Lombardia
Lombardia: Sighignola, il balcone d'Italia
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Novanta chilometri sulle alture del Lario per ammirare il lago di Lugano dai 1300 m della terrazza panoramica. Gallery fotografica e roadbook da scaricare
In questo itinerario siamo andati alla ricerca di un aspetto diverso del lago di Como attraversando la Val d'Intelvi per arrivare fino in Svizzera passando da Sighignola.
Il giro comincia da Vertemate, distante una quindicina di chilometri da Como, dopo aver visitato l'affascinante Abbazia di San Giovanni. Immersa in un incantevole bosco alla periferia orientale del paese l'abbazia è stata costruita nel 1084 in stile romanico sulla sommità di una collina sopra la valle del Seveso per iniziativa del monaco benedettino Gerardo.
Il giro comincia da Vertemate, distante una quindicina di chilometri da Como, dopo aver visitato l'affascinante Abbazia di San Giovanni. Immersa in un incantevole bosco alla periferia orientale del paese l'abbazia è stata costruita nel 1084 in stile romanico sulla sommità di una collina sopra la valle del Seveso per iniziativa del monaco benedettino Gerardo.
All'origine era un luogo d'accoglienza per personaggi illustri, quali per esempio Papa Urbano II, in quanto le mura di protezione, di cui era originariamente provvista, garantivano sicurezza agli ospiti importanti. Dopo un lungo periodo d'abbandono fu restaurata, assieme ad una fontana in pietra di pregevole fattura che dava refrigerio agli ospiti nelle calde giornate estive.
Il monastero dei benedettini, alla destra dell'Abbazia, ospitava fino a poco tempo fa una quindicina di frati dediti al restauro d'antichi manoscritti con metodi tradizionali, usando pigmenti naturali, il tuorlo d'uovo e terre colorate come s'usava fare nei secoli scorsi.
Il monastero dei benedettini, alla destra dell'Abbazia, ospitava fino a poco tempo fa una quindicina di frati dediti al restauro d'antichi manoscritti con metodi tradizionali, usando pigmenti naturali, il tuorlo d'uovo e terre colorate come s'usava fare nei secoli scorsi.
Tra i manoscritti restaurati, spicca una copia della Divina Commedia con le annotazioni originali di Giovanni Alighieri, figlio del poeta, e una pergamena del XII secolo scritta da Sant'Agostino. Recentemente però i monaci sono stati obbligati ad abbandonare il monastero per trasferirsi in una struttura analoga a Dumenza in provincia di Varese.
Un suggerimento importante: a qualche decina di metri dall'abbazia, che si trova al termine di una strada sterrata di dimensioni ridotte, uno spiazzo permette di parcheggiare le moto ed evitare di trovarsi in difficoltà per il ritorno in quanto, subito dopo il terrapieno che delimita la superficie dove sorge la chiesa, la strada si trasforma in un sentiero transitabile solo a piedi, e manca lo spazio di manovra. Terminata la visita al complesso religioso, il giro continua transitando da Como, che si raggiunge tramite una strada ampia e divertente che ci porta al centro della città.
Un suggerimento importante: a qualche decina di metri dall'abbazia, che si trova al termine di una strada sterrata di dimensioni ridotte, uno spiazzo permette di parcheggiare le moto ed evitare di trovarsi in difficoltà per il ritorno in quanto, subito dopo il terrapieno che delimita la superficie dove sorge la chiesa, la strada si trasforma in un sentiero transitabile solo a piedi, e manca lo spazio di manovra. Terminata la visita al complesso religioso, il giro continua transitando da Como, che si raggiunge tramite una strada ampia e divertente che ci porta al centro della città.
Una sosta a Cernobbio
Proseguendo verso nord sulla sponda occidentale del Lario si attraversano paesi conosciuti nel mondo per le ragioni più disparate. Mete turistiche rinomate ed apprezzate dai visitatori provenienti da molti paesi stranieri dove alcuni personaggi famosi storici e contemporanei, affascinati dalla bellezza dei borghi, hanno acquistato eleganti residenze o passato lunghi periodi della loro esistenza. Cernobbio è il primo importante paese, antico borgo di pescatori, ai piedi del Monte Bisbino. Passeggiando sul lungolago e tra i vicoli del centro storico, non si percepiscono le numerose traversie che si sono avvicendate nel corso dei secoli, tra le quali la peste nel 1630, ma si è investiti da una bellezza evidente, con le chiese di San Vincenzo e San Michele di Rovenna decorate con preziosi affreschi realizzati da importanti artisti dell'epoca. Dopo un lungo periodo di impoverimento nel XIX secolo, Cernobbio riacquistò prestigio, ed ora è famosa nell'ambito della finanza mondiale per il Forum Ambrosetti che si tiene ogni anno a Villa d'Este. Costruita nel XVI secolo sul suolo di un vecchio convento - Coenobium che determina il nome del paese - dal Cardinale Tolomeo Gallio, è stata per anni la residenza della principessa Carolina di Brunswick, discendente degli Estensi e moglie di Enrico IV d'Inghilterra. Attualmente è un lussuoso albergo conosciuto in tutto il mondo. Terminata la visita, il giro prosegue passando da altri due famosi paesi del bacino lariano, Moltrasio e Laglio, percorrendo la vecchia strada Regina che costeggia a pochi metri la sponda occidentale. A causa della larghezza limitata della carreggiata e dell'intenso traffico domenicale, occorre procedere con estrema cautela, soprattutto in alcuni punti dove incrociare i mezzi provenienti dalla direzione opposta, crea alcune difficoltà. Il panorama, però, è molto più interessante rispetto alla nuova strada, costruita per decongestionare i piccoli borghi dal traffico massiccio nei periodi d'affluenza turistica, e si possono osservare i parchi che circondano le lussuose ville costruite sulla costa da importanti personaggi internazionali.
Da Moltrasio ad Argegno
Moltrasio, conosciuta nei secoli scorsi per la sua pietra grigiastra adatta alle costruzioni, è famosa nel mondo per la presenza di Villa Fontanelle, residenza per anni di Gianni Versace dove hanno soggiornato anche Madonna, Elton John e altri amici famosi dello stilista. Lungo la via principale che attraversa il paese sorge il monumento dedicato a Vincenzo Bellini, a dimostrare la gratitudine al compositore classico, dopo la permanenza di anni sul lago che ispirò le musiche di due suoi capolavori: La Straniera e La Sonnambula. Nato nel 1801 a Catania in una famiglia di musicisti (il padre e il nonno erano organisti e maestri di cappella), dimostrò sin da giovanissimo le sue doti musicali, scrivendo la prima composizione di musica sacra a soli sette anni. A Moltrasio fu ospite dei conti Lucini Passalacqua dal 1829-1833, nel periodo di soggiorno in Lombardia dove Bellini arrivò dopo un periodo passato a Napoli al conservatorio. Altro ospite storico del paese fu Winston Churchill che soggiornò a villa "Le Rose" nel 1945, ufficialmente per un periodo di riposo, ma s'ipotizza fosse in zona per recuperare il misterioso carteggio che tenne con Mussolini, citato numerose volte anche se non ne è mai confermata l'esistenza. La bellezza che affascinò tutti questi personaggi importanti si può apprezzare affacciandosi sul lago dalla piccola terrazza a fianco del Grand'Hotel Imperiale, dove si riesce a vedere, nelle belle giornate estive, un'ampia parte del lago incorniciato dalle montagne che si ergono sopra la riva orientale.
Poco distante da Moltrasio sorge Laglio, piccolo paese divenuto famoso dopo che Gorge Clooney ha acquistato alcune prestigiose ville. Oltre la piramide nelle vicinanze del cimitero, fatta erigere da Joseph Frank, amico di Volta e medico della casa imperiale austriaca, il borgo non offre molti spunti per una visita, ad eccezione della frazione Germanello, abbarbicata sul costone roccioso alle spalle dell'abitato. Dal centro del paese, in corrispondenza del minuscolo parcheggio esistente, un vicolo lastricato s'inerpica passando sotto la nuova Strada Regina. Lungo alcune centinaia di metri, fiancheggiato dalle edicole ad illustrare la Via Crucis, s'arriva nella frazione medievale di Laglio dove, nei vicoli acciottolati stretti tra le case, si percepisce un'atmosfera d'altri tempi e la possibilità d'ammirare il lago dall'alto attraverso alcuni spazi aperti presenti tra le abitazioni. Per la mancanza di veicoli a motore, si prova una sensazione totalmente diversa rispetto a quella esistente a sole poche centinaia di metri più a valle. Tornati alle moto, riprendiamo il nostro itinerario arrivando ad Argegno, da dove comincia la parte montuosa del tour. Imboccando la strada per la Val d'Intelvi, ad alcune centinaia di metri dal centro del paese, seguendo le indicazioni stradali per Schignano (Sp15).
Poco distante da Moltrasio sorge Laglio, piccolo paese divenuto famoso dopo che Gorge Clooney ha acquistato alcune prestigiose ville. Oltre la piramide nelle vicinanze del cimitero, fatta erigere da Joseph Frank, amico di Volta e medico della casa imperiale austriaca, il borgo non offre molti spunti per una visita, ad eccezione della frazione Germanello, abbarbicata sul costone roccioso alle spalle dell'abitato. Dal centro del paese, in corrispondenza del minuscolo parcheggio esistente, un vicolo lastricato s'inerpica passando sotto la nuova Strada Regina. Lungo alcune centinaia di metri, fiancheggiato dalle edicole ad illustrare la Via Crucis, s'arriva nella frazione medievale di Laglio dove, nei vicoli acciottolati stretti tra le case, si percepisce un'atmosfera d'altri tempi e la possibilità d'ammirare il lago dall'alto attraverso alcuni spazi aperti presenti tra le abitazioni. Per la mancanza di veicoli a motore, si prova una sensazione totalmente diversa rispetto a quella esistente a sole poche centinaia di metri più a valle. Tornati alle moto, riprendiamo il nostro itinerario arrivando ad Argegno, da dove comincia la parte montuosa del tour. Imboccando la strada per la Val d'Intelvi, ad alcune centinaia di metri dal centro del paese, seguendo le indicazioni stradali per Schignano (Sp15).
Da Argegno a Sighignola
Nel primo tratto in salita si può vedere il lago dall'alto e, nelle belle giornate estive, si possono ammirare i particolari delle case costruite sulla sponda opposta. Dopo pochi chilometri il paesaggio cambia nettamente, assumendo le caratteristiche di quelli montani. La strada è un misto intermedio facile e gradevole con numerosi allunghi interrotti da tornanti, alternati da curve di raggio differente con il fondo stradale in condizioni discrete. Adatto a qualsiasi tipo di moto, forse solo le supersportive sono leggermente penalizzate nei tornanti a causa del raggio di sterzo ridotto, con tutte le altre si procede con disinvoltura senza dover mai rinunciare alla sicurezza, che rimane sempre il nostro obiettivo principale.
Giunti a Castglione d'Intelvi attraversando la valle dal fascino che non concede nulla al superfluo, a rispecchiare lo stile di vita degli abitanti. Al bivio con la Sp13, la strada proveniente dal lago che passa da Dizzasco, si gira a sinistra in direzione Lanzo d'Intelvi e qui si nota un ulteriore cambiamento del panorama. La strada è meno tortuosa e il fondo in buone condizioni permette di affrontare le curve con un ulteriore margine di sicurezza. Fino a Sighignola, passando da Lanzo d'Intelvi i paesi che si attraversano non offrono spunti particolari, quindi si procede senza soste fino alla terrazza affacciata sul lago di Lugano, chiamata il balcone d'Italia. Percorrendo la strada stretta e tortuosa che dal centro di Lanzo conduce al punto panoramico, è obbligatorio procedere con un'andatura prudente, per evitare di trovarsi in situazioni poco simpatiche quando s'incrociano altri veicoli provenienti dalla parte opposta. Nelle belle giornate estive, è possibile vedere la quasi totalità del lago svizzero e le montagne, alcune alte oltre i 4000 m, che formano l'arco alpino: Monte Rosa e Cervino per citare le più famose. La vista è però disturbata dai resti abbandonati della stazione d'arrivo di una funivia, costruita negli anni scorsi e mai ultimata, che partiva da Campione d'Italia. Per i meno pigri segnaliamo la cappella dedicata agli alpini caduti in guerra, poco distante dalla terrazza panoramica, alla fine di un sentiero tra i boschi a diretto contatto con i suoni e profumi della natura. Ultimata la sosta necessaria per ammirare il paesaggio e recuperare le forze, il giro riprende facendo a ritroso la strada per Lanzo. Per chi arrivasse in orario pranzo, segnaliamo l'agriturismo La Nevera, poco fuori dal centro in un piccolo borgo, affiancato da un maneggio per le escursioni a cavallo. Con una spesa modesta si possono gustare le specialità di una cucina semplice, ma gustosa, in un ambiente rustico gestito dalla genuina cordialità dei titolari che non concedono spazio al superfluo, particolarmente adatto a chi cerca la sostanza senza preoccuparsi della forma. Il nostro itinerario prosegue in direzione del lago di Lugano che si raggiunge attraverso una strada dalla carreggiata ridotta, con il fondo in buone condizioni e con una serie di tornanti ravvicinati nel tratto finale, poche decine di metri prima del confine, particolarmente adatto ai proprietari di moto maneggevoli, enduro o supermotard. Chi invece possiede supersportive o custom di grosse dimensioni, tenga conto che la distanza ravvicinata abbinata alla pendenza, crea qualche difficoltà nei tornanti. Fortunatamente si tratta di un tratto breve, e la difficoltà nel procedere si limita a pochi istanti in proporzione al resto del giro, ed è il tratto più impegnativo. Superata la dogana con la Svizzera, prima d'arrivare al lago di Lugano si percorre una strada immersa nella vegetazione alpina e in alcuni punti si scorge il lago svizzero dalla strada in discesa. Arrivati sulla statale che costeggia la sponda orientale, si prosegue in direzione di Como, passando da Mendrisio, dove termina il nostro giro. E' un itinerario poco impegnativo adatto a tutte le moto, che ci porta a vedere alcuni luoghi fuori dai circuiti turistici più consueti, riuscendo a muoverci secondo le nostre esigenze, senza l'assillo del traffico massiccio che ci condiziona.
Giunti a Castglione d'Intelvi attraversando la valle dal fascino che non concede nulla al superfluo, a rispecchiare lo stile di vita degli abitanti. Al bivio con la Sp13, la strada proveniente dal lago che passa da Dizzasco, si gira a sinistra in direzione Lanzo d'Intelvi e qui si nota un ulteriore cambiamento del panorama. La strada è meno tortuosa e il fondo in buone condizioni permette di affrontare le curve con un ulteriore margine di sicurezza. Fino a Sighignola, passando da Lanzo d'Intelvi i paesi che si attraversano non offrono spunti particolari, quindi si procede senza soste fino alla terrazza affacciata sul lago di Lugano, chiamata il balcone d'Italia. Percorrendo la strada stretta e tortuosa che dal centro di Lanzo conduce al punto panoramico, è obbligatorio procedere con un'andatura prudente, per evitare di trovarsi in situazioni poco simpatiche quando s'incrociano altri veicoli provenienti dalla parte opposta. Nelle belle giornate estive, è possibile vedere la quasi totalità del lago svizzero e le montagne, alcune alte oltre i 4000 m, che formano l'arco alpino: Monte Rosa e Cervino per citare le più famose. La vista è però disturbata dai resti abbandonati della stazione d'arrivo di una funivia, costruita negli anni scorsi e mai ultimata, che partiva da Campione d'Italia. Per i meno pigri segnaliamo la cappella dedicata agli alpini caduti in guerra, poco distante dalla terrazza panoramica, alla fine di un sentiero tra i boschi a diretto contatto con i suoni e profumi della natura. Ultimata la sosta necessaria per ammirare il paesaggio e recuperare le forze, il giro riprende facendo a ritroso la strada per Lanzo. Per chi arrivasse in orario pranzo, segnaliamo l'agriturismo La Nevera, poco fuori dal centro in un piccolo borgo, affiancato da un maneggio per le escursioni a cavallo. Con una spesa modesta si possono gustare le specialità di una cucina semplice, ma gustosa, in un ambiente rustico gestito dalla genuina cordialità dei titolari che non concedono spazio al superfluo, particolarmente adatto a chi cerca la sostanza senza preoccuparsi della forma. Il nostro itinerario prosegue in direzione del lago di Lugano che si raggiunge attraverso una strada dalla carreggiata ridotta, con il fondo in buone condizioni e con una serie di tornanti ravvicinati nel tratto finale, poche decine di metri prima del confine, particolarmente adatto ai proprietari di moto maneggevoli, enduro o supermotard. Chi invece possiede supersportive o custom di grosse dimensioni, tenga conto che la distanza ravvicinata abbinata alla pendenza, crea qualche difficoltà nei tornanti. Fortunatamente si tratta di un tratto breve, e la difficoltà nel procedere si limita a pochi istanti in proporzione al resto del giro, ed è il tratto più impegnativo. Superata la dogana con la Svizzera, prima d'arrivare al lago di Lugano si percorre una strada immersa nella vegetazione alpina e in alcuni punti si scorge il lago svizzero dalla strada in discesa. Arrivati sulla statale che costeggia la sponda orientale, si prosegue in direzione di Como, passando da Mendrisio, dove termina il nostro giro. E' un itinerario poco impegnativo adatto a tutte le moto, che ci porta a vedere alcuni luoghi fuori dai circuiti turistici più consueti, riuscendo a muoverci secondo le nostre esigenze, senza l'assillo del traffico massiccio che ci condiziona.
Da non perdere
Vertemate
Abbazia di San Giovanni: costruita in stile romanico nel 1084 sulla sommità di una collina sopra il fiume Seveso, ospitò alcuni personaggi illustri per la sua posizione isolata nel bosco che garantiva discrezione, pace e sicurezza, grazie alla presenza di mura di cinta che la proteggevano. Poco distante, immersa nella vegetazione, si trova un'antica fontana di pietra utilizzata per rinfrescare le persone di passaggio.
Cernobbio
Chiesa di S. Michele di Rovenna: ristrutturata nel XVIII secolo, ospita al suo interno una pregevole croce di legno e l'altare barocco intagliato nel legno, è stato realizzato su disegno di G.B. Barberini.
Moltrasio
Monumento a Bellini: sorge sulla via principale del paese ed è stato dedicato al grande compositore catanese Vincenzo Bellini, per riconoscenza del suo lungo soggiorno nella cittadina da dove compose due sue famose opere: La Sonnambula e La straniera.
Abbazia di San Giovanni: costruita in stile romanico nel 1084 sulla sommità di una collina sopra il fiume Seveso, ospitò alcuni personaggi illustri per la sua posizione isolata nel bosco che garantiva discrezione, pace e sicurezza, grazie alla presenza di mura di cinta che la proteggevano. Poco distante, immersa nella vegetazione, si trova un'antica fontana di pietra utilizzata per rinfrescare le persone di passaggio.
Cernobbio
Chiesa di S. Michele di Rovenna: ristrutturata nel XVIII secolo, ospita al suo interno una pregevole croce di legno e l'altare barocco intagliato nel legno, è stato realizzato su disegno di G.B. Barberini.
Moltrasio
Monumento a Bellini: sorge sulla via principale del paese ed è stato dedicato al grande compositore catanese Vincenzo Bellini, per riconoscenza del suo lungo soggiorno nella cittadina da dove compose due sue famose opere: La Sonnambula e La straniera.
Dove mangiare, dove dormire
Agriturismo Nevera: provato personalmente. Si possono gustare specialità locali con una spesa adeguata alla qualità. A fianco sorge un maneggio per escursioni a cavallo.
Località Rondanino 4
22100 Ramponio Verna (Co)
Tel: 031 841 397
Avendo effettuato il giro in giornata, non siamo in grado di segnalare nessun albergo in particolare, ma la zona turistica offre una vasta offerta di strutture alberghiere per soddisfare tutte le esigenze di qualità e prezzi.
Località Rondanino 4
22100 Ramponio Verna (Co)
Tel: 031 841 397
Avendo effettuato il giro in giornata, non siamo in grado di segnalare nessun albergo in particolare, ma la zona turistica offre una vasta offerta di strutture alberghiere per soddisfare tutte le esigenze di qualità e prezzi.
La tabella dei chilometraggi
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