Attualità
Cavalli o kilowatt? Ecco la differenza e perché si usano

Perché la potenza dei motori si misura in CV ma quella degli elettrici è spesso espressa in kW? Scopri su dueruote.it le ragioni, che risalgono a Napoleone
Alle proprie unità di misura, a quanto pare, l’umanità è affezionata quanto alla propria lingua. Stadere e once, pinte e galloni, piedi e centimetri. Con passaggi da uno all’altro a multipli di quattro, di dodici o di venti, e coefficienti correttivi a non finire: fino a non tanto tempo fa, quasi ogni comune aveva il suo sistema di misura, e la Babele delle misure era pari alla Babele delle lingue.
Una cosa, va da sé, che ostacolava le comunicazioni, il commercio, l’imposizione delle tasse. Per cui Napoleone, in un impeto di riorganizzazione illuministica, fece sviluppare ai suoi scienziati (tra l’altro guidati dal piemontese Giuseppe Lagrange) il sistema metrico decimale, per organizzare inizialmente le misure di spazio, peso e tempo. L’idea era semplice ma rivoluzionaria: una base di partenza uguale per tutti e multipli (o sottomultipli) per sole potenze di 10.

La Babele delle misure
Il sistema metrico decimale si è evoluto nel tempo in quello che è oggi il Sistema Internazionale (S.I.), che a partire da poche quantità fondamentali ricava tutte le grandezze derivate. Ad esempio la potenza, che si può scrivere come prodotto di una forza per una velocità, si scrive come Newton x metro/secondo. Ma la forza non è una grandezza primaria, perché a sua volta si può esprimere come massa per accelerazione: quindi kilogrammo x metro/secondo2. Alla fine allora la potenza ha come unità di misura fondamentali kilogrammo x metro / secondo3.
A questa espressione, per comodità, si assegna un nome: in questo caso Watt in onore di James Watt, l’inventore della macchina a vapore. Per le macchine di uso comune, dato che il Watt è relativamente piccolo, si usa spesso il multiplo chilowatt (kW). Tornando a Watt, nonostante fosse scozzese e quindi britannico il suo Paese è rimasto uno dei più refrattari all’adozione del Sistema Internazionale, compresa l'unità che porta il suo nome, soprattutto per l’antica rivalità tra la Franca e la Gran Bretagna.
I Paesi anglosassoni sono infatti rimasti alle unità consuetudinarie: piede, gallone, oncia e cavallo vapore (HP), mentre gli altri progressivamente le abbandonavano. Ma data la grande influenza della cultura inglese prima e americana poi, per alcune grandezze derivate è rimasta in uso anche da noi qualche unità non appartenente al Sistema Internazionale: e il caso più eclatante è proprio il cavallo (CV in Italia, HP per Horse Power in Inghilterra, PS per Pferdestärke in Germania).

Ma allora cavallo o chilowatt?
Dopo che per decenni si sono per di più usate misure del cavallo diverse (la sola Germania ne aveva 4!), è stata almeno unificata la definizione: il CV è la potenza necessaria per sollevare 75 kg alla velocità di 1 metro/secondo. Si trova che 1 CV = 735,5 W = 0,735 kW. I Paesi anglosassoni usano comunque una definizione tuttora leggermente diversa, legata a libbre e piedi.
È insomma evidente che l’utilizzo del kW, che resta all’interno del S.I. e non richiede coefficienti correttivi, è decisamente più pratico e infatti tutti gli ingegneri, per i loro conti, utilizzano quello. Unicamente per una questione di abitudine, la potenza è spesso rimasta espressa in CV, anche perché nella conversione in kW i motori "ci perdono" dato che la potenza in kW è un numero più basso rispetto a quella in CV, quindi il marketing non è contento.
Per la mobilità elettrica, dove la tradizione non conta, si è invece ormai diffusa l’usanza di esprimere le potenze in kW; e probabilmente fra qualche anno il CV sarà abbandonato dappertutto, così come lo è stato il kgm per misurare la coppia, ormai del tutto sostituito dall’unità di Sistema Internazionale Nm.


Per inserire un commento devi essere registrato ed effettuare il login.