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SBK Donington, la stagione al giro di boa

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Questo fine settimana il Mondiale SBK tornerà per la 24esima volta sul tracciato inglese: ha inizio la seconda parte del Mondiale. Rea proverà la fuga? Sykes e Davies lo lasceranno scappare? Una sola certezza, Pirelli ha già pronte le soluzioni

SBK Donington, la stagione al giro di boa
SBK Donington, la stagione al giro di boa
Dopo aver fatto tappa in Malesia, il Mondiale Superbike rientra nel Vecchio Continente per il settimo round della stagione, in programma dal 27 al 29 maggio presso il Donington Park Circuit, tracciato che ospiterà il Mondiale delle derivate per la ventiquattresima volta nella sua storia.
L’ormai tradizionale appuntamento con il circuito britannico rappresenta quest’anno un importante punto di svolta, in quanto apre di fatto la seconda metà di una stagione fino a questo momento molto combattuta dove tre piloti britannici guidano la classifica di Campionato e sono in lizza per la vittoria finale.

Guida la testa della classifica Jonathan Rea (Kawasaki Racing Team), con 257 punti: il Campione del Mondo in carica ha vinto cinque gare su dodici disputate in questa stagione e non ha mai fallito l’appuntamento con il podio dall’inizio della stagione 2016. Alle sue spalle gli altri due pretendenti al titolo: in seconda posizione, a sole 42 lunghezze da Rea, il gallese Chaz Davies (Aruba.it Racing – Ducati), davanti all’altro pilota Kawasaki Tom Sykes dominatore di Gara 1 in Malesia e terzo nel Mondiale con 187 punti.

Kawasaki guida attualmente anche la classifica riservata ai costruttori con 271 punti, davanti a Ducati (232 punti) e Honda (167 punti).
La storia
Donington Park è situato nelle Midlands Orientali, non lontano da Nottingham e dalla famosa Foresta di Sherwood: inaugurato nel 1933 e riconvertito nell’uso durante la Seconda Guerra Mondiale, ha ospitato fino al 1955 un deposito di veicoli militari. Recuperato nel 1971 dopo quasi due decenni di incurie e abbandono, è conosciuto nel Regno Unito con il soprannome di The Heart of British Motorcycling.

Come si guida
Il circuito britannico di Donington Park offre un tracciato misto abbastanza veloce, che alterna molti saliscendi ad alcune curve veloci: queste caratteristiche portano piloti e pneumatici ad affrontare frenate ed accelerazioni brusche (come nel caso della Melbourne Hairpin), mettendone a dura prova la resistenza. La più alta accelerazione si raggiunge sul rettilineo in uscita dalla curva 8, la Coppice.
Il tratto più spettacolare del circuito è formato dalle due curve medie, Old Hairpin e McLeans Corner, che interrompono il rettilineo opposto all’arrivo: entrambe si presentano secche come un tornante ma veloci come un curvone, e per affrontarle correttamente la velocità non scende mai sotto i 100 km/h.
Donington Park non è un circuito che permette di raggiungere velocità particolarmente elevate: nel tratto più veloce si arriva poco sopra i 270 km/h, mentre la velocità media è di circa 160 km/h. Qui gli pneumatici qui si trovano di solito a lavorare con temperature superficiali piuttosto basse.
Per poter affrontare al meglio le particolari e instabili condizioni climatiche tipiche del Regno Unito, Pirelli mette a disposizione per questo appuntamento quasi tutta la propria gamma di soluzioni e mescole.

La mescola giusta: le soluzioni Pirelli
La parola d’ordine per la scelta dei pneumatici per affrontare questo tracciato è flessibilità: i pneumatici devono permettere il raggiungimento di 55° di piega e delle accelerazioni laterali nonostante la temperatura di lavoro non sia particolarmente elevata. Il circuito di Donington Park richiede ai pneumatici anteriori di mantenere la propria conformazione e garantire stabilità all’avantreno soprattutto nella prima parte del tracciato: per questo motivo nel 2015 i piloti Superbike hanno optato per due soluzioni di sviluppo in mescola SC1, protette dal rischio di usura e dal verificarsi di fenomeni come il cold tearing, o la SC2 di gamma, particolarmente consistente.
I pneumatici posteriori sono invece particolarmente sollecitati dalle accelerazioni brusche e violente tipiche di Donington Park: nonostante le basse temperature, nel 2015 l’intera griglia in Superbike ha optato per lo pneumatico SC0 di gamma, la soluzione più morbida tra quelle disponibili, rivelatasi ideale per affrontare asfalti lisci come quello di Donington evitando al tempo stesso un decadimento delle prestazioni nonostante l’asfalto non abbia raggiunto temperature ottimali per l’utilizzo della soluzione morbida.
Pirelli porterà in Inghiltherra1824 pneumatici per la classe SBK. Oltre alle già citate soluzioni da bagnato, saranno sette le opzioni da asciutto, quattro per l’anteriore e tre per il posteriore.
Per quanto riguarda l’anteriore sono disponibili tutte le soluzioni di gamma oltre alla soluzione di sviluppo SC1 S1699, molto utilizzata ed apprezzata dai piloti già nei primi round corsi quest’anno oltre ad essere stata l’opzione più usata all’anteriore nel corso del 2015. Le soluzioni di gamma vanna dalla SC1, la morbida, alla SC2, la media, fino alla SC3, la nuova dura della gamma Diablo Superbike di Pirelli che ha esordito nel round di Assen e che nella gara di Imola è stata la soluzione anteriore in assoluto più utilizzata. Quest’ultima opzione offre una mescola particolarmente resistente all’asfalto abrasivo. Motivo per cui è stato molto usata anche a Sepang, circuito che quest’anno è stato completamente riasfaltato.
Al posteriore due soluzioni di gamma e una nuova opzione di sviluppo. La SC0, soluzione più morbida della gamma, sarà affiancata dalla SC1 di gamma, sicuramente più resistente alle basse temperature che si potrebbero incontrare a Donington Park. Se invece il clima fosse temperato sarà possibile utilizzare soluzioni più morbide e per questo motivo Pirelli porta a Donington una nuova soluzione di sviluppo morbida, la V0377, che utilizza la medesima mescola della SC0 di gamma ma con diversi accorgimenti strutturali che dovrebbero offrire un migliore livello di grip e una più elevata stabilità.

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