Attualità
RC familiare: che cosa cambia?
Dal 16 febbraio entra in vigore il nuovo sistema per l'assicurazione dei veicoli. Tutti potranno approfittare della classe di merito migliore presente in casa. Ma si risparmierà davvero? E sono previsti dei malus particolari? Ecco la nostra guida completa
Dal 16 febbraio entra in vigore la RC familiare, ovvero il meccanismo che permette di assicurare tutti i veicoli del nucleo familiare nella classe di merito più conveniente.
COME FUNZIONA?
La RC familiare supera la vecchia Legge Bersani (che consente già ai membri di una famiglia di utilizzare la classe di merito più favorevole maturata su un’automobile per assicurare un’altra auto, ma solo nel caso in cui si tratti di acquisto di un veicolo che entra per la prima volta in possesso della famiglia) e permette così – tanto per fare un esempio - di assicurare in prima classe universale di merito anche lo scooter 50 cc del proprio figlio 14enne, se una delle due polizze dei genitori è il prima classe di merito. Ciò vale solo per i rinnovi o le nuove stipule di polizza, per cui per approfittare dei benefici della RC familiare è necessario stipulare una nuova polizza o attendere il rinnovo.
ATTENZIONE AL MALUS
Occhio però: chi beneficia della classe più favorevole del nucleo familiare (ad esempio, il 14enne che acquista il primo motorino, o un 16-18enne che monta per la prima volta su una moto), se commette un incidente con almeno il 51% di colpa, subirà una severa punizione al primo rinnovo: la retrocessione infatti non sarà più di due, ma di cinque classi di merito.
CHI AVRÀ VANTAGGI?
A beneficiare della nuova normativa saranno, come avvisa anche l’Ania in una nota, soprattutto delle famiglie che dispongono di più veicoli, a scapito di quelle che ne possiedono solo uno.
SI RISPARMIA?
Tutto bellissimo, quindi? Sulla carta sì, ma alla prova dei fatti questo sistema non sta in piedi. Già con la Legge Bersani, infatti, gran parte delle polizze auto e moto attive in Italia hanno approfittato dell’”effetto slittamento” previsto dalla norma. Limitandoci al parco moto, come Dueruote ha rivelato alcuni mesi fa, un terzo dei motociclisti è già in prima classe. Però i premi non calano. Perché? La risposta è semplice: le compagnie ben conoscono la storia assicurativa di ciascuno di noi, e sanno bene se la nostra polizza è una prima “vera” (e che quindi beneficerà delle tariffe più vantaggiose) oppure se è una prima “acquisita” (che già, nella prova dei fatti, non è soggetta alla stessa tariffa).
Insomma, ci sono prime classi e prime classi, delle sottosegmentazioni realizzate dalle varie compagnie per calibrare la tariffa corretta, e soprattutto per non rimetterci troppi soldi.
LE TARIFFE NON CALERANNO
Del resto le compagnie assicurative fanno della raccolta premi il loro business principale, e non possono permettersi di ridurre tariffe in modo indiscriminato, pena la riduzione di utili. E lo stesso Carlo Cimbri (amministratore delegato di Unipol) ha già messo le mani avanti dicendo che c’è il rischio che “le compagnie aumenteranno i prezzi e le componenti finanziarie per fare in modo che l'operazione per loro sia alla fine a costo zero”. Citando ancora una nota dell’Ania, la Rc familiare “scardina definitivamente il sistema bonus/malus e, non attivando alcun intervento sugli oneri complessivi, opera solo una ridistribuzione dei costi degli incidenti”.
UN TAGLIANDO A BREVE
L'emendamento al Dl Milleproroghe ha previsto l’obbligo per l’Ivass di trasmettere ai ministero dello Svivuppo economico e dell’Economia e alle commissioni parlamentari competenti entro il 30 ottobre una relazione sugli effetti delle nuove norme. Insomma, per capire se questo sistema è sostenibile bisognerà farlo partire (anche se mancano tutta una serie di indicazioni attuative) e vedere come funziona.
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