Burocrazia
Scarico aftermarket: quali sono le regole
Tutto quello che c'è da sapere quando si decide di sostituire il terminale della propria moto con un dispositivo di ricambio. Occhio all'omologazione, ma non solo
Succede a molti: il sound o la linea dello scarico originale della propria moto non piacciono. E allora si sostituisce con un prodotto aftermarket, omologato per la circolazione su strada. Si tratta di scarichi che, come abbiamo spiegato in questo approfondimento, vengono omologati con le stesse procedure di quelli di serie, oltre ad essere sottoposti a una prova prestazionale su un banco dinamometrico: qui la potenza erogata dalla moto non può essere superiore (o inferiore) del 5% rispetto allo scarico originale nelle stesse condizioni di prova.
IL FOGLIO DI OMOLOGAZIONE
Se decidete di sostituire lo scarico con un terminale omologato lo potete fare senza aggiornare la carta di circolazione, in quanto il terminale è ritenuto dal 1996 “dispositivo di sostituzione”. Bisogna però circolare portando sempre con sé il foglio di omologazione rilasciato dal produttore dello scarico. Per evitare problemi in caso di controlli bisogna controllare due cose. Primo: che il codice di omologazione del prodotto sia lo stesso sia sullo scarico, sia sul foglio. Secondo: che lo scarico in questione sia omologato anche per il veicolo sul quale lo montate.
SCARICHI AFTERMARKET E REVISIONE MOTO
Il certificato di omologazione del sistema di scarico per verificare la compatibilità veicolo/scarico, nel caso in cui sia stato sostituito quello di serie (che talvolta può essere anche in formato tessera) deve essere obbligatoriamente portato dal motociclista che ha effettuato la modifica non solo al momento della revisione (pena il mancato passaggio della stessa), ma deve essere sempre tenuto assieme ai documenti della moto e mostrato in caso di un eventuale controllo da parte delle forze di polizia.
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