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SBK Phillip Island: tre gare, tre vincitori. Ecco cosa è cambiato
Gare avvincenti, bagarre, e tre piloti diversi sul gradino più alto del podio nella prima stagionale in Australia la SBK fa spettacolo. Rea non scappa Redding e Razgatlioglu sono lì a braccarlo e il nuovo compagno Alex Lowes non fa sconti e lo batte in volata
Jonathan Rea lascia l’Australia anche quest’anno senza essere in testa al Mondiale, ma rispetto al 2019 lo scenario è diverso. Capiamo perché. Nel 2019 Alvaro Bautista all’esordio sulla Ducati aveva messo a segno tre vittorie con la neonata Panigale V4 R quest’anno nelle tre gare ci sono stati tre vincitori diversi: Toprak Razgatliouglu (vincitore di gara1), Jonathan Rea (Superpole Race) e Alex Lowes (vincitore di Gara2). Tre vincitori, ma anche più protagonisti capaci di lottare per le parti alte della classifica.
Tre storie diverse
Tre storie diverse. Quella di Gara1 in cui uscito di scena Rea, dopo il contatto con Tom Sykes nelle fasi iniziali che lo ha costretto ad una rimonta esagerata conclusa con una caduta, sono rimasti la davanti a lottare per la vittoria Toprak Razgatliouglu, Alex Lowes, Scott Redding e Van Der mark.
La Superpole Race è stata un testa a testa fra Redding, Razgatliouglu e Rea per quello che sarà forse il leitmotiv dell’intera stagione. Il gran finale è stata Gara2 con Lowes che non fa sconti a nessuno, nemmeno a Rea mettendosi in tasca la vittoria davanti al campione e alla Ducati di Redding.
Phillip Island una gara a sè
E se è vero che Phillip Island per la sua conformazione resta un po’ una gara a sé, la prima stagionale della SBK ha mostrato una Yamaha con un grande potenziale, con i due piloti ufficiali determinati a lasciare il segno e che saranno uno stimolo uno per l’altro. Toprak ha vinto all’esordio sulla nuova moto, un’impresa che riesce a pochi e che conferma il talento del pilota turco che non è riuscito a ripetersi domenica in Gara2 bloccato da un problema tecnico (aveva finito la benzina), dopo dopo che nella Superpole Race era salito di nuovo sul podio. Van Der Mark già dalla prima gara sembra aver maggior potenziale, così come Loris Baz sulla Yamaha di Ten Kate ha fatto vedere di avere i numeri per mettere la sua R1 davanti alle ufficiali e forse nei prossimi round davanti a tutti. Chi ha vinto all’esordio sulla nuova moto è stato anche Alex Lowes che dopo le ultime stagioni in Yamaha con alti e bassi (l’ultimo successo era a Brno nel 2018) ha convinto e dato un segnale chiaro a Rea, il suo compagno di squadra è il suo primo avversario. Pochi sconti. Alex ha voglia di vincere e la sua determinazione in Gara2 è stato un chiaro messaggio a tutti.
Ducati e Redding, un buon inizio. Honda il meglio deve ancora venire
Alla sua prima sulla Ducati SBK Scott Redding ha convinto ma non impressionato. Alvaro Bautista all’esordio fece tripletta il campione del BSB ha portato a casa tre terzi posti e la consapevolezza di essere sulla strada giusta per poter vincere. La Ducati ha in lui la sua arma più efficace visto che Chaz Davies seppure in miglioramento non è stato così incisivo.
Con Yamaha, Kawasaki e Ducati a podio alla sua prima gara la Honda ha mostrato un gran potenziale ma di non essere ancora da podio, Bautista ha rimediato pure una caduta in gara dopo quella nella Superpole. Il compagno Leon Haslam che qui in Australia va forte da sempre è stato veloce, ma anche lui mai in odore di podio, quindi il potenziale c’è ma la nuova CBR-1000RR-R deve ancora crescere e forse già a Jerez vedremo un passo avanti. Per la BMW Tom Sykes si conferma velocissimo nelle qualifiche, ma in gara non ha risolto i problemi e perde terreno dopo l’avvio. Fuori per una brutta caduta nel warm-up Eugene Laverty e Garrett Gerloff.
Arrivano i nostri
Michael Ruben Rinaldi alla sua terza stagione nel mondiale SBK ha mostrato che sulla Panigale V4R del team GoEleven può fare bene e di stare nella top ten, peccato che in Gara2 sia stato "messo a terra" da Haslam perchè avrebbe finito bene il primo weekend. Esordio con alti e bassi per Federico Caricasulo che ha lasciato la sua Yamaha del team Evan Bros all'ottimo Andrea Locatelli che in SSP ha vinto, anzi a dominato la gara.
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