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SBK, Davide Giugliano: "Riparto da zero!"

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Dopo quattro mesi di riabilitazione a seguito dell’incidente in gara a Laguna Seca, Davide Giugliano è pronto per riprendere in mano la sua Ducati Panigale. Alla vigilia dei test di Jerez ci parla di questi mesi e della Ducati, che gli ha messo a disposizione una squadra ancora più forte

SBK, Davide Giugliano: "Riparto da zero!"
SBK, Davide Giugliano: "Riparto da zero!"
“Adesso sto molto meglio!”. Inizia così la nostra chiacchierata con Davide Giugliano che, prima di volare a Jerez per i test della SBK, la scorsa settimana è venuto a trovarci. Al nostro stand a EICMA 2015, Davide si è messo ai fornelli partecipando al nostro “show coking” con Stefano Caffarri, chef del Cucchiaio D’argento, rivelandosi oltre che simpatico un cuoco bravo e… veloce!
“Il periodo di riabilitazione dopo l’incidente in gara a Laguna Seca è stato molto lungo e davvero difficile fisicamente, i dolori erano tanti. Però, ho stretto i denti e portato pazienza. … è stata una prova impegnativa, ma ora è passata e in questi mesi la voglia di tornare a guidare la mia Ducati mi ha aiutato a far trascorrere il tempo più in fretta”.
Cos’hai provato nel risalire in sella?
"Prima di tornare sulla mia Panigale, a metà novembre ho voluto girare con una motard sulla pista di Viterbo. Parliamoci chiaro, i superuomini non esistono: sono sincero, quando ho acceso la moto un po’ di paura mi è venuta. In quel momento pensi alla tua vita. E sai che non sali in moto “semplicemente” dopo una frattura di una gamba o un braccio. Sai che incidenti come quello di cui sono stato protagonista possono cambiarti la vita radicalmente (una frattura alla vertebra D3, nda)… ho rischiato di non risalire più in moto, quindi un po’ di tensione c’era. Ma il problema, se così vogliamo chiamarlo, è che io sono un pilota! E questo cambia tutto, perché quando infili la prima ed entri in circuito sai che non puoi vivere senza quelle emozioni che solo la pista ti sa dare, e dopo tre giri ricominci a spingere come prima".

Come pensi di impostare il lavoro da Jerez in avanti?
"Riparto da zero. La voglio chiamare stagione 2.0, perché dopo due infortuni pesanti riparto alla grande con una squadra rinnovata e ancora più forte. Come capotecnico arriva Aligi Deganello, che credo sia la persona che a me mancava: un tecnico di esperienza che penso mi sappia indicare la strada e mi sappia far lavorare meglio con la squadra. Aligi ha dimostrato nella sua carriera di riuscire a ottenere grandi risultati con tutti i piloti con cui ha lavorato, da Marco Simoncelli a Max Biaggi fino a Sylvain Guintoli. E poi arriva anche un nuovo elettronico, Paolo Biasio (ex responsabile tecnico in Aprilia), e anche lui con gli altri tecnici che compongono la squadra mi aiuterà a fare ancora meglio. Per questo ringrazio ancora Ducati, che mi è stata sempre vicina in questi mesi e mi ha dato ancora fiducia, e in particolare Ernesto Marinelli (Responsabile progetto SBK) e Gigi Dall’Igna (Direttore generale Ducati Corse) che hanno capito che a me serviva qualcosa in più".

Insomma il pacchetto pilota-moto-squadra è dei migliori.
"Quest’anno dobbiamo concretizzare. Le premesse ci sono. I test saranno il punto zero. E li affronterò guardando gli altri in pista, ma concentrandomi tanto su me stesso: del resto io e la Ducati abbiamo dimostrato di essere spesso i più veloci in pista e Chaz Davies ha dimostrato, ancor più di me, tutto il potenziale della Panigale con cui ha vinto delle gare. Io sono pronto!".

È uscito il calendario provvisorio del 2016, cosa pensi del ritorno di Monza nella SBK?
"Una gara in Italia per un pilota italiano ha sempre un sapore speciale. La pista di Monza poi a me è sempre piaciuta da quando ho iniziato a correre. E sono davvero contento che si torni a correrci".

Qual è la Ducati che ti è piaciuta di più al Salone?
"La gamma Ducati è davvero bella e la Scrambler Flat Track, per come sono fatto, io è una gran moto! Mi ha colpito molto anche la Panigale 959, una moto che rappresenta forse il miglior compromesso per chi cerca una moto sportiva Ducati da usare su strada".

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