Moto & Scooter
Dalla cantina alla Dakar: l'avventura di Tacita +VIDEO+
Vi raccontiamo l'avventurosa storia di Tacita, la Casa motociclistica italiana specializzata in moto elettriche nata oltre 10 anni fa in una cantina, arrivata a correre la Dakar e che nel 2024 fa il suo debutto ufficiale
Di solito queste cose succedono in America: hai un sogno, parti con pochi soldi da una cantina, nessuno crede in te ma tu vai avanti e arrivi in fondo. Succedono in America, ma a volte anche in Italia, dove oltre a inventarsi i jeans e la cucina fortunatamente c'è chi ha il sogno, un po' pazzo, di fare le moto. Non solo moto: elettriche. Da off-road. E con le marce.
Praticamente una follia su tutta la linea, e infatti Pierpaolo Rigo, se non avesse un po' di sana follia motociclistica e tanta ostinazione da endurista, si sarebbe arreso almeno una decina di volte. Una all'anno, più o meno, visto che l'avventura di Tacita è partita oltre una decina di anni or sono. E invece no.
Dopo tante avversità e difficoltà (non ultima, anzi diremmo prima, quella di reperire i fondi) ma anche tante soddisfazioni, come la partecipazione alla Dakar 2024 dove il prototipo Discanto ha vinto l'ultima tappa nella categoria Mission 1000, oggi Tacita è finalmente pronta a fare il suo debutto "in società": linee di produzione moderne e flessibili, per quanto ovviamente ancora piccole, e vendite in tutto il mondo grazie a una struttura in grado di mettere in campo fondi e allestire una rete di distribuzione.
Vi raccontiamo in questo video le cose più interessanti che sono emerse dall'incontro con Tacita e i suoi fondatori. Che con tutto quel che si può pensare, dicono dell'elettrico una cosa assolutamente condivisibile: "Una moto elettrica dev'essere, prima di tutto, figa da guidare". Venite con noi, scopriremo come si fa.