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SBK Imola: Davies replica in gara2. Kawasaki nel panino Ducati
Chaz senza rivali, piega ancora Rea e riduce il distacco in classifica. Sykes non approfitta della crisi del compagno. Corsa tutta cuore di Giugliano, però solo 4°, seguito da Camier. Disastro Honda, bastonata anche da Yamaha e BMW
"Adesso siamo forti su ogni pista". E' l'avviso mandato tramite un sorrisone gigante da Davies a Rea e Sykes. Quanto basta per far preoccupare davvero i ragazzi in verde, che, anche in questa seconda manche italiana, hanno faticato un po' troppo con la loro Ninja. Le prestazioni non sembrano più quelle di riferimento e, addirittura, Jonathan si è trovato a fare i conti con qualche problema tecnico di troppo. Così Chaz ha potuto replicare il garone già visto sabato, andando in fuga con una Panigale efficacissima e stampando una doppietta storica. Una vittoria talmente importante per Ducati che sul podio - a farsi dare una bella lavata di Prosecco - è salito addirittura l'ing. Dall'Igna! Consacrazione del momento d'oro per Davies, come lui stesso spiega nel suo italiano carico di buoni propositi: "E' stato un weekend incredibile! Abbiamo una moto speciale! E' un grande risultato, merito del'incredibile lavoro fatto nella Factory di Bologna".
La classifica ora dice che Rea e Davies sono separati da 35 punti, mentre Sykes accusa un impegnativo -67 dalla vetta. Ma proprio Tom non si è certo distinto per grinta e ambizioni in questo weekend imolese. Anzi, timido e stabilmente dietro al compagno di box, senza mai un accenno concreto di lotta. Che qualcuno gli abbia tirato le orecchie? Oppure non sarà mica che la trattativa per l'eventuale rinnovo in Kawasaki lo abbia un filo condizionato? Lecito chiederselo, detto che in effetti con oltre +4" di gap al traguardo non è che ci fossero grandi spazi di manovra per convincere Sykes a fare diversamente...
Pesano ben di più, invece, i +13" presi da Giugliano, quarto al traguardo, dopo una gara dove però ce l'ha messa davvero tutta. Vero che il morale è sotto zero, ma, nonostante una partenza orrenda in cui ha perso posizioni a raffica, Davide ha mantenuto fede al suo proposito post-gara1. Ovvero "palle sul serbatoio e gas spalancato". Perché da qui si può davvero ripartire, si può provare a crederci e fare meglio nelle prossime tappe. Dai che mondiale ancora lungo... Dak che c'è spazio per rimettersi in gioco prima di darla per persa. Anche perchè questa Panigale sembra davvero essere matura per la gloria e ciò deve far morale! Prendere esempio da Camier che con certosina costanza sta riportando in vetta la Mv Agusta, 5°, dopo un lungo e duro lavoro in carena. Da tenere d'occhio anche in vista dei prossimi round, insieme alla BMW di Torres (7°) e la Yamaha di Lowes (6°). Certo, per loro i distacchi sono ancora piuttosto elevati, ma più contenuti rispetto ai +26.8 e +28.5 presi rispettivamente dalle Honda di Hayden (8°) e Van Der Mark (9°). Due che se non fosse stato per un problema tecnico accusato nel finale da Savadori (11° e sempre più forte), si sarebbero visti battere anche dall'Aprilia! Il bordo della top ten è invece toccato dunque a Fores e la Rossa del team Barni. Nulla di fatto invece per l'avventuroso ritorno di Vizziello, scivolato al primo giro. Ritirato come Baiocco.
Pesano ben di più, invece, i +13" presi da Giugliano, quarto al traguardo, dopo una gara dove però ce l'ha messa davvero tutta. Vero che il morale è sotto zero, ma, nonostante una partenza orrenda in cui ha perso posizioni a raffica, Davide ha mantenuto fede al suo proposito post-gara1. Ovvero "palle sul serbatoio e gas spalancato". Perché da qui si può davvero ripartire, si può provare a crederci e fare meglio nelle prossime tappe. Dai che mondiale ancora lungo... Dak che c'è spazio per rimettersi in gioco prima di darla per persa. Anche perchè questa Panigale sembra davvero essere matura per la gloria e ciò deve far morale! Prendere esempio da Camier che con certosina costanza sta riportando in vetta la Mv Agusta, 5°, dopo un lungo e duro lavoro in carena. Da tenere d'occhio anche in vista dei prossimi round, insieme alla BMW di Torres (7°) e la Yamaha di Lowes (6°). Certo, per loro i distacchi sono ancora piuttosto elevati, ma più contenuti rispetto ai +26.8 e +28.5 presi rispettivamente dalle Honda di Hayden (8°) e Van Der Mark (9°). Due che se non fosse stato per un problema tecnico accusato nel finale da Savadori (11° e sempre più forte), si sarebbero visti battere anche dall'Aprilia! Il bordo della top ten è invece toccato dunque a Fores e la Rossa del team Barni. Nulla di fatto invece per l'avventuroso ritorno di Vizziello, scivolato al primo giro. Ritirato come Baiocco.