono in regime di semilibertà, visti gli ampi spazi a disposizione. Vederli, anche a distanza ravvicinata è possibile e sempre emozionante in ogni stagione. Venezia
Museo Peggy Guggenheim
guggenheim-venice.it Una tra le più prestigiose raccolte dedicate all’arte europea e americana del Novecento è quella offerta da questo museo che si trova nell’unico palazzo incompleto di Venezia, il Palazzo Venier dei Leoni, comprato da Peggy Guggenheim con l’obiettivo di raccogliere il meglio dell’arte moderna degli anni Cinquanta. In questo museo sono conservati i capolavori dei più importanti artisti del periodo, da Pollock a de Chirico, da Picasso a Kandinsky,
da Brancusi a Duchamp. Il museo è aperto tutti i giorni dalle 10 alle 18. I biglietti sono in vendita solo on line, a 16,50 euro. Merano
Castel Trauttmansdorff
trauttmansdorff.it Lo Schloß Trauttmansdorff, o Castel Neuberg, è una fortificazione, ricostruita nell’Ottocento su un castello del XIV secolo, sulle alture di Merano. Al suo interno è ospitato il Touriseum, il museo provinciale del turismo, mentre sui 12 ettari di terreno che lo circondano è allestito un orto botanico. Nell’anfiteatro naturale sono ricostruiti paesaggi mediterranei ed esotici, con più di 80 ambienti botanici allestiti con piante provenienti da tutto il mondo. I giardini somo aperti da aprile; l’ingresso costa 15 euro. Predazzo
Museo Storico della Scuola Alpina della Guardia di Finanza
museostorico.gdf.it Inaugurato nel 2013, è a tutti gli effetti una sede distaccata del Museo Storico del Corpo di Roma. Nelle cinque sale sono raccolti documenti, oggetti e foto d´epoca che ripercorrono cronologicamente non solo la storia militare, ma anche quella sportiva e alpinistica di questo reparto che si occupa tra l’altro dell’istruzione del Gruppo sciatori Fiamme Gialle, fondato nel 1925, e del Soccorso Alpino della Guardia di Finanza nato nel 1965. Covid permettendo, le aperture con visite guidate gratuite sono in programma dal lunedì al giovedì, dalle ore 10.00 e alle 14.30. Venerdì è invece previsto un ingresso unico alle 10. È consigliata la prenotazione il giorno precedente ai numeri 0462 501661 o 334 6798303.
Centro Visitatori
Parco Naturale Paneveggio
parcopan.org/poi/centro-visitatori-di-paneveggio Il centro è il punto nevralgico di un parco creato attorno alla grande foresta di abete rosso, nota come la Foresta dei Violini per la qualità dei suoi abeti di risonanza usati dai liutai di un tempo, ma considerati molto pregiati ancora oggi. Poco lontano dalla strada, in prossimità della vecchia casa colonica dell’Anas, un grande recinto permette di osservare da vicino un gruppo di grandi cervi che qui vivono in regime di semilibertà, visti gli ampi spazi a disposizione. Vederli, anche a distanza ravvicinata è possibile e sempre emozionante in ogni stagione. Venezia
Museo Peggy Guggenheim
guggenheim-venice.it Una tra le più prestigiose raccolte dedicate all’arte europea e americana del Novecento è quella offerta da questo museo che si trova nell’unico palazzo incompleto di Venezia, il Palazzo Venier dei Leoni, comprato da Peggy Guggenheim con l’obiettivo di raccogliere il meglio dell’arte moderna degli anni Cinquanta. In questo museo sono conservati i capolavori dei più importanti artisti del periodo, da Pollock a de Chirico, da Picasso a Kandinsky,
da Brancusi a Duchamp. Il museo è aperto tutti i giorni dalle 10 alle 18. I biglietti sono in vendita solo on line, a 16,50 euro. Merano
Castel Trauttmansdorff
trauttmansdorff.it Lo Schloß Trauttmansdorff, o Castel Neuberg, è una fortificazione, ricostruita nell’Ottocento su un castello del XIV secolo, sulle alture di Merano. Al suo interno è ospitato il Touriseum, il museo provinciale del turismo, mentre sui 12 ettari di terreno che lo circondano è allestito un orto botanico. Nell’anfiteatro naturale sono ricostruiti paesaggi mediterranei ed esotici, con più di 80 ambienti botanici allestiti con piante provenienti da tutto il mondo. I giardini somo aperti da aprile; l’ingresso costa 15 euro. Predazzo
Museo Storico della Scuola Alpina della Guardia di Finanza
museostorico.gdf.it Inaugurato nel 2013, è a tutti gli effetti una sede distaccata del Museo Storico del Corpo di Roma. Nelle cinque sale sono raccolti documenti, oggetti e foto d´epoca che ripercorrono cronologicamente non solo la storia militare, ma anche quella sportiva e alpinistica di questo reparto che si occupa tra l’altro dell’istruzione del Gruppo sciatori Fiamme Gialle, fondato nel 1925, e del Soccorso Alpino della Guardia di Finanza nato nel 1965. Covid permettendo, le aperture con visite guidate gratuite sono in programma dal lunedì al giovedì, dalle ore 10.00 e alle 14.30. Venerdì è invece previsto un ingresso unico alle 10. È consigliata la prenotazione il giorno precedente ai numeri 0462 501661 o 334 6798303.
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