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SBK Magny Cours: Redding il guastafeste
Dopo due vittorie (Gara1 e Superpole Race) Rea pregustava il sesto titolo, ma un ritrovato Scott Redding, aiutato da un veloce Davies, rompono i suoi piani ed è tutto rimandato (salvo colpi di scena) all'Estoril, ultima prova del Mondiale
Scott Redding ha costruito il suo successo in Gara2 lavorando per tutto il fine settimana, conoscendo via via le Pirelli da bagnato e ritrovando manche dopo manche quella cattiveria che ad inizio stagione sembrava essere l'arma giusta per agguantare il Mondiale all'esordio. Lo sentiva alla portata con la Ducati, aveva subito trovato il feeling con la Panigale e sfruttato i mesi di pausa imposti dal lockdown per affilare le armi. Rea però ancora una volta dopo aver incassato qualche manche ha ribattuto colpo su colpo andando in fuga in classifica. Per Redding l'appuntamento in Francia poteva essere quello della sconfitta finale e invece dopo qualifiche opache su una pista resa insidiosa dalla pioggia e con temperature basse e Pirelli che conosceva poco in quelle condizioni ha via via ritrovato lo slancio. Arrivando a giocarsi il podio all'ultimo con Van der Mark nella Superpole Race, correndo con il cuore in mano e non risparmiandosi in Gara2 dove ha sorpassato con autorità Rea andando a vincere e, complice un ritrovato Davies terzo, ha rimandato la festa di Rea per il suo sesto mondiale. Il campione in sella a una Kawasaki che non stava in pista come nelle altre manche ha incassato il quarto posto, ma per il titolo la questione sembra proprio chiusa. Tutto può succedere, ma 59 punti di vantaggio per uno come Rea sono quasi la certezza della missione compiuta da festeggiare nell'ultimo round in Portogallo fra due settimane.