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Manutenzione

Capacità batteria moto: differenza tra capacità inferiore e maggiore

Marco Boni
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Capacità batteria moto: differenza tra capacità inferiore e maggiore
Capacità batteria moto: differenza tra capacità inferiore e maggiore
Capacità batteria moto: differenza tra capacità inferiore e maggiore
Capacità batteria moto: differenza tra capacità inferiore e maggiore

Cosa accade se si monta una batteria con valori più alti o più bassi di quella specificata dal costruttore?

Abituati alla vasta presenza di elettronica nelle moto, i puristi della meccanica si sono dovuti rassegnare a una precisa scelta della batteria. Una cosa in parte sottovalutata un tempo, quando bastava che facesse girare il motorino di avviamento e a volte anche solo alimentare le luci e un piccolo quadro strumenti, nonostante non fosse comunque l’ideale, ma oggi necessaria al funzionamento corretto della moto.
La scelta della batteria è quindi un fattore da non prendere sottogamba, sia dal punto di vista economico piuttosto che di manutenzione e comunque per poter avviare la propria moto anche nelle condizioni più avverse.
Ormai anche parlare di scelta è difficile; le batterie negli anni sono diventate sempre più precise, efficienti e affidabili e di fatto conviene utilizzare sempre quella proposta dalla casa della moto. Se si vuole rimanere fedeli a un produttore piuttosto che un altro però basta rispettare i parametri per ottenere un effetto finale identico.

Quali parametri controllare

Bisogna fare qualche premessa prima di capire le differenze tra le batterie, poiché spesso i parametri vengono confusi tra di loro, rischiando spese inutili e perdite di tempo.
A grandi linee i dati da controllare e da far riferimento con il libretto di manutenzione sono due: la corrente di spunto (o di corto circuito) e la capacità. La tensione è comunque importante ma si è sempre puntato sui pacchi a 12 V poiché sufficienti.
La corrente di spunto, detta in breve, corrisponde a quella che permette di avviare la moto; infatti, il componente che assorbe più energia, anche se per un tempo breve, è il motorino di avviamento e chi arriva dai 600cc 4t con avviamento a pedale sa bene che serve parecchio lavoro per metterle in moto. È misurata in Ampere e spesso conta valori relativamente alti, sull’ordine dei 200 A nel caso moto.
La capacità invece indica la “carica massima” della batteria. È un valore che permette di definire l’assorbimento in una quantità di tempo e viene misurato in AmperexOra. Per fare un esempio, una batteria da 10 Ah sarebbe in grado di erogare 10 A per un’ora prima di esaurirsi. Naturalmente non funziona proprio così a causa di perdite in calore e altro, ma è un esempio per far capire il concetto legato a questa unità di misura.
Di grande importanza separare i due parametri poiché uno è riferito all’intensità di corrente, mentre il secondo è energia, due cose completamente diverse fra loro. Adesso che abbiamo spiegato, per quanto necessario, i parametri vediamo che succede nel caso di batteria errata.

Batteria con capacità e corrente di spunto inferiori

Se si dovesse sbagliare ad acquistare l’accumulatore, o se per risparmiare il meccanico ne montasse una non corretta, i problemi non sono da allarme.
Se la moto non è dotata di elettronica complessa o se è di vecchia data continuerebbe per lo più a funzionare con batteria nuova. Questo perché solitamente il motorino di avviamento e le luci sono pensate per essere efficienti a un certo livello di potenza erogata, ma diminuendola di poco continuerebbero ad operare. Al massimo si può notare un fascio di luce più lieve o sentire girare più lentamente il motorino di avviamento, ma nessun tipo di danno grave.
Alcune conseguenze sorgerebbero nei casi di bassa temperatura, in cui le batterie tendono a perdere tensione (scaricarsi) senza utilizzarle, rendendo quindi impossibile avviare la moto (nel caso di batteria corretta si farebbe solo fatica) oppure per avvii ripetuti: magari dopo alcune rapide commissioni, in cui il tempo di percorrenza non permetterebbe all’alternatore di ricaricare a sufficienza l’accumulatore, impedendo quindi l’avviamento tramite motorino elettrico. Se invece la moto risultasse più recente e con parecchia elettronica, ai rischi già elencati si aggiungerebbe l’impossibilità di funzionamento di centralina o sistemi di controllo. Questi, infatti, hanno bisogno di una tensione specifica per funzionare e a differenza di una lampadina alogena che al massimo si affievolisce in intensità, questi potrebbero non attivarsi proprio. E non si tratta del display che bene o male si potrebbe tornare a casa facendone a meno, ma di verifica dei codici della chiave, bloccasterzo elettrici, sistemi di allarme oppure blocchi motore che potrebbero avere malfunzionamenti a causa di conflitti con la centralina. Va da sé che in caso di luci a LED potrebbero non accendersi nemmeno.
Per questo la premessa iniziale sulla scelta della batteria è ancora più fondamentale su modelli più recenti.

Batteria con capacità e corrente di spunto maggiori

Nel caso opposto la situazione cambia un po’. Solitamente è difficile sbagliare andando a salire di valore dei parametri, poiché tendenzialmente aumentano le dimensioni delle batterie e per ridurre al minimo gli ingombri sulle moto, i supporti sono studiati al centimetro per collocare solo l’accumulatore adatto. Se per qualche motivo però ci si trovasse con una batteria maggiorata bisogna fare un po’ più di attenzione. Nelle moto dotate di elettronica il problema non riguarda i sistemi di controllo, poiché assorbirebbero in qualsiasi caso la corrente necessaria senza sovraccarichi e le scariche impreviste sono gestite da circuiti che ne riducono la potenza o in casi di necessità dai fusibili.
La questione riguarda per lo più il motorino di avviamento che, se non controllato da impianto elettronico, girerebbe più velocemente provocando danni agli apparati meccanici. Una situazione che si riscontra dopo tanti cicli, purché la corrente non superi il limite del fusibile, perciò comunque molto difficile. Con questo non si intende che una batteria maggiorata possa andare bene, ma soltanto che i danni non si riscontrano immediatamente e potendo quindi accorgersi in tempo dell’errore.
Per moto con circuiti elettrici più semplici si possono riscontrare problemi sull’impianto di illuminazione che, essendo dotato di lampade alogene, non avrebbe controlli riguardo un assorbimento maggiore, se non i fusibili risultando meno durevoli avendo il filamento più sollecitato.
Inoltre, l’alternatore potrebbe essere sottodimensionato per la ricarica di una batteria maggiorata, di conseguenza non si raggiungerebbe mai la carica di esercizio con il rischio di rovinare in modo prematuro le celle portandole ad ossidazione.
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