Brennero slow 2: da Molveno al Brennero

Riprendiamo il viaggio verso il Brennero lontano dalle autostrade, dove lo abbiamo lasciato nella prima lunga tappa, da Molveno.

Ammirato il lago e le cime dolomitiche del Brenta, eccoci in moto di nuovo lasciando Molveno in direzione di Andalo, dove si fa attenzione a rimanere sulla sinistra per Spormaggiore: presto ci si trova immersi in faggete che d'autunno affascinano per i colori, scorrendo sotto i ruderi del castello Belfort, poi ci si gode la bellezza di una serie di curve ampie tra i pascoli.

La frenata è per la stradina ripida a destra che, prima di Spormaggiore, indirizza all'area faunistica dell'orso del Parco dell'Adamello Brenta: un grande recinto ospita l'orso bruno che, un po' triste, osserva i turisti, chiedendo cibo. La rotta sulla SP73 è per Tuenno e Clés, in piena val di Non, dove il prodigio è la primavera con i meleti in fiore.

Da Tuenno una deviazione consigliata è verso la purezza alpina del, col gruppo di Brenta nella sua migliore inquadratura.

A Clés, ammirato l'imponente castello baronale con i torrioni quadrati, si muove verso Dermulo per aggirare il lago di S.Giustina e andare così a recuperare la SS43d par andare rapidamente ad incrociare, in un gioire di curve, pascoli e panorami alpini, la SS42 del Tonale e della Mendola, che si percorre per qualche km.
All'incrocio ecco un atroce dubbio: a destra una serie di bei tornanti panoramicissimi, che conobbero scatenate corse in salita, si affacciano sulla piana vinicola di Appiano e Caldaro: è dura dire di no a Chardonnay, Gewurztraminer, Pinot bianco e grigio, Sauvignon, Riesling, Pinot nero, Cabernet, Merlot. Senza considerare che oltre le vigne c'è Bolzano col gradevole cuore cittadino del medioevo di via dei Portici, strada dello shopping, e di piazza delle Erbe dove le case altoatesine si vivacizzano nel mercato alimentare: in caso poi la rotta verso Nord si fa sulla delizia tutta curve del Passo Pennes, cioè ritmo e piacere di guida allo stato puro. Ad ognuno la decisione, tanto magari il trasferimento verso il Brennero sta occupando tutti i giorni di vacanza e allora tanto vale prendersela comoda davvero.
Mantenendo fede al programma originario invece è il momento del gas in direzione di Malosco – Fondo, sulla SS238 di Passo Palade, dove, in ambiente tranquillo si sosta alla classica Gasthof Gampenpass. Appena oltre il Passo, si apre un ampio scenario sulla val d'Adige fra Bolzano e Merano, con la cornice degli inconfondibili profili dolomitici dello Sciliar, Catinaccio e Sassolungo.
La discesa picchia ben più incalzante su Lana (passando a fianco di Castel Leone) ed ecco subito Merano con il suo caratteristico e bellissimo nucleo alto-atesino lungo Via Portici. Riempite le già cariche borse con acquisti eno-gastronomici o di artigianato locale, non si riparte senza una sosta rigeneratrice all'antica Birreria Forst.
L'ultima cavalcata verso il Brennero si gode in Val Passiria (SS44), all'inizio un po' trafficata, poi sempre più scorrevole fino a S. Leonardo, da dove, marce corte e cavalli in tiro, si aggrediscono gli oltre 2.000m e i numerosi tornanti di Passo di monte Giovo. Le soste le offrono i produttori di speck e formaggi artigianali lungo la salita stretta e tortuosa che si insinua tra malghe e pascoli. In discesa ci si diverte per la varietà del tracciato, tra tratti lenti con qualche tornante e più veloci con ampi squarci sulla Val Ridanna, verso il fine tappa Vipiteno, con il suo centro storico di pregio tra Palazzo dei Principi e Palazzo Comunale: a due passi non si salta Castel Tasso.
Ora il Brennero è a pochi km di A22 oppure più piacevolmente lungo la SS12: se avete ancora giorni di vacanza non resta che inserire la prima e partire, sulla statale, ovviamente.

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