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SBK Jerez: Davies bastona le Kawasaki in gara1, ma Rea prepara la festa
Chaz firma una manche da fenomeno con una Ducati in grandissima forma. Sykes 2° non trova il passo per resistere, ma basta per tenere dietro Rea, 3°. Le Honda di Hayden e Van Der Mark al "fotofinish" appena giù dal podio...
"Adesso sento la moto, la sento mia e sento tutto quello che fa", firmato Chaz Davies. Il pennellone inglese porta al successo la Panigale, bastonando letteralmente il dream team Kawasaki. Uno sgambetto arrivato proprio nel giorno in cui le Ninja centrano l'obiettivo del campionato costruttori. Situazione che mostra quanto vere siano le parole di Davies quando dice: "Questa era una pista difficile per noi, ma siamo cresciuti, abbiamo lavorato tanto e questo è il risultato. Ringrazio tutti i ragazzi del box che hanno creduto in me e gli dedico questa vittoria". Di fatto Ducati sembra aver ritrovato la competitività da tempo inseguita e ricercata, unita a quell'efficacia in gara che è garanzia del gradino più alto del podio. Un centro che tiene vive anche le (poche) speranze di tenere aperta la lotta per il titolo piloti fino al round del Qatar...
Detto di una partenza spettacolare di questa gara1, dove sorpassi e brividi non sono mancati, è stato proprio Davies il migliore in pista. Scattato dalla sesta piazza, Chaz è andato a pendersi la testa della corsa in un pugno di giri e senza chiedere permesso! Sykes ha mostrato di non averne come il ducatista, ma abbastanza per staccare un Rea apparentemente frenato... Difficoltà? Braccino? Strategia?
Con 44 punti di vantaggio, in gara2 Jonathan dovrebbe tagliare il traguardo con 6 punti in più rispetto a Tom per chiudere l'affare titolo già qui a Jerez. Operazione non impossibile, ma nemmeno facilissima, visto il missile rosso che in questa manche ha sverniciato le carene delle ZX-10R... Inoltre Sykes sembra giocarsi ogni corsa in modo indipendente, senza pensieri, cosa che aumenta ogni tipo di variabile...
C'è poi lo spauracchio delle Honda, che si sono messe in mostra per costanza, al punto da stampare un vero fotofinish sotto la bandiera a scacchi, con Hayden davanti a Van Der Mark solo di un soffio. Segno che i due boyz non vanno sottovalutati per niente...
Meritato sesto posto per Guintoli, che porta al traguardo la Yamaha R1 a differenza di Lowes che, dopo una coraggiosa e grintosa partenza, demolisce nuovamente la sua Blu nella via di fuga. Un grande applauso va anche a Camier, 7°, e capace di piazzare la Mv Agusta davanti alle tre BMW di Torres, Reiterberger e Brookes, che chiudono la top ten. Quindi 11° De Angelis sulla miglior Aprilia di giornata, mentre Savadori non va oltre il 13°. Infine giornata storta per Giuliano caduto all'inizio, volato via in tandem con Fores, ma senza toccarsi... Segno che la Panigale bisogna saperla far volare in tempi e modi diversi.
Con 44 punti di vantaggio, in gara2 Jonathan dovrebbe tagliare il traguardo con 6 punti in più rispetto a Tom per chiudere l'affare titolo già qui a Jerez. Operazione non impossibile, ma nemmeno facilissima, visto il missile rosso che in questa manche ha sverniciato le carene delle ZX-10R... Inoltre Sykes sembra giocarsi ogni corsa in modo indipendente, senza pensieri, cosa che aumenta ogni tipo di variabile...
C'è poi lo spauracchio delle Honda, che si sono messe in mostra per costanza, al punto da stampare un vero fotofinish sotto la bandiera a scacchi, con Hayden davanti a Van Der Mark solo di un soffio. Segno che i due boyz non vanno sottovalutati per niente...
Meritato sesto posto per Guintoli, che porta al traguardo la Yamaha R1 a differenza di Lowes che, dopo una coraggiosa e grintosa partenza, demolisce nuovamente la sua Blu nella via di fuga. Un grande applauso va anche a Camier, 7°, e capace di piazzare la Mv Agusta davanti alle tre BMW di Torres, Reiterberger e Brookes, che chiudono la top ten. Quindi 11° De Angelis sulla miglior Aprilia di giornata, mentre Savadori non va oltre il 13°. Infine giornata storta per Giuliano caduto all'inizio, volato via in tandem con Fores, ma senza toccarsi... Segno che la Panigale bisogna saperla far volare in tempi e modi diversi.