Perché moto e scooter elettrici non possono circolare su autostrade e tangenziali

Si tratta di un buco normativo, perché il codice della strada non li contempla. Con l’aumento del parco circolante questa falla diventa un problema serio

La questione non riguarda ancora molti mezzi però, con l’aumento del parco circolante di moto e scooter elettrici, è una specie di bomba a orologeria. Ci riferiamo al fatto che moto e scooter elettrici non possono circolare su autostrade e tangenziali. Non si tratta di un problema che riguarda gli scooterini dello sharing, che sono omologati come ciclomotori, quanto i veicoli targati di potenza assimilabile o superiore ai 125 cc. Che, a prescindere dai kW riportati sul libretto di circolazione, siano essi uno scooter Jonway o una superbike stradale come le Energica, devono tenersi alla larga da questi percorsi.  

COSA DICE IL CODICE DELLA STRADA

Il motivo non riguarda la potenza né le caratteristiche tecniche e costruttive di questi mezzi – sicuramente adeguate alla circolazione su questi percorsi – ma il fatto che il codice della strada disciplina i veicoli che possono accedere ad autostrade e tangenziali basandosi sulla cubatura del motore. Ovvio, anche perché lo strumento normativo è datato e non contempla i veicoli elettrici a due ruote. Infatti l’articolo 175 del codice della strada dice che possono circolarvi solo veicoli con almeno 150 cc. Le moto elettriche, non avendo alesaggio e corsa, sono di fatto dei fantasmi.  

UNA FALLA DA SANARE

Si tratta di un buco normativo che da anni deve essere sanato. Ancma si è attivata da circa tre anni su questo fronte, ma non è tuttavia riuscita a ottenere una riscrittura di tale articolo del codice della strada più inclusiva, capace di comprendere l’accesso ad autostrade e tangenziali di veicoli con potenza espressa in kW.  

COSA SI RISCHIA

Sono due i rischi potenziali che si corrono circolando in autostrada e tangenziale con un veicolo elettrico di potenza adeguata. Il primo è una sanzione amministrativa in caso di controllo di polizia (dato che l’accesso di tali veicoli non è autorizzato), il secondo è il rischio di rivalsa da parte della propria compagnia assicurativa in caso di sinistro.