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A migliaia a Monza per salutare Pirovano

di Francesca Galbiati il 15/06/2016 in Sbk

Sono stati migliaia i motocicisti confluiti a Monza per l'ultimo saluto a Fabrizio Pirovano. Un campione amatissimo, anche dai tanti colleghi piloti. A partire da Troy Corser, venuto appositamente dall'Australia

A migliaia a Monza per salutare Pirovano
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Il silenzio che normalmente regna nel parco di Monza questo pomeriggio è stato squarciato dal rombo di migliaia di moto, che in autodromo hanno reso omaggio al "Re di Monza", Fabrizio Pirovano.

Il Piro si è dovuto arrendere al “bastardo", così chiamava il tumore che lo affliggeva, ma sarà sempre vivo nel cuore dei tanti tifosi, amici ed ex avversari che sono accorsi nel tempio della Velocità per salutarlo e che in questi giorni hanno riempito il web con i loro messaggi di cordoglio.
Quella a cui abbiamo assistito è stata una cerimonia un po' particolare e insolita, ma così l'ha voluta il Piro; e la sua famiglia ha fatto tutto il possibile per realizzare il suo sogno.

E allora via, tutti in sella per l'ultimo giro di pista del "Re": a seguire il sidecar bianco che trasportava il feretro, guidato dall’avversario di tante battaglie Paolo Casoli, più di due mila moto, talmente tante che mentre il sidecar usciva dalla Parabolica le ultime stavano ancora entrando in pista.

Poi è stato il momento dei ricordi sul podio e in mezzo alle lacrime sono comparsi anche diversi sorrisi... D'altronde come si fa a non sorridere quando Piergiorgio Bontempi si mette a raccontare delle battaglie a colpi di tovaglioli, cuscini e coperte organizzate dal Piro sui voli di ritorno dal Giappone? “Era persino riuscito a coinvolgere gli inizialmente sorpresi giapponesi..
Qualche ricordo è stato più commovente: in molti, tra cui Vittorio Iannuzzo e Roberto Locatelli, l’hanno definito “un padre motoristico, sempre pronto ad aiutare e ad insegnare ai più giovani e meno esperti. Cosa non da tutti, perché di solito i piloti non sono molto disponibili e prodighi di consigli.” Il pluricampione del mondo Troy Corser è arrivato direttamente dall’Australia per salutare il Piro, e si è unito ai molti che sottolineavano quanto Fabrizio fosse generoso e sempre disponibile ad aiutare gli altri, che fossero compagni di squadra o avversari come nel suo caso.

Oggi i tifosi, gli amici e la famiglia hanno chiesto a gran voce che gli venga dedicata una curva del circuito che tanto ha amato e i vertici dell’Autodromo hanno promesso di impegnarsi affinché ciò avvenga.

Comunque vada, non serve che il suo nome sia associato ad una curva per sancire che il circuito di Monza ha un solo Re, Fabrizio Pirovano.

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