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Austria

Austria - Grossglockner: Top Experience!

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Curve da sogno che si snodano attorno alla montagna più alta d’Austria, là dove regna il grande ghiacciaio. Un itinerario a misura di week-end

“Road info: winter clousure until the beginning of May 2022!”: così indica il cartello che incrociamo durante il nostro shooting fotografico. Torniamo a casa, passa l’inverno, e ora eccoci qui. Maggio è passato e con esso la riapertura post invernale della Grossglockner Hochalpenstrasse che nel cuore della Carinzia porta ai piedi della montagna più alta d’Austria. Per molti motociclisti è un sogno nel cassetto e anche nella realtà è uno degli itinerari che almeno una volta nella vita sarebbe bello percorrere. Non solo per la bellezza spettacolare del parco nazionale degli Alti Tauri tra cui si fa largo il Grossglockner, o per i tanti 3.000 metri che lo circondano, ma anche perché, in fondo in fondo, è una meta che si trova a un soffio dal confine italo–austriaco e la strada per giungere fin lì è già di per sé un viaggio ritagliato sul piacere di andare in moto.
Una vista del paesino di Heiligenblut

Modalità passeggiata

Lasciata sul Tagliamento l’autostrada per Tolmezzo, è risalendo la valle del torrente But sulla SS52bis che, dopo solo una trentina di km, si inizia a godere degli impegnativi tornanti del Passo di Monte Croce Carnico, il quale dopo qualche km, superata l’ormai anacronistica casetta per i controlli di frontiera, prende il nome di Plöckenpass. È veramente un grande piacere quello che ci accompagna in breve fino alla periferia di Lienz seguendo, nell’ultimo tratto, il corso della Drau. È giunto il momento di imboccare la 107 che dopo un paio di tornanti inizia a seguire placidamente il corso del fiume. Non occorre poi molto per incontrare lo spettacolo delle Jungfernsprung, le potenti cascate che si gettano dall’alto nel fiume con un balzo di oltre 130 metri. Ma è il paesaggio tutto a raccontarci di questo paese, con la dolcezza della natura, l’armonia delle sue case e magari con l’eleganza dei suoi campanili così unici che, uno dopo l’altro, punteggiano il viaggio di piacere, proprio come quello di Heiligenblut, il paesino che troviamo dopo solo una manciata di km. Sembra di essere davanti a una cartolina tanta è la bellezza di questa chiesa dietro alla quale, come in una poesia, si staglia al termine della valle la sagoma del Grande Campanaro.
La Grossglockner Hochalpenstrasse, 48 indimenticabili km!

La strada è perfetta, ma non è il gusto per la velocità o per la piega che porta qui tanti motociclisti

Siamo nel cuore dell’estate a 1.300 metri d’altezza, ma le temperature torride di casa sono un ricordo che già ci manca quando nel cuore della notte, avvolti nei nostri sacchi a pelo estivi, la temperatura scende fino a dei corroboranti 5 gradi. Ed è così che più arzilli che mai - la moto più di noi - siamo pronti per partire alla scoperta in una mattinata che si annuncia baciata dal sole. Non c’è altra strada. Appena fuori dal paese si inizia a salire e ad avvicinarsi al casello d’ingresso che ogni anno vede passare da qui più di 900.000 visitatori: arrivano da tutto il mondo per affrontare i 48 km della Grossglockner Hochalpenstrasse, che con i suoi 36 tornanti dal 1935 scavalca la catena alpina degli Alti Tauri. E, tra tutti questi visitatori, tantissimi sono i motociclisti. Il casello è a poco più di 5 km dal centro del paese e con la salita si aprono i panorami in cui alcuni dei “tremila” più belli dell’intera Austria si mostrano con i loro pinnacoli innevati. La strada è perfetta, ma non è il gusto per la velocità o per la piega che porta qui tanti motociclisti che, quasi a prolungarne il piacere, come noi salgono in “modalità passeggiata”. A poco meno di 15 km dalla partenza – siamo ormai a 1.848 metri d’altezza – una deviazione sulla sinistra ci porta nel luogo topico del viaggio. È la “Kaiser-Franz-Josefs-Höhe”, il belvedere davanti al quale si può ammirare in tutto la sua bellezza il Pasterze, il ghiacciaio più esteso delle Alpi orientali, la cui lunghezza raggiunge gli 8 km. Quello che appare ai nostri occhi è uno spettacolo dove il Grossglockner con i suoi 3.798 metri è solo il più importante dei protagonisti. Alla sua destra, infatti ecco il Johannisberg (3.453) e al suo fianco il Fuscherkarkopf (3.332) e poi ancora, in senso orario, il Sonnenwelleck (3.261). Siamo a 2.370 metri ed è qui, davanti a questo spettacolo, che nel 1856 giunse l’imperatore Francesco Giuseppe a cui, per questa impresa, venne dedicato questo luogo.

Piacere infinito

Rapido dietrofront, perché siamo solo all’inizio dello spettacolo che prosegue lungo un itinerario che lambisce prati di un verde intenso macchiato dal bianco della neve ancora candida, tocca laghetti cristallini e taglia tanti corsi d’acqua. Più che ruscelli, questi ultimi sembrano cascate senza fine che corrono verso valle. Tornante dopo tornante, la strada sale fino ad arrivare a 2.500 metri ed ecco, dopo poco meno di una trentina di km, la Fuscher Törl, da cui si può godere di un panorama inimmaginabile sull’intera catena montuosa del gruppo. Poco oltre ecco poi la punta dell’Edelweissspitze, con i suoi 2.571 metri sul livello del mare il punto più alto della Hochalpenstrasse. Non che manchino le curve per la discesa su cui emozionarci, o i punti panoramici a cui non si può negare una sosta, ma, diciamolo, il più è fatto ed è anche piacevole, scendendo di quota fino al casello di uscita di Fusch, sentire il teporino dell’aria iniziare ad avvolgerti e riscaldare le membra. Dalla partenza di Heiligenblut abbiamo percorso un’ottantina di km.
In basso a destra si intravede il parcheggio delle moto all’Edelweiss Spitze, l’albergo-ristorante posto lungo la strada. Anche da lì il panorama è spettacolare...

Nel regno dello sci

Il corso del Salzach è a poca distanza e, superatolo, procediamo spediti verso Zell am See, uno dei centri turistici più noti del salisburghese per essere stazione balneare nella stagione estiva, grazie alle acque del lago, e centro sciistico importante in quella invernale. Ancora qualche km sulla 311 fino a Saalfelden e poi svoltiamo, immergendoci nella campagna austriaca, verso Sankt Johann in Tirol. A poca distanza c’è il Kitzbüheler Horn. È vero che questi posti sono celeberrimi per la Streif, la pista delle piste, il luogo sacro dello sci mondiale, ma è anche vero che la strada panoramica che ci conduce in poco più di sette chilometri ai piedi del Kitzbüheler Horn è per noi forse più affascinante. Una stradina che sale fino in cima, oltrepassando fattorie isolate e tornanti, fino alla zona delle malghe da dove godere della splendida vista sulle Alpi di Kitzbühel.
La Moto Morini nostri collaboratori si arrampica nell’ascesa che porterà al belvedere sul ghiacciaio
Il viaggio continua. È lungo la 170 che arriviamo a incrociare l’Inn per seguirne il corso fino al bel paesino di Kramsach per poi, seguendo il corso del fiume Ziller, giungere a Zell. I sei tornanti che ci portano in quota anticipano il fascino della 165. È un percorso antico che unisce le valli del Zillertal e del Salzach superando il Gerlospass e i suoi 1.531 metri, lungo cui si sono avvicendati viaggiatori e commercianti ma anche, tra il 6 e il ‘700, avventurieri attratti fin qui dal miraggio dell’oro. E la presenza dell’antica miniera di Hainzenberg, oggi trasformata in museo, ne è una grande testimonianza. Non facciamo in tempo a rimanere incantati davanti al lago di Durlaßboden ed ecco la romantica Gerlos Alpenstrasse, la strada alpina che con le sue eleganti curve in 12 km unisce Krimml al passo Pinzgauer Höhe. Una strada attrezzata proprio come quella del Grossglockner, che arrampicandosi agile sul monte ci porta, quasi all’improvviso, davanti allo spettacolo delle Krimmler Wasserfälle, dove un torrente glaciale con tre balzi di 380 metri forma le cascate più alte dell’Austria.
Uno degli specchi d’acqua che si incontra nell’ascesa al belvedere del Kaiser-Franz-Josefs-Höhe
Non è semplice lasciare questo spettacolo, ma riprendiamo il viaggio per seguire il corso della Salzach fino a Mittersill, da dove iniziamo a percorrere quella settantina di km che ci separano da Lienz. Anche questo percorso, pur di origini lontane, ha trovato la forma attuale solo alla fine degli Anni 60 con la realizzazione del Felbertauerntunnel (anch’esso a pagamento) che, attraversando per oltre 5 km la montagna, dal salisburghese ci riporta in Tirolo. Il Castello di Bruck, dominando dall’alto fiume e strada, annuncia l’arrivo alla graziosa cittadina di Lienz, che chiude un cerchio di 500 km, ma non un viaggio capace di regalare ancora qualche sprazzo di bellezza. È il caso della romana Aguntum, nella periferia della città, le cui vestigia antiche sono ancora oggetto di scavo. Ma anche le curve e i tornanti del Nassfeldpass, che si incontrano proseguendo verso l’Italia lungo il corso della Drava prima e del Gail poi. Infine, sorprendente, l’azzurro del lago di Pramollo, sulla sommità del passo, ad un soffio dal confine.

MANGIARE E DORMIRE

La Wiener Schnitzel È impossibile viaggiare in Austria senza misurarsi con la Wiener Schnitzel, la celeberrima cotoletta impanata alla viennese, vera e propria specialità austriaca per eccellenza. Sulla sua origine si è misurato più di uno storico della cucina senza arrivare ad una conclusione. Se la leggenda della “Cotoletta alla Milanese” sia stata importata o meno dall’Italia in Austria dal feldmaresciallo Radetzky o viceversa per noi non fa poi questa grande differenza, l’importante è che sia tenera e croccante. Costo medio 15 euro circa.

CAMERE E ALBERGHI

Tra le strutture tradizionali di alberghi e camere (zimmer) e rifugi, sono numerosi quelle “bikers welcome”, che si possono trovare anche al volo “in giornata” e senza prenotare, perché lungo la strada sono sempre ben visibili i cartelli esposti. Tra queste ne abbiamo scelte tre, posizionate all’ingresso di Heiligenblut am Großglockner, all’inizio della Hochalpenstrasse e nel paesino di Fusch, davanti allo spettacolo delle cascate di Krimml. Di seguito i rispettivi siti dove trovare tutte le informazioni utili per il soggiorno ed eventualmente prenotare: hotel-kaiservilla.at postfusch.at hotel-krimml.at

CAMPING

In Austria il campeggio è diffusissimo e se il viaggio si svolge in estate, può essere un’ottima idea. Eccone tre da segnare sul taccuino, posti nelle località di Heiligenblut, Brixen e Lienz.
Di seguito i rispettivi siti

nationalpark-camping.at
camping-brixen.at

camping-falken.com

DA SAPERE, DA NON PERDERE

La Grossglockner Hochalpenstrasse grossglockner.at La Grossglocknerstrasse nasce sia come moderno progetto per dare identità a una nazione nata dalla disgregazione dell’impero asburgico all’indomani della I Guerra mondiale, sia per dare sviluppo al turismo e nel contempo lavoro per la realizzazione di un’opera che vide impegnati fino a 4.000 uomini. Il primo colpo di piccone fu dato il 30 agosto 1930 per giungere, dopo aver superato numerose difficoltà, al taglio del nastro cinque anni più tardi, il 3 agosto 1935. La Grossglockner Hochalpenstrasse collega Heiligenblut in Carinzia a Fusch-Ferleiten nel Salisburgo. 48 chilometri di strada che, con i 36 tornanti, le infrastrutture di servizio, i percorsi avventura, garantiscono oggi a circa 900.000 visitatori all’anno un’esperienza unica nel cuore delle Alpi. Epicentro del viaggio è senza dubbio la “Kaiser-Franz-Josefs-Höhe”, il punto panoramico che l’imperatore asburgico accompagnato dalla moglie Sissi visitò nel 1856, dove oggi si alza il Centro visitatori e il parcheggio multipiano per le auto.
Biglietto giornaliero: 28 euro (dopo le 18 ridotto a 21,50). Gerlos Alpenstrasse gerlosstrasse.at La Strada alpina di Gerlos si trova nel Parco Nazionale degli Alti Tauri e nasce (come nel caso della strada del Grossglockner) per dare sviluppo al turismo alpino, tanto che per la sua progettazione fu chiamato stesso progettista: l’ingegner Franz Wallack. È lunga 12 km e collega il Passo di Gerlos e le cascate di Krimml. La strada tra il villaggio di Krimml e la cosiddetta Pinzgauer Höhe fu costruita tra il 1960 e il 1962, ed è possibile percorrerla nella sua interezza dal 1964. Il biglietto giornaliero costa 7 euro. Le Cascate di Krimml
wasserfaelle-krimml.at Il Parco Nazionale Alti Tauri è non solo la più grande area protetta delle Alpi ma anche il più grande parco nazionale di tutta l’Europa centrale. Tra le tante bellezze naturali del parco c’è lo spettacolo naturale unico delle cascate di Krimml, che traggono origine dal Krimmler Ache, un tipico torrente che nasce da un ghiacciaio e che, prima di precipitare con tre balzi giù per i possenti gradini delle cascate di Krimmler, scorre dolcemente attraverso una ventina di km di pascoli alpini pianeggianti. Con i suoi 380 metri la WasserWelten Krimml è la quinta cascata più alta del mondo. L’ingresso alle cascate, consentito solo da metà aprile alla fine di ottobre, è a pagamento (4 euro) e ben due su sei sono i parcheggi riservati alle moto.

Vuoi vedere le strade che abbiamo percorso e partire anche tu all'avventura?
Scarica qui - l file GPX dell’itinerario in Austria!
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