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SBK - Sacchi: "Bene la nostra prima stagione, ora pensiamo al futuro"
il 01/08/2016 in Sbk
Giampiero Sacchi, team manager e proprietario del team IodaRacing in SBK, fa il punto sulla stagione in SBK. Parla di Savadori, De Angelis, dell’Aprilia e… dei piani futuri
SBK - Sacchi: "Bene la nostra prima stagione, ora pensiamo al futuro"
La prima stagione in Superbike per il team Iodaracing è iniziata all’ultimo minuto, con la firma dei contratti ai primi di febbraio e la partenza delle casse per la prima gara in Australia dopo pochi giorni. Nonostante questo “inizio in corsa” il team Iodaracing sta dando prova di essere competitivo nelle derivate di serie. Il bilancio a quattro round dalla fine della stagione è positivo con Lorenzo Savadori in nona posizione in classifica con 110 punti e Alex De Angelis sedicesimo con 56 punti.“Abbiamo iniziato la nostra avventura in Superbike senza aver fatto test, ma questo non ci ha impedito di essere subito competitivi”. ha detto Giampiero Sacchi, Team Manager e proprietario di Iodaracing.
"La decisione dell’ultimo minuto di correre nelle derivate di serie è stata la migliore che potessi prendere per garantire un futuro a Iodaracing e per ridare a tutti i ragazzi che lavorano con noi, le motivazioni che si erano un po’ perse negli ultimi anni in MotoGP, quando la nostra rincorsa era per non prendere troppi secondi dall’ultimo o la nostra ambizione poteva essere quella di approfittare delle sfortune altrui in gara per conquistare dei punti. Oggi la situazione è differente, siamo competitivi e ci stiamo facendo vedere, sia con Lorenzo Savadori che con Alex De Angelis”, prosegue Sacchi.
Parliamo dei piloti. Savadori è un debuttante, De Angelis è un veterano, come si stanno comportando?
“Lorenzo Savadori è stata una scoperta. E’ giovane, ma estremamente preciso e non a caso è diventato campione della Stock 1000. Ma la Superbike è un’altra cosa e non era detto che si adattasse così velocemente come ha fatto. Se prima mi aspettavo per lui una stagione di affiatamento con la Superbike, oggi non mi stupirei di vederlo sul podio prima di fine stagione. Del resto, Lorenzo vicino al podio c’è già arrivato due volte in Olanda e in Inghilterra, dove ha anche ottenuto la prima fila con il terzo tempo. Savadori è già diventato un ragazzo interessante per molte squadre, ma so che con Aprilia e con noi si trova molto bene, ha una squadra dedicata con la quale sta crescendo e con la quale è molto affiatato. Per quanto riguarda De Angelis, la sua esperienza è un valore che non riesce però a sfruttare come si deve per le conseguenze dell’incidente in Giappone dell’anno scorso. Se fosse stato al 100% la sua stagione sarebbe stata di certo differente, ma il solo fatto di vederlo di nuovo in sella dopo quello che abbiamo vissuto a Motegi e nei mesi successivi, ci ripaga di tutto”.
Qual è il vostro rapporto con Aprilia Racing?
“Il nostro progetto in Superbike è stato da subito legato ad Aprilia Racing. Per noi non ci sarebbe stata la possibilità di cambiare categoria se non al fianco del marchio del Gruppo Piaggio. Siamo stati impegnati per due anni con ART (Aprilia Racing Technology) in MotoGP e io personalmente, quando ero a capo delle attività sportive di Piaggio, ho portato al debutto il progetto RSV4 nella Superbike con Max Biaggi, non potevamo arrivare nel campionato delle derivate di serie in altro modo. Con Romano Albesiano, il responsabile di Aprilia Racing, siamo a stretto contatto. Ci sentiamo regolarmente sia durante le gare sia al di fuori del paddock. Siamo dei clienti virtuosi e per questo a Noale tengono a noi. Abbiamo il miglior materiale possibile, anche se il progetto RSV4 non è recente le nostre moto hanno fatto segnare più volte le velocità massime più alte e la moto appare ancora tra le migliori del campionato”.
Si sente parlare di un possibile coinvolgimento di un altro team da parte di Aprilia nella prossima stagione, cosa cambierà per voi?
“Sono convinto che sarà uno stimolo in più per il nostro gruppo di lavoro e per Aprilia. Personalmente sono contento che Aprilia aumenti il suo impegno nella Superbike. La cosa può portare solo dei vantaggi in termini di sviluppo e di assistenza da parte del reparto corse, potremmo trarne giovamento tutti e riportare la RSV4 in lotta per le prime posizioni stabilmente”.
Cosa succederà nel 2017 per Iodaracing?
“Per ora non stiamo facendo ancora mercato, nonostante il nostro arrivo nel paddock non sia passato inosservato. Ci stiamo concentrando sulla stagione in corso cercando di mettere sia Lorenzo Savadori che Alex De Angelis in condizione di migliorare ad ogni round. La nostra ambizione è di migliorare sempre di più, per ritrovare quel brivido che solo la vittoria può dare”.
Per conoscere la storia di Giampiero Sacchi e ripercorrere i trent’anni di carriera non perdetevi il numero di Dueruote di Settembre!
Parliamo dei piloti. Savadori è un debuttante, De Angelis è un veterano, come si stanno comportando?
“Lorenzo Savadori è stata una scoperta. E’ giovane, ma estremamente preciso e non a caso è diventato campione della Stock 1000. Ma la Superbike è un’altra cosa e non era detto che si adattasse così velocemente come ha fatto. Se prima mi aspettavo per lui una stagione di affiatamento con la Superbike, oggi non mi stupirei di vederlo sul podio prima di fine stagione. Del resto, Lorenzo vicino al podio c’è già arrivato due volte in Olanda e in Inghilterra, dove ha anche ottenuto la prima fila con il terzo tempo. Savadori è già diventato un ragazzo interessante per molte squadre, ma so che con Aprilia e con noi si trova molto bene, ha una squadra dedicata con la quale sta crescendo e con la quale è molto affiatato. Per quanto riguarda De Angelis, la sua esperienza è un valore che non riesce però a sfruttare come si deve per le conseguenze dell’incidente in Giappone dell’anno scorso. Se fosse stato al 100% la sua stagione sarebbe stata di certo differente, ma il solo fatto di vederlo di nuovo in sella dopo quello che abbiamo vissuto a Motegi e nei mesi successivi, ci ripaga di tutto”.
Qual è il vostro rapporto con Aprilia Racing?
“Il nostro progetto in Superbike è stato da subito legato ad Aprilia Racing. Per noi non ci sarebbe stata la possibilità di cambiare categoria se non al fianco del marchio del Gruppo Piaggio. Siamo stati impegnati per due anni con ART (Aprilia Racing Technology) in MotoGP e io personalmente, quando ero a capo delle attività sportive di Piaggio, ho portato al debutto il progetto RSV4 nella Superbike con Max Biaggi, non potevamo arrivare nel campionato delle derivate di serie in altro modo. Con Romano Albesiano, il responsabile di Aprilia Racing, siamo a stretto contatto. Ci sentiamo regolarmente sia durante le gare sia al di fuori del paddock. Siamo dei clienti virtuosi e per questo a Noale tengono a noi. Abbiamo il miglior materiale possibile, anche se il progetto RSV4 non è recente le nostre moto hanno fatto segnare più volte le velocità massime più alte e la moto appare ancora tra le migliori del campionato”.
Si sente parlare di un possibile coinvolgimento di un altro team da parte di Aprilia nella prossima stagione, cosa cambierà per voi?
“Sono convinto che sarà uno stimolo in più per il nostro gruppo di lavoro e per Aprilia. Personalmente sono contento che Aprilia aumenti il suo impegno nella Superbike. La cosa può portare solo dei vantaggi in termini di sviluppo e di assistenza da parte del reparto corse, potremmo trarne giovamento tutti e riportare la RSV4 in lotta per le prime posizioni stabilmente”.
Cosa succederà nel 2017 per Iodaracing?
“Per ora non stiamo facendo ancora mercato, nonostante il nostro arrivo nel paddock non sia passato inosservato. Ci stiamo concentrando sulla stagione in corso cercando di mettere sia Lorenzo Savadori che Alex De Angelis in condizione di migliorare ad ogni round. La nostra ambizione è di migliorare sempre di più, per ritrovare quel brivido che solo la vittoria può dare”.
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