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Lombardia
Lombardia: alla scoperta della Lomellina
di Tiziana Crimella, foto di Roberto Mele
il 16/10/2008 in Lombardia
Approfittando di un Vespa raduno, un itinerario autunnale appena fuori porta, da affrontare adagio e consumare in giornata, con frequenti soste che le visite ai vari luoghi impongono. Gallery fotografiche e road book da scaricare
Lombardia: alla scoperta della Lomellina
Piazza Ducale oggi apre alle moto. O meglio: alle Vespe. È un evento straordinario per Vigevano, la cui maestosa piazza resta sempre off limits.
L'evento, un raduno organizzato dal Vespa Club Rane Vagabonde, è straordinario anche per noi, che decidiamo così di inforcare la Vespa per esplorare questa zona, spesso ignorata dalle due ruote, ma che riserva scorci e spunti di interesse notevole.
L'evento, un raduno organizzato dal Vespa Club Rane Vagabonde, è straordinario anche per noi, che decidiamo così di inforcare la Vespa per esplorare questa zona, spesso ignorata dalle due ruote, ma che riserva scorci e spunti di interesse notevole.
Scorrazzando un po' con gli altri e, più spesso, perdendoci da soli, siamo contenti di avere deciso di dedicare una domenica alla scoperta di questi luoghi in cui è giusto e bello scorrere adagio.
Terra di confine tra Piemonte e Lombardia, racchiusa tra tre grandi fiumi, il Po, il Ticino e il Sesia, la Lomellina, si presenta piatta e ricchissima d'acqua, abitata da numerose specie di uccelli che vi hanno trovato l'habitat ideale.
Tra le immense risaie spuntano castelli spesso imponenti, mulini e pievi, torri e cascine a rendere austero e dolce al tempo stesso un paesaggio che l'aria lattiginosa delle estati calde e la nebbiolina precoce dell'autunno rendono quasi surreale.
E se Vigevano vanta l'appartenenza al Parco Regionale del Ticino, il tragitto di questo itinerario si svolge di qua e di là del torrente Agogna e tocca, in sequenza, le Riserve Naturali Garzaia di Cascina Isola, di Cascina Verminesca, di Sant'Alessandro, di Cascina Notizia e di Villa Biscossi, oltre alla Palude Loja e al Boschetto di Scaldasole.
Non lontano il corso del Po si attorciglia con le sue anse e dà origine al suo Parco Fluviale. Acqua, dunque e riso sono il leit motiv di questo giro.
Vigevano la vediamo sotto un cielo cupo, le nubi non lasciano presagire nulla di buono. La bellezza della grande piazza non viene per questo sminuita e il privilegio di far parte della sua coreografia ci rende contenti nonostante il tempo; la Torre del Bramante offre un buon punto di osservazione che non ci lasciamo sfuggire.
Lasciata Vigevano, ci dirigiamo verso Mortara: siamo a un passo dal confine con il Piemonte, un confine invisibile, non percepibile, che tocchiamo ad Albonese.
E non ci stupisce scoprire che molte risaie lo saltano questo confine, incuranti degli aspetti burocratici o topografici che questo comporta!
A trarre beneficio dallo stare a ridosso del confine sono, senza dubbio, le tradizioni legate alla cultura del territorio.
Ci vengono in mente molte ricette che siamo abituati a considerare tipiche piemontesi (come la panissa o il bagnetto) e che qui ci vengono proposte come nostrane, del territorio. Quando un piatto sconfina o, per dirla come si usa, subisce contaminazioni, sappiamo benissimo che può solo guadagnarci il palato!
Superiamo il torrente Agogna in un tratto di acque impetuose, forse per via delle abbondanti piogge appena cadute.
Ci accompagnano lungo il tracciato che punta verso il corso del Sesia una serie di rogge interrotte dalle chiuse e scavalcate dai ponticelli.
Le rogge non ci abbandoneranno se non per brevi tratti; il riso, i cui campi sono a perdita d'occhio, è pronto sulle spighe ed emana il suo inconfondibile, intenso profumo.
Nell'area golenale del Sesia, corriamo accanto a pioppeti sul cui sfondo verde spicca il volo di qualche airone: la strada lambisce la Garzaia della Cascina Isola per poi scorrere in quella di Cascina Verminesca, una fascia paludosa lungo la Roggia Guida.
Più avanti, boschetti di salici e canneti ci avvisano che stiamo raggiungendo la Palude Loja, nel territorio di Zeme.
Come poco prima, il volo di qualche specie di uccello è la sola distrazione che ci fa sollevare lo sguardo; per fortuna ogni tanto torniamo sul tracciato dei vespisti che stanno gironzolando nei comuni qui attorno e il loro ronzio ci distoglie dalla nostra passeggiata solitaria.
Da Zeme scegliamo, per raggiungere Lomello una stradina secondaria, non distante dal corso del torrente Agogna, che tocca le minuscole frazioni di Marza, Velezzo e Pieve: si tratta, in realtà, di grandi cascine, l'ultima accanto a una bellissima pieve.
Ne immaginamo lo specchiarsi nelle acque delle risaie che la circondano senza lasciare respiro ai vecchi mattoni rossi.
Giungiamo accanto alla Garzaia della Cascina Notizia, un Monumento Naturale che si estende per 75 ettari tra i comuni di Lomello e Mede.
L'area ospita da decenni una delle più importanti colonie di aironi che si rifugiano in Lomellina: siamo contenti di trovarci a gironzolare con la Vespa e di non fare troppo rumore… Lomello impone una sosta per vedere la basilica e il battistero; ma oltre a questi siti, attirano la nostra attenzione anche gli antichi cascinali, molti dei quali in parte ristrutturati, altri ben conservati, altri ancora non più utilizzati nemmeno per attività agricole.
Ci piace entrare nelle grandi aie e indugiare sotto i porticati, sbirciare le risaie dalle feritoie delle colombaie o dalle finestre di antiche stalle.
Così succede a Valeggio: il cancello aperto sulla corte del Castello ci suggerisce di entrare; per scoprire, poco dopo, che il castello è privato e i suoi suggestivi spazi e cornice vengono utilizzati come location per eventi.
Anche il Castello di Scaldasole e le sue grandi sale sono abitate, almeno nei fine settimana.
Il sito internet riempie di curiosità, ma per visitare il castello bisogna prima accordarsi con uno dei proprietari e sperare che non sia occupato nei lavori della fattoria! È lì che concludiamo il nostro itinerario: poco più di 22 chilometri ci separano da Vigevano e noi, per arrivare fin qui, ne abbiamo percorsi 80! Da Scaldasole, per chi volesse, un breve tratto di strada porta a raggiungere presto anche l'autostrada Milano-Genova.
Cergnago (PV)
Abbazia Erbamara, tel. 338.1191105, www.abbaziaerbamara.it. Nei vecchi magazzini di deposito tra le risaie, accanto all'Abbazia di San Pietro all'Erbamara, piatti della cucina tradizionale della Lomellina, tra cui salame d'oca e selvaggina. In primavera e in estate merende in giardino.
Lomello (PV)
Teatro del Riso, Via Carducci 11, tel. 0384.858250. Un ristorante birreria che si proclama locale del riso e del divertimento. Apre il giovedì, venerdì e sabato dalle 19 all'1,30. Propone menù degustazione e birra ecologica artigianale ed ha, come si sospetta dal nome, un palco per concerti ed eventi.
Cozzo (PV)
Ristorantino da Mario e Lia, Via Roma 12, tel. 0384.74171. Propone ricette tipiche lombarde e piemontesi preparate con prodotti locali e dolci esclusivamente fatti in casa.
Vigevano (PV)
Ristorante La Corte, Via del Popolo 13, tel. 0381.690968. Locale elegante a pochi passi dalla piazza Ducale, che propone cucina lombarda a base di prodotti locali e stagionali. Ottima carta dei vini; sul sito www.lacorte-vigevano.it si può leggere tutto il menù con i prezzi.
Abbazia Erbamara, tel. 338.1191105, www.abbaziaerbamara.it. Nei vecchi magazzini di deposito tra le risaie, accanto all'Abbazia di San Pietro all'Erbamara, piatti della cucina tradizionale della Lomellina, tra cui salame d'oca e selvaggina. In primavera e in estate merende in giardino.
Lomello (PV)
Teatro del Riso, Via Carducci 11, tel. 0384.858250. Un ristorante birreria che si proclama locale del riso e del divertimento. Apre il giovedì, venerdì e sabato dalle 19 all'1,30. Propone menù degustazione e birra ecologica artigianale ed ha, come si sospetta dal nome, un palco per concerti ed eventi.
Cozzo (PV)
Ristorantino da Mario e Lia, Via Roma 12, tel. 0384.74171. Propone ricette tipiche lombarde e piemontesi preparate con prodotti locali e dolci esclusivamente fatti in casa.
Vigevano (PV)
Ristorante La Corte, Via del Popolo 13, tel. 0381.690968. Locale elegante a pochi passi dalla piazza Ducale, che propone cucina lombarda a base di prodotti locali e stagionali. Ottima carta dei vini; sul sito www.lacorte-vigevano.it si può leggere tutto il menù con i prezzi.
Vigevano
Il Molino di Mora Bassa, Strada Mora Bassa 38, tel. 393.9517846; orari di visita: sabato e domenica 10,30-18,30; biglietto secondo il tipo di visita (libera, guidata, cumulativa con Castello). Questo splendido mulino del 1400, dono di nozze di Ludovico il Moro a Beatrice d'Este, contiene la mostra permanente di 30 macchine funzionanti, tratte dai codici leonardeschi.
Il Castello Visconteo Sforzesco, visite tutti i giorni 8,30-19,00.
Tutt'uno con la Piazza Ducale, ha un primo nucleo risalente all'età longobarda. Ingresso libero alla Corte, alla Scuderia di Ludovico il Moro, alla Strada Coperta e ai livelli sotterranei, al Giardino della Cavallerizza. In occasione di mostre e iniziative si può visitare anche la Sala dell'Affresco, la Seconda Scuderia e la Sala della Cavallerizza.
Piazza Ducale, cuore della città, è uno dei primi modelli di piazza rinascimentale. Realizzata tra il 1492 e il 1494, per volere di Ludovico il Moro, rappresentava l'anticamera d'ingresso del Castello Visconteo.
Per accedere al maniero si sale, infatti, lo scalone sotto la Torre del Bramante; quest'ultima è accessibile fino alla prima merlatura (biglietti acquistabili sotto l'androne dell'ingresso al Castello).
Per informazioni: www.castellodivigevano.org.
Lomello
La basilica di Santa Maria Maggiore, edificio preromanico fondato sui resti di un edificio longobardo: qui, secondo la tradizione, nel 590, il Duca di Torino Agilulfo prese in sposa la Regina Teodolinda.
Il battistero di San Giovanni in Fonte, uno dei più antichi in Lombardia, che conserva una vasca battesimale longobarda su cui è visibile la decorazione pittorica originaria.
Inoltre, il castello, visitabile ogni domenica e festivi nei periodi di marzo-giugno e settembre-ottobre, con le guide (1 ora e mezza circa).
Per informazioni: Pro Loco, tel. 0384.85542, 339.3049936.
Scaldasole
Il monumentale Castello, il cui nucleo originale risale alla fine del X secolo. La fortificazione è composta da un castello, con portici e loggia di notevole interesse e da un ricetto, all'interno del quale sono custodite carrozze del XIX secolo e una collezione di armi d'epoca.
Il castello, che ospita anche un museo archeologico, è privato e abitato; si può visitare solo a piccoli gruppi e nei giorni infrasettimanali, chiamando prima il numero 0382.907925. www.castellodiscaldasole.it.
Le sagre
In Lomellina sono tutte, ma proprio tutte, incentrate sulla gastronomia e sui prodotti locali. Tanto per citarne alcune: quella del Salame d'Oca a Mortara, l'ultima domenica di settembre; quella del Stachìn a Lomello, il primo week end di settembre; quella del Mais ad Albonese, sempre in settembre, la seconda domenica.
Poi, spaziando, c'è l'Asparago a Cilavegna, la Cipolla a Bremeil Riso Lomellino a Sannazzaro e molto altro. Per conoscere tutte le date del gusto: www.terradilomellina.it.
Il Molino di Mora Bassa, Strada Mora Bassa 38, tel. 393.9517846; orari di visita: sabato e domenica 10,30-18,30; biglietto secondo il tipo di visita (libera, guidata, cumulativa con Castello). Questo splendido mulino del 1400, dono di nozze di Ludovico il Moro a Beatrice d'Este, contiene la mostra permanente di 30 macchine funzionanti, tratte dai codici leonardeschi.
Il Castello Visconteo Sforzesco, visite tutti i giorni 8,30-19,00.
Tutt'uno con la Piazza Ducale, ha un primo nucleo risalente all'età longobarda. Ingresso libero alla Corte, alla Scuderia di Ludovico il Moro, alla Strada Coperta e ai livelli sotterranei, al Giardino della Cavallerizza. In occasione di mostre e iniziative si può visitare anche la Sala dell'Affresco, la Seconda Scuderia e la Sala della Cavallerizza.
Piazza Ducale, cuore della città, è uno dei primi modelli di piazza rinascimentale. Realizzata tra il 1492 e il 1494, per volere di Ludovico il Moro, rappresentava l'anticamera d'ingresso del Castello Visconteo.
Per accedere al maniero si sale, infatti, lo scalone sotto la Torre del Bramante; quest'ultima è accessibile fino alla prima merlatura (biglietti acquistabili sotto l'androne dell'ingresso al Castello).
Per informazioni: www.castellodivigevano.org.
Lomello
La basilica di Santa Maria Maggiore, edificio preromanico fondato sui resti di un edificio longobardo: qui, secondo la tradizione, nel 590, il Duca di Torino Agilulfo prese in sposa la Regina Teodolinda.
Il battistero di San Giovanni in Fonte, uno dei più antichi in Lombardia, che conserva una vasca battesimale longobarda su cui è visibile la decorazione pittorica originaria.
Inoltre, il castello, visitabile ogni domenica e festivi nei periodi di marzo-giugno e settembre-ottobre, con le guide (1 ora e mezza circa).
Per informazioni: Pro Loco, tel. 0384.85542, 339.3049936.
Scaldasole
Il monumentale Castello, il cui nucleo originale risale alla fine del X secolo. La fortificazione è composta da un castello, con portici e loggia di notevole interesse e da un ricetto, all'interno del quale sono custodite carrozze del XIX secolo e una collezione di armi d'epoca.
Il castello, che ospita anche un museo archeologico, è privato e abitato; si può visitare solo a piccoli gruppi e nei giorni infrasettimanali, chiamando prima il numero 0382.907925. www.castellodiscaldasole.it.
Le sagre
In Lomellina sono tutte, ma proprio tutte, incentrate sulla gastronomia e sui prodotti locali. Tanto per citarne alcune: quella del Salame d'Oca a Mortara, l'ultima domenica di settembre; quella del Stachìn a Lomello, il primo week end di settembre; quella del Mais ad Albonese, sempre in settembre, la seconda domenica.
Poi, spaziando, c'è l'Asparago a Cilavegna, la Cipolla a Bremeil Riso Lomellino a Sannazzaro e molto altro. Per conoscere tutte le date del gusto: www.terradilomellina.it.
Lombardia: alla scoperta della Lomellina
Lombardia: alla scoperta della Lomellina
Località | Istruzioni | Km. |
Vigevano | Uscire dalla città in direzione Mortara | 0 |
Mortara | Seguire, a destra, le indicazioni per Novara | 12,3 |
Albonese | Svoltare a sinistra per Nicorvo | 17,1 |
Nicorvo | Entrare in paese e prendere a destra per Robbio | 20,4 |
Robbio | Sulla N 596 prendere a sinistra per Rivoltella | 27,1 |
Rivoltella | Svoltare a sinistra per Rosasco, quindi proseguire per Celpenchio e poi ancora per Cozzo | 31,7 |
Cozzo | Svoltare a sinistra per Mortara, sulla N 596dir e, dopo 3 km, prendere la prima strada a destra per Zeme | 43,2 |
Zeme | Proseguire dritto per Marza, Vellezzo Lomellina, Lomello | 49 |
Lomello | Svoltare a sinistra per Mortara, San Giorgio | 65,2 |
San Giorgio | In paese, tenere la destra per Ottobiano | 70,4 |
Ottobiano | Svoltare a destra per Valeggio e proseguire dritto per Scaldasole | 74 |
Scaldasole | Fine dell'itinerario | 82,2 |
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