canonical: https://www.dueruote.it/sport/sbk/2024/10/19/toprak-il-mago-che-ha-rotto-l-incantesimo-bmw.html
info: https://www.dueruote.it/sport/sbk/2024/10/19/toprak-il-mago-che-ha-rotto-l-incantesimo-bmw.html
Sbk

Toprak, il mago turco che ha rotto l'incantesimo tedesco

Condividi
Toprak, il mago turco che ha rotto l'incantesimo tedesco
Toprak, il mago turco che ha rotto l'incantesimo tedesco
Toprak, il mago turco che ha rotto l'incantesimo tedesco
Toprak, il mago turco che ha rotto l'incantesimo tedesco
Toprak, il mago turco che ha rotto l'incantesimo tedesco
Toprak, il mago turco che ha rotto l'incantesimo tedesco
Toprak, il mago turco che ha rotto l'incantesimo tedesco
Toprak, il mago turco che ha rotto l'incantesimo tedesco
Toprak, il mago turco che ha rotto l'incantesimo tedesco
Toprak, il mago turco che ha rotto l'incantesimo tedesco
Toprak, il mago turco che ha rotto l'incantesimo tedesco
Toprak, il mago turco che ha rotto l'incantesimo tedesco
Toprak, il mago turco che ha rotto l'incantesimo tedesco
Toprak, il mago turco che ha rotto l'incantesimo tedesco

Grandi sforzi, piccoli risultati: finora questa era la fotografia dell'impegno sportivo di BMW. Il titolo SBK di Toprak cambia tutto, anche a livello di immagine

Ci voleva un turco per rompere l’incantesimo. Un rappresentante della comunità straniera più numerosa e anche rumorosa in Germania, quindi un pilota “quasi di casa” capace di portare BMW a risultati che non aveva mai raggiunto in tempi recenti.  La Casa di Monaco è infatti un colosso dell'automotive con un’immagine fortemente sportiva tra le quattro ruote, solo di recente estesa anche tra le moto grazie alle HP e soprattutto alle 4 cilindri della serie S (e ora anche M): immagine alla quale non corrispondono però risultati sportivi proporzionali all’impegno profuso, in particolare se guardiamo ai titoli vinti.

Scintille negli Anni 80, poi il buio

Le ultime vittorie tedesche di prestigio risalgono agli Anni 80, quando arrivarono le affermazioni alla Parigi-Dakar (1983, 1984 e 1983 con Hubert Auriol e Gaston Rahier sulla R 80G/S), al DTM (1983 con la 535 CSi di Volker Strycek e 1987 con la M3 di Eric van de Poele) e soprattutto in Formula1, con la Brabham-BMW BT52 turbo di Nelson Piquet iridata nel 1983. Dopo di allora, tanto impegno ma scarsi risultati: soprattutto tra i cordoli. Fallimentare l’impegno in F1 con Arrow, Williams e Sauber, fallimentare l’avventura negli anni d’oro del DTM, fallimentare anche l’avventura in SBK con una moto che pure sembrava destinata a vincere, la prima S 1000 RR, e invece il miglior risultato fu il terzo posto di Marco Melandri nel 2012, stagione al termine della quale BMW si ritira dalla partecipazione in forma ufficiale iniziata nel 2009 con fior di piloti (Xaus, Corser, Haslam e appunto Melandri, che fino a due gare dal termine era stato in testa al Mondiale).

Il disastro dell'Enduro

E se si ricordano le due vittorie di Richard Sainct (1999 e 2000) con la F 650 RR in un Dakar Rally peraltro ai minimi storici della sua popolarità, caliamo un velo pietoso sull'avventura Mondiale Enduro, dove arrivata in pompa magna nel 2008 con la rivoluzionaria G 450 X e uno squadrone di quattro piloti, di cui due campioni del mondo (Juha Salminen e David Knight) strappati a suon di milioni alla rivale KTM, Monaco staccò la spina al progetto dopo due sole stagioni di insuccessi commerciali e sportivi, solo parzialmente addolciti dal secondo posto finale di Salminen nel mondiale E2 2009. Forte dei fondi del mondo auto, BMW non ha mai lesinato per avere piloti, tecnici e team manager (per la SBK, nel 2010 strappò Davide Tardozzi alla Ducati), ma per qualche motivo prestazionale, organizzativo o di mera sfortuna non ha mai colpito al centro l'obiettivo grosso. Anche l’ultima avventura in SBK, iniziata nel 2019, non era partita coi migliori auspici tra pandemia, infortuni ai piloti (Van der Mark soprattutto) cambi in corsa di team manager e l’umiliazione di vedere nel 2023 la M 1000 RR privata di Garrett Gerloff chiudere davanti alla migliore BMW ufficiale, quella di Scott Redding solo quattordicesimo.

Mago Toprak e la svolta

Nell’estate scorsa BMW decide di mettersi nel box un fuoriclasse, il talento cristallino Toprak Ratzgatioglu, già campione nel 2021 con la Yamaha e due volte secondo nel 2022 e 2023. Toprak è l’uomo della svolta: vince già alla seconda gara in Spagna, fa tripletta in quattro occasioni e nonostante due GP saltati per infortunio vince meritatamente il Mondiale 2024, il primo grande titolo tra i cordoli per la Casa tedesca, nata con le moto ma che con le moto non aveva mai vinto niente di così importante. Monaco raggiunge così l’obiettivo che aveva nel mirino da 15 anni, battendo i giapponesi e la Ducati. Soprattutto, con la sua simpatia e la sua bravura negli stunt Ratzgatioglu ha portato un’immagine scanzonata e una popolarità che BMW non aveva mai avuto. Adesso lui vorrebbe la MotoGP, ma lì la Casa dell’elica non potrà accompagnarlo. O forse sì?
Toprak, il mago turco che ha rotto l'incantesimo tedesco
Toprak, il mago turco che ha rotto l'incantesimo tedesco
Toprak, il mago turco che ha rotto l'incantesimo tedesco
Toprak, il mago turco che ha rotto l'incantesimo tedesco
Toprak, il mago turco che ha rotto l'incantesimo tedesco
Toprak, il mago turco che ha rotto l'incantesimo tedesco
Toprak, il mago turco che ha rotto l'incantesimo tedesco
Toprak, il mago turco che ha rotto l'incantesimo tedesco
Toprak, il mago turco che ha rotto l'incantesimo tedesco
Toprak, il mago turco che ha rotto l'incantesimo tedesco
Toprak, il mago turco che ha rotto l'incantesimo tedesco

Editoriale Domus Spa Via G. Mazzocchi, 1/3 20089 Rozzano (Mi) - Codice fiscale, partita IVA e iscrizione al Registro delle Imprese di Milano n. 07835550158
R.E.A. di Milano n. 1186124 - Capitale sociale versato € 5.000.000,00 - Tutti i Diritti Riservati - Privacy - Informativa Cookie completa - Gestione Cookies - Lic. SIAE n. 4653/I/908