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Slovenia
Slovenia: il confine occidentale
Adattamento web di MariaVittoria Bernasconi, foto di Stefano Casati
il 18/06/2015 in Slovenia
Un viaggio lungo le strade del goriziano sloveno, seguendo itinerari tematici dedicati alla grande guerra, tra rocce e boschi rigogliosi. Un paesaggio montano tagliato dalle vie d’acqua che scivolano a valle e ci accompagnano per un lungo tratto
Slovenia: il confine occidentale
Partenza e arrivo | Tolmin | |
---|---|---|
Lunghezza | 197 km | |
Quando partire | da maggio a fine ottobre | |
Ideale per | Strade, paesaggi, spunti culturali e folcloristici | |
Moto adatte | tutte, tranne le supersportive |
Un viaggio in Slovenia, proprio vicino al confine con l’Italia e l’Austria: un percorso che si srotola lungo i fiumi e i torrenti che inzuppano le vallate, rendendole verdi e rigogliose.
Partenza e arrivo è Tolmin, distesa in una piana tagliata dai torrenti Idrijca e Tolminka. Il paesaggio attorno alla città mostra un intrico di piste ciclabili e sentieri, sintomo di quanto la gente del posto viva all’aria aperta e conosca bene il proprio territorio. E si parla anche italiano e non c’è da stupirsene, perché un tempo questa zona era proprio italiana, passata poi alla Jugoslavia, fino a diventare indipendente da poco più di un ventennio.
Dopo una deviazione alle gole del Tolminka il nostro percorso segue la via a nord del fiume Isonzo, verso le cascate di Kozjak e poi torna sulla strada che taglia piccoli paesi e campi coltivati fino a raggiungere Kobarid, Caporetto.
Tra i muri chiari della cittadina vale la pena di dedicarsi alla visita del Museo e dell’Ossario Italiano, ripercorrendo un pezzo tragico della nostra storia. Cambiando completamente genere di visita, vi suggeriamo di andare dal signor Valter Kramar, che nel suo locale Hisa Franko offre forme di formaggio Tolminc con cinque anni di stagionatura, una rarità e un souvenir eccellente.
Proseguendo verso Livek e Volce la strada si avvicina al confine italiano e poi se ne allontana di nuovo, seguendo l’Isonzo dove il suo letto si allarga tanto che il fiume sembra quasi un lago turchese. Intorno la campagna è rigogliosa e coltivata. Una deviazione verso Bukovo porta a immergersi nei boschi di frassini, abeti e carpini, lungo curve e tornanti che costeggiano alpeggi solitari. Quando siamo passati noi per questa strada l’asfalto diventava un tratto di terra battuta, molto facile da percorrere. Pian piano si raggiunge la città di Idrija, vicino a cui si sviluppa il bellissimo sentiero dei Naturalisti, pedonale.
Partenza e arrivo è Tolmin, distesa in una piana tagliata dai torrenti Idrijca e Tolminka. Il paesaggio attorno alla città mostra un intrico di piste ciclabili e sentieri, sintomo di quanto la gente del posto viva all’aria aperta e conosca bene il proprio territorio. E si parla anche italiano e non c’è da stupirsene, perché un tempo questa zona era proprio italiana, passata poi alla Jugoslavia, fino a diventare indipendente da poco più di un ventennio.
Dopo una deviazione alle gole del Tolminka il nostro percorso segue la via a nord del fiume Isonzo, verso le cascate di Kozjak e poi torna sulla strada che taglia piccoli paesi e campi coltivati fino a raggiungere Kobarid, Caporetto.
Tra i muri chiari della cittadina vale la pena di dedicarsi alla visita del Museo e dell’Ossario Italiano, ripercorrendo un pezzo tragico della nostra storia. Cambiando completamente genere di visita, vi suggeriamo di andare dal signor Valter Kramar, che nel suo locale Hisa Franko offre forme di formaggio Tolminc con cinque anni di stagionatura, una rarità e un souvenir eccellente.
Proseguendo verso Livek e Volce la strada si avvicina al confine italiano e poi se ne allontana di nuovo, seguendo l’Isonzo dove il suo letto si allarga tanto che il fiume sembra quasi un lago turchese. Intorno la campagna è rigogliosa e coltivata. Una deviazione verso Bukovo porta a immergersi nei boschi di frassini, abeti e carpini, lungo curve e tornanti che costeggiano alpeggi solitari. Quando siamo passati noi per questa strada l’asfalto diventava un tratto di terra battuta, molto facile da percorrere. Pian piano si raggiunge la città di Idrija, vicino a cui si sviluppa il bellissimo sentiero dei Naturalisti, pedonale.
In città invece è da visitare il castello Gewerkenegg, del XVI secolo, attuale sede di zone espositive e del museo del Merletto. Il percorso del rientro passa per Ziri e poi Trebja, una bella strada per motociclisti: tortuosa e aperta, permette di guidare e divertirsi, senza esagerare col ritmo. Anche perché capita che l’asfalto sia sporco di terra che i trattori trasportano dai campi. Prima di entrare a Tolmin e concludere il viaggio, vale la pena di fermarsi nel museo caseario Od planine do Planik per conoscere la storia e le fasi produttive – ma anche assaggiare e acquistare – dei formaggi tradizionali.
L'itinerario che vi abbiamo proposto è stato ripreso dal numero 110 di Dueruote, di Giugno 2014, disponibile nella versione completa anche nella Digital Edition, cliccando qui!
L'itinerario che vi abbiamo proposto è stato ripreso dal numero 110 di Dueruote, di Giugno 2014, disponibile nella versione completa anche nella Digital Edition, cliccando qui!
IDRIJA
Miniera di Mercurio
Patrimonio dell'Unesco, la Galleria Antonijev Rov permette di visitare i cunicoli delle miniere e seguire percorsi didattici. Questa zona è una delle poche al mondo in cui si è potuto estrarre mercurio sia in forma liquida sia solida: il percorso permette di visionare i filoni di materiale cinabro e tutto il procedimento per l'estrazione. Per la visita si viene vestiti con elmetti di sicurezza e anti-acqua.
Per informazioni: tel. +386 53771142 www.rzs-idrija.si
TOLMIN
Le Gole del Tolminka
Un paesaggio incantato da raggiungere in parte in moto e in parte a piedi. Superato il ponte del Diavolo dalla periferia di Tolmin si sale seguendo le indicazioni per le gole del Tolmin, lungo una stradina molto stretta incastonata nel bosco. Ma per ammirare il corso della Tolminka e della Zadlascica con le suggestive cascate è opportuno parcheggiare e proseguire a piedi lungo il sentiero. Le Gole sono generalmente aperte tutti i giorni, dalla primavera all'autunno: gli orari ed eventuali chiusure dipendono dal periodo e dalla quantità di acqua presente. Per gli adulti il prezzo del biglietto d'ingresso ai percorsi pedonali è di 4 euro.
Per info: www.dolina-soce.com
KOBARID
Museo e Ossario Italiano
Un tuffo nella storia della Grande Guerra, per ripercorrere gli avvenimenti sul fronte dell'Isonzo: nel Museo di Kobarid (Caporetto) sono raccolte fotografie, ricordi e testimonianze che raccontano i tragici eventi delle battaglie combattute sui monti. A poca distanza l'itinerario della memoria porta al grande Ossario Italiano, dove riposano più di settemila soldati, di cui quasi tremila ignoti. Dal museo è possibile effettuare visite guidate nelle zone delle battaglie, lungo percorsi tematici. Per informazioni: www.kobariski-muzej.si
Miniera di Mercurio
Patrimonio dell'Unesco, la Galleria Antonijev Rov permette di visitare i cunicoli delle miniere e seguire percorsi didattici. Questa zona è una delle poche al mondo in cui si è potuto estrarre mercurio sia in forma liquida sia solida: il percorso permette di visionare i filoni di materiale cinabro e tutto il procedimento per l'estrazione. Per la visita si viene vestiti con elmetti di sicurezza e anti-acqua.
Per informazioni: tel. +386 53771142 www.rzs-idrija.si
TOLMIN
Le Gole del Tolminka
Un paesaggio incantato da raggiungere in parte in moto e in parte a piedi. Superato il ponte del Diavolo dalla periferia di Tolmin si sale seguendo le indicazioni per le gole del Tolmin, lungo una stradina molto stretta incastonata nel bosco. Ma per ammirare il corso della Tolminka e della Zadlascica con le suggestive cascate è opportuno parcheggiare e proseguire a piedi lungo il sentiero. Le Gole sono generalmente aperte tutti i giorni, dalla primavera all'autunno: gli orari ed eventuali chiusure dipendono dal periodo e dalla quantità di acqua presente. Per gli adulti il prezzo del biglietto d'ingresso ai percorsi pedonali è di 4 euro.
Per info: www.dolina-soce.com
KOBARID
Museo e Ossario Italiano
Un tuffo nella storia della Grande Guerra, per ripercorrere gli avvenimenti sul fronte dell'Isonzo: nel Museo di Kobarid (Caporetto) sono raccolte fotografie, ricordi e testimonianze che raccontano i tragici eventi delle battaglie combattute sui monti. A poca distanza l'itinerario della memoria porta al grande Ossario Italiano, dove riposano più di settemila soldati, di cui quasi tremila ignoti. Dal museo è possibile effettuare visite guidate nelle zone delle battaglie, lungo percorsi tematici. Per informazioni: www.kobariski-muzej.si
Km | Città | Descrizione |
---|---|---|
0 | Tolmin | Uscire dalla città verso nord seguendo le indicazioni per le Gole del Tolminka. Percorrere tutta la strada fino alla vallata Javorka e tornare indietro a Zatolmin. Prendere la secondaria per Kamno e proseguire fino a Ladra e Kobarid. |
55 | Kobarid | Prendere la 102 per Volce, passando anche la 903 e la 605. Al bivio prendere la 103 e poi la 603 per Most Na Soci. Continuare per Gravo Ob Baci e poi la deviazione per Bucovo. |
85 | Bukovo | Continuare verso sud fino a raggiungere la statale 102: girare a destra per Dolenja Trebusa. Imboccare la strada 610 per Spodnja Idrija. Da qui raggiungere Idrija. |
136 | Idrija | Dalla città prendere la strada in direzione Ziri sulla 610 e Trebija sulla 408. Uscire dalla città sulla 210 per Sovodenj e Cerkno. |
161 | Cerkno |
Sulla 210 e poi la 102 raggiungere Dolenja Trebusa, poi girare a destra sulla 609 per Most Na Soci e terminare seguendo la 102 a Tolmin |
197 | Tolmin | Fine itinerario |
Slovenia: il confine occidentale
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