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SBK Imola: nel segno di Rea
Stefano Borzacchiello, foto WorldSBK
il 14/05/2018 in Sbk
Niente può fermarlo: il campione del mondo firma una doppietta che lo lancia in classifica e ribadisce il suo valore. Tom Sykes è due volte sul podio al pari delle Ducati con Melandri terzo in Gara1 e Davies secondo in Gara2
SBK Imola: nel segno di Rea
Riduzioni di giri, inversioni dello schieramento, ma alla fine in SBK a vincere è ancora lui, Jonathan Rea. Il tre volte campione del mondo a Imola, quinta prova della stagione, ha messo a segno una doppietta che vale moltissimo per il suo morale e per quello (demolito) degli avversari. Qui Rea ha picchiato duro in Gara 1 volando senza problemi verso la vittoria, ma in Gara 2 ha fatto ancora meglio. Perché partito dalla nona casella, come imposto dal regolamento per il vincitore della prima manche, sul difficile tracciato di Imola ha corso con determinazione e coraggio fino a conquistare la vetta, non prima di aver lottato duramente ma sportivamente con Chaz Davies e la sua Panigale R. Sorpassi e controsorpassi incredibili, ma nessun contatto. Puro godimento per il pubblico. E alla fine un’altra vittoria per la Kawasaki numero 1 che pone il nordirlandese allo stesso livello di Carl Fogarty. Ora a Donington Rea può diventare il più vincente della SBK di sempre.
In Ducati mastica amaro anche Chaz Davies che dopo due doppiette a Imola negli anni passati ora si deve accontentare di un solo podio, la domenica. La sua guida spettacolare ha infiammato il pubblico, ma non è bastata ad arginare la supremazia di Rea. "Abbiamo fatto del nostro meglio oggi – ha commentato Davies - ma sfortunatamente non è bastato per vincere. Le temperature sono salite e non avevo molto feeling, ero in difficoltà sia in fase di entrata in curva che in accelerazione. Quando Rea mi ha passato, ho pensato di provare a stare con lui, ma realisticamente sapevo che sarebbe stato troppo rischioso. Venti punti erano il massimo che potevamo ottenere oggi. Per me è molto importante comunque essere salito sul podio ad Imola. Ducati è qui vicino e ci sono tantissimi tifosi a supportarci. Avremmo voluto regalargli un risultato ancora migliore, ma ci siamo divertiti".
Ora una breve pausa, i piloti del Mondiale SBK torneranno in pista il 26 e 27 maggio a Donington, sesta prova della stagione.
E gli altri?
Con Tom Sykes due volte a podio (secondo e terzo) ma mai una minaccia per il compagno sulla stessa moto, le Ducati, che qui erano imbattute da due anni, hanno raccolto molto meno di quello che speravano. Marco Melandri che qui pare aver risolto i problemi di assetto ha chiuso terzo nella prima manche, ma non ha potuto far meglio la domenica atterrato da Van Der Mark che con la Yamaha ha sbagliato un'entrata. Gara finita per l'ex iridato, tanta rabbia da smaltire, ma la consapevolezza di essere stato lontano dal vertice della gara. La gioia della doppietta Australiana sembra un ricordo, ma Melandri non è pilota da arrendersi e la stagione è ancora lunga.In Ducati mastica amaro anche Chaz Davies che dopo due doppiette a Imola negli anni passati ora si deve accontentare di un solo podio, la domenica. La sua guida spettacolare ha infiammato il pubblico, ma non è bastata ad arginare la supremazia di Rea. "Abbiamo fatto del nostro meglio oggi – ha commentato Davies - ma sfortunatamente non è bastato per vincere. Le temperature sono salite e non avevo molto feeling, ero in difficoltà sia in fase di entrata in curva che in accelerazione. Quando Rea mi ha passato, ho pensato di provare a stare con lui, ma realisticamente sapevo che sarebbe stato troppo rischioso. Venti punti erano il massimo che potevamo ottenere oggi. Per me è molto importante comunque essere salito sul podio ad Imola. Ducati è qui vicino e ci sono tantissimi tifosi a supportarci. Avremmo voluto regalargli un risultato ancora migliore, ma ci siamo divertiti".
Che grinta Rinaldi
Nel team Aruba.it la piacevole sorpresa è Michael Ruben Rinaldi che dopo una Gara 1 in crescita, nella successiva manche si è preso il gusto di guidare la corsa nei primi giri, per il campione della STK all'esordio nella SBK non è male. Si conferma nelle posizioni di alta classifica Xavi Forés con la Panigale del team Barni. Mentre perdono ancora terreno le Aprilia del team Milwaukee. Lorenzo Savadori ha recuperato l'infortunio australiano, ma qui a Imola aveva in mente di salire sul podio e invece ha corso una Gara 1 che l'ha portato ottavo posto e nella successiva ha perso l'anteriore proprio mentre iniziava a recuperare. Un po’ meglio è andata al rientrante Eugene Laverty. Le Yamaha, nelle ultime gare terza forza del Mondiale, sono rimaste nella top ten ma senza exploit. Al pari di Mv Agusta con il tenace Torres. Da top ten in gara 1 Haslam con la Kawasaki del team Puccetti non è riuscito a far meglio nella successiva, mentre fatica ancora Loris Baz alle prese con una BMW che si sta rivelando meno incisiva di quello che l'ex campione Stk600 sperava. Honda sfortunate per l’infortunio del sostituto di Camier O'Halloran, mentre l'altro pilota Jake Gagne è ancora lontano.L’ultima di Sofouglu
Nella SSP Kenan Sofuoglu, il cinque volte campione del mondo, ha concluso a Imola la sua lunga carriera, i postumi degli ultimi incidenti hanno costretto il tenace pilota turco a dire basta e per lui dopo la soddisfazione di esser stato ancora da prima fila nelle qualifiche la decisione di fare solo il giro di allineamento senza prendere parte alla gara che ha salutato il trionfo del francese Jules Cluzel, davanti ai nostri Federico Caricasulo e Raffaele De Rosa.Ora una breve pausa, i piloti del Mondiale SBK torneranno in pista il 26 e 27 maggio a Donington, sesta prova della stagione.
O'HALLORAN
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