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SBK Misano: fuga per la vittoria
Negli ultimi due anni la Kawasaki ha dominato l'appuntamento di Misano del Mondiale Superbike. Anche quest'anno la coppia Rea-Sykes è in formissima. Ma Davies e Giugliano (Ducati) hanno entrambi ottime motivazioni per attaccare. Poi c'è un certo Savadori, che sta venendo su forte. Intanto la Pirelli dedica la gara a Fabrizio Pirovano
Paddock aperto al pubblico a Misano Adriatico. I team, montate le attrezzature dei box e le hospitality, sono già al lavoro sulle moto. Si organizza il lavoro del week end, si controllano i mezzi e si compiono le operazioni di routine, prima di accendere i motori.
La Pirelli dedica la gara a Fabrizio Pirovano
Prima di parlare del fatto sportivo, ci preme sottolineare però che nel prossimo week end avremo modo di ricordare alcuni piloti che ci sono stati particolarmente cari. Si corre sulla pista intitolata a Marco Simoncelli, e venerdì, alle 12.45, ci sarà un minuto di silenzio per Luis Salom, il pilota della moto 2 scomparso recentemente nelle prove del GP di Barcellona. Presumiamo che nell'occasione la Dorna vorrà estendere l'omaggio anche a Fabrizio Pirovano.
Nel frattempo lo ha già fatto la Pirelli, che dell'appuntamento romagnolo è title sponsor. Lo ha annunciato con un comunicato stampa riportante una dichiarazione di Giorgio Barbier, il direttore delle Attività Sportive di Pirelli Moto: “Fabrizio Pirovano ha rappresentato i migliori valori del Campionato Mondiale Superbike fin dagli albori dello stesso. È stato un pilota molto amato perché esempio di determinazione sportiva, onestà, correttezza, il tutto con un entusiasmo contagioso quanto il suo sorriso. Siamo parte di una comunità errante, ma chi vive e lavora in questo circo è unito da qualcosa di più di una professione. Si gioisce per le vittorie e i successi di tanta gente che lavora dietro il risultato di un singolo. Ma anche oltre le conquiste sportive, per quelle umane d'ognuno. Godiamo dei reciproci successi, soffriamo per i dolori che colpiscono questa fragile comunità di uomini e donne. Non importa da quanto tempo non sei più nell'ambiente; c'è sempre un caffé per i vecchi amici che tornano a trovarci. Proprio per questo domenica ti aspetteremo a Misano, Fabrizio, come tante altre volte”.
La Pirelli dedica la gara a Fabrizio Pirovano
Prima di parlare del fatto sportivo, ci preme sottolineare però che nel prossimo week end avremo modo di ricordare alcuni piloti che ci sono stati particolarmente cari. Si corre sulla pista intitolata a Marco Simoncelli, e venerdì, alle 12.45, ci sarà un minuto di silenzio per Luis Salom, il pilota della moto 2 scomparso recentemente nelle prove del GP di Barcellona. Presumiamo che nell'occasione la Dorna vorrà estendere l'omaggio anche a Fabrizio Pirovano.
Nel frattempo lo ha già fatto la Pirelli, che dell'appuntamento romagnolo è title sponsor. Lo ha annunciato con un comunicato stampa riportante una dichiarazione di Giorgio Barbier, il direttore delle Attività Sportive di Pirelli Moto: “Fabrizio Pirovano ha rappresentato i migliori valori del Campionato Mondiale Superbike fin dagli albori dello stesso. È stato un pilota molto amato perché esempio di determinazione sportiva, onestà, correttezza, il tutto con un entusiasmo contagioso quanto il suo sorriso. Siamo parte di una comunità errante, ma chi vive e lavora in questo circo è unito da qualcosa di più di una professione. Si gioisce per le vittorie e i successi di tanta gente che lavora dietro il risultato di un singolo. Ma anche oltre le conquiste sportive, per quelle umane d'ognuno. Godiamo dei reciproci successi, soffriamo per i dolori che colpiscono questa fragile comunità di uomini e donne. Non importa da quanto tempo non sei più nell'ambiente; c'è sempre un caffé per i vecchi amici che tornano a trovarci. Proprio per questo domenica ti aspetteremo a Misano, Fabrizio, come tante altre volte”.
Avvantaggiato chi ha già provato
E veniamo al fatto sportivo.
Da venerdì mattina si girerà per le prove libere. Quella prima giornata che di solito serve per trovare il setup di base della moto. La taratura della ciclistica e delle sospensioni, i rapporti della trasmissione, la scelta delle gomme.
Le squadre Ducati e Honda partiranno in vantaggio rispetto alla concorrenza, perché a inizio mese hanno effettuato sul tracciato romagnolo delle prove. Insomma, da domani scenderanno in pista -si presume- con la moto già abbastanza a posto e pronta per “andare”. Questo significa che potranno fare subito un ritmo più elevato, che consentirà loro di lavorare già sul setup fine; quello che risolve i problemi che vengono fuori solo quando si gira veramente forte.
Per entrambe le squadre è importante in questo momento recuperare quella competitività superiore mostrata fino a qualche gara fa. Ci tengono i due piloti Honda, Michael Van der Mark e Nicky Hayden, anche se quest'ultimo ha ammesso di non avere un particolare feeling con la pista romagnola. “Il tempo si fa nella parte veloce del giro -dice Nicky- dove noi siamo già abbastanza a posto. Dove dobbiamo migliorare è nella prima parte, quella più lenta. Lavoreremo per questo”.
Ci tengono ancora di più in casa Ducati, dove Chaz Davies è staccato di 62 punti da Rea e deve assolutamente ricucire lo strappo, per sperare ancora nella conquista del titolo. Davide Giugliano, dal canto suo, dopo una stagione sottotono che lo ha visto finalmente tornare protagonista a Donington tre settimane fa, cerca riscatto. E sistemazione, visto che al momento non ha ancora rinnovato con Ducati...
Sulla loro strada troveranno però la corazzata Kawasaki. La moto di Akashi a Misano ha vinto le ultime quattro gare. Negli ultimi quattro anni Tom Sykes ha sempre portato la verdona alla pole position su questa pista. Quanto a Jonathan Rea, lo scorso anno autore di un primo e un secondo posto in terra romagnola che lo lanciò verso la conquista del suo primo titolo iridato, l'inglese ama Misano, dove nel 2009 (con la Honda) colse la sua prima vittoria nella Superbike. Insomma, la coppia Sykes-Rea probabilmente impiegherà la giornata di venerdì per mettere a punto la moto; e magari non saranno subito i più veloci (non è detto), ma state pur certi che da sabato mattina li troveremo a battagliare per la prima posizione. E per il titolo, visto che Rea comanda stabilmente la classifica provvisoria, con un vantaggio di 56 punti sul compagno di squadra.
Non manca l'outsider. Lorenzo Savadori, sull'Aprilia IodaRacing. L'italiano, già autore della pole position a Donington, lo scorso anno a Misano vinse la gara della Superstock 1000, e ora sta venendo fuori prepotentemente, nonostante sia un rookie del Campionato Mondiale Superbike. Già velocissimo sul giro secco, sta lavorando con il suo team per mantenere la velocità nella seconda metà della gara, dove fino a oggi ha perso qualche posizione.
Resta da dire della Yamaha, squadra segnata dagli incidenti. Con la punta Sylvain Guintoli ancora convalescente, la novità è l'arrivo di Niccolò Canepa in sostituzione del francese. Il pilota ligure, reduce dalla vittoria la scorsa settimana alla 12 ore di Portimao, conosce bene la Yamaha R1, avendo partecipato anche lui ai test di due settimane fa proprio a Misano. Partirà dunque già abbastanza a posto. E al suo fianco troverà Alex Lowes, che ha spinto molto sulla riabilitazione fisica per essere di nuovo a posto fisicamente e affrontare questa prima gara dopo l'operazione alla spalla.
E veniamo al fatto sportivo.
Da venerdì mattina si girerà per le prove libere. Quella prima giornata che di solito serve per trovare il setup di base della moto. La taratura della ciclistica e delle sospensioni, i rapporti della trasmissione, la scelta delle gomme.
Le squadre Ducati e Honda partiranno in vantaggio rispetto alla concorrenza, perché a inizio mese hanno effettuato sul tracciato romagnolo delle prove. Insomma, da domani scenderanno in pista -si presume- con la moto già abbastanza a posto e pronta per “andare”. Questo significa che potranno fare subito un ritmo più elevato, che consentirà loro di lavorare già sul setup fine; quello che risolve i problemi che vengono fuori solo quando si gira veramente forte.
Per entrambe le squadre è importante in questo momento recuperare quella competitività superiore mostrata fino a qualche gara fa. Ci tengono i due piloti Honda, Michael Van der Mark e Nicky Hayden, anche se quest'ultimo ha ammesso di non avere un particolare feeling con la pista romagnola. “Il tempo si fa nella parte veloce del giro -dice Nicky- dove noi siamo già abbastanza a posto. Dove dobbiamo migliorare è nella prima parte, quella più lenta. Lavoreremo per questo”.
Ci tengono ancora di più in casa Ducati, dove Chaz Davies è staccato di 62 punti da Rea e deve assolutamente ricucire lo strappo, per sperare ancora nella conquista del titolo. Davide Giugliano, dal canto suo, dopo una stagione sottotono che lo ha visto finalmente tornare protagonista a Donington tre settimane fa, cerca riscatto. E sistemazione, visto che al momento non ha ancora rinnovato con Ducati...
Sulla loro strada troveranno però la corazzata Kawasaki. La moto di Akashi a Misano ha vinto le ultime quattro gare. Negli ultimi quattro anni Tom Sykes ha sempre portato la verdona alla pole position su questa pista. Quanto a Jonathan Rea, lo scorso anno autore di un primo e un secondo posto in terra romagnola che lo lanciò verso la conquista del suo primo titolo iridato, l'inglese ama Misano, dove nel 2009 (con la Honda) colse la sua prima vittoria nella Superbike. Insomma, la coppia Sykes-Rea probabilmente impiegherà la giornata di venerdì per mettere a punto la moto; e magari non saranno subito i più veloci (non è detto), ma state pur certi che da sabato mattina li troveremo a battagliare per la prima posizione. E per il titolo, visto che Rea comanda stabilmente la classifica provvisoria, con un vantaggio di 56 punti sul compagno di squadra.
Non manca l'outsider. Lorenzo Savadori, sull'Aprilia IodaRacing. L'italiano, già autore della pole position a Donington, lo scorso anno a Misano vinse la gara della Superstock 1000, e ora sta venendo fuori prepotentemente, nonostante sia un rookie del Campionato Mondiale Superbike. Già velocissimo sul giro secco, sta lavorando con il suo team per mantenere la velocità nella seconda metà della gara, dove fino a oggi ha perso qualche posizione.
Resta da dire della Yamaha, squadra segnata dagli incidenti. Con la punta Sylvain Guintoli ancora convalescente, la novità è l'arrivo di Niccolò Canepa in sostituzione del francese. Il pilota ligure, reduce dalla vittoria la scorsa settimana alla 12 ore di Portimao, conosce bene la Yamaha R1, avendo partecipato anche lui ai test di due settimane fa proprio a Misano. Partirà dunque già abbastanza a posto. E al suo fianco troverà Alex Lowes, che ha spinto molto sulla riabilitazione fisica per essere di nuovo a posto fisicamente e affrontare questa prima gara dopo l'operazione alla spalla.
Una pista abrasiva per le gomme
Proprio la Pirelli ci porta ad affrontare l'ultimo capitolo di questa nostra (lunga) preview: le gomme. Il tracciato di Misano è stato riasfaltato nel marzo 2015 dalla ditta Dromo. Sono stati stesi 53mila mq di asfalto specifico per resistere alla salsedine del vicino mare Adriatico e all'umidità. Con l'occasione sono state anche riviste alcune vie di fuga.
Così è proprio la Pirelli a spiegare che il nuovo asfalto di Misano è più aggressivo e abrasivo di prima per i pneumatici. Si tratta di una pista molto guidata, con molte frenate e accelerazioni, e con bassa velocità di punta (il record è di Max Biaggi, nel 2015, con 273,4 km/h).
Per le gomme, dicono dalla Pirelli, la sezione peggiore è quella dopo il Curvone (curva 11), perché c'è una successione di curve a destra dove si entra a velocità molto alta e dove si va progressivamente frenando sempre di più. Insomma, elevato stress meccanico e termico per la spalla destra della gomma.
Saranno 4802 le gomme portate dalla casa italiana; 40 anteriori e 39 posteriori per ogni pilota. A parte le intermedie e le rain, fra le slick saranno 4 le scelte possibili per l'anteriore e 4 per il posteriore.
Si comincia dal davanti, con le gomme di gamma SC2 ed SC3, alle quali si affiancheranno in questa occasione 2 morbide di sviluppo, la S1699 (già usata più volte) e la UO176. Quest'ultima si colloca fra la SC1 e la SC2, e finora è stata resa disponibile solo ad Assen.
Per il posteriore, viste le alte temperature previste, si sono privilegiate le gomme più morbide. Quindi si parte dalla SC0 di gamma. Quindi due SC0 di sviluppo. La V0375, finora mai provata dai piloti, una gomma che usa la stessa mescola della SC0 T0611, ma che è differente in altri componenti. E poi la V0377, che ha già debuttato a Donington. Quest'ultima è una SC0 con accorgimenti strutturali diversi che migliorano grip e stabilità. Se poi le temperature dell'asfalto non dovessero essere sufficienti per usare gomme tanto morbide, saranno comnque disponibili le SC1 di gamma.
Proprio la Pirelli ci porta ad affrontare l'ultimo capitolo di questa nostra (lunga) preview: le gomme. Il tracciato di Misano è stato riasfaltato nel marzo 2015 dalla ditta Dromo. Sono stati stesi 53mila mq di asfalto specifico per resistere alla salsedine del vicino mare Adriatico e all'umidità. Con l'occasione sono state anche riviste alcune vie di fuga.
Così è proprio la Pirelli a spiegare che il nuovo asfalto di Misano è più aggressivo e abrasivo di prima per i pneumatici. Si tratta di una pista molto guidata, con molte frenate e accelerazioni, e con bassa velocità di punta (il record è di Max Biaggi, nel 2015, con 273,4 km/h).
Per le gomme, dicono dalla Pirelli, la sezione peggiore è quella dopo il Curvone (curva 11), perché c'è una successione di curve a destra dove si entra a velocità molto alta e dove si va progressivamente frenando sempre di più. Insomma, elevato stress meccanico e termico per la spalla destra della gomma.
Saranno 4802 le gomme portate dalla casa italiana; 40 anteriori e 39 posteriori per ogni pilota. A parte le intermedie e le rain, fra le slick saranno 4 le scelte possibili per l'anteriore e 4 per il posteriore.
Si comincia dal davanti, con le gomme di gamma SC2 ed SC3, alle quali si affiancheranno in questa occasione 2 morbide di sviluppo, la S1699 (già usata più volte) e la UO176. Quest'ultima si colloca fra la SC1 e la SC2, e finora è stata resa disponibile solo ad Assen.
Per il posteriore, viste le alte temperature previste, si sono privilegiate le gomme più morbide. Quindi si parte dalla SC0 di gamma. Quindi due SC0 di sviluppo. La V0375, finora mai provata dai piloti, una gomma che usa la stessa mescola della SC0 T0611, ma che è differente in altri componenti. E poi la V0377, che ha già debuttato a Donington. Quest'ultima è una SC0 con accorgimenti strutturali diversi che migliorano grip e stabilità. Se poi le temperature dell'asfalto non dovessero essere sufficienti per usare gomme tanto morbide, saranno comnque disponibili le SC1 di gamma.