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Rea merita il titolo. Kawasaki leader nei costruttori. Davies gli rovina la festa

di Matt Cape
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Colpi di scena per la Superbike a Jerez, dove volano Ducati e Aprilia, proprio nella giornata di festa per i ragazzi in verde

Dieci stagioni in Superbike con la Honda e mai una gioia. L'undicesima corsa con la Kawasaki e "tac" ecco arrivare subito un mondiale piloti meritato, quanto fortemente voluto. Il talento di Rea è fuori discussione e finalmente trova il giusto riconoscimento. Anche se quelle di Jerez sono due gare agrodolci per il nordirlandese e per la ZX-10R, afflitta da una momentanea sofferenza tenica inattesa. Due volte 4°, mentre Sykes firma una vittoria e un 5° posto. Quanto basta, però, per portarsi a casa anche il titolo costruttori. Due successi da applausi a scena aperta, a cui è mancato solo il gusto di trionfare vincendo. Perché la festa, con la Ducati di Davies e le Aprilia di Torres e Haslam, sul podio di gara2, diciamolo, è stata un po' meno dolce...
Gara1 - Sykes si prende il successo numero 26° in carriera, quarto stagionale, battendo Davies. Un testa a testa, corso guardando la classifica e le ambizioni per il secondo posto nel mondiale. Sul podio sale anche Van Der Mark, che ci mette tanto del suo per portare la Honda al terzo posto. Come detto, 4° Rea, festeggia con casco e t-shirt celebrativa, tra gli abbracci dei meccanici e i baci della famiglia. Uno show di felicità, ma senza eccessi. Composto Jonathan, anche quando sale sul podio, dopo la premiazione, per la celebrazione del suo mondiale. Incoronato "king" delle derivate di serie del 2015, per entrare nel libro delle leggende. Proprio nella manche in cui Guintoli cede lo scettro iridato, firmando un 10° posto opaco. Con quella Honda che un tempo era guidata dal numero 65... salito oggi nell'olimpo dei migliori. Una ruota che gira! Nota: all'arrivo Haslam 5°, con Pirro, Lowes, Baiocco e Camier a seguire.

Gara2 - Davies, dicevamo, splendido protagonista di un assalto ai danni della Kawasaki. L'uomo giusto al posto giusto, quando la ZX-10R mette in difficoltà Sykes al comando. Il colpaccio di Chaz, lo porta a 9 le vittorie in carriera e 5 in questa stagione. Per la quarta volta in sei gare sul gradino più alto. Segno che la Panigale R progredisce e con l'inglese fa sognare gli appassionati. Centro che vale doppio, visto che tra Chaz e Tom ora "ballano" 22 punti. Si risollevano anche le sorti dell'Aprilia, che fa da corollario al successo Ducati, piazzando Torres 2° e Haslam 3°. Roba da far venire i brividi al solo sospetto che, davvero, a Noale si vogliano dis-impegnare ufficialmente dalla Superbike. Ma sono rumors... Almeno finché non si concretizzerà qualche progetto satellite, di un certo livello, con magari un board iridato sul ponte di comando... Detto che intanto il 4° e 5° posto di Rea e Sykes regalano quel titolo costruttori che Kawasaki ha coccolato per tutto l'anno, arrivato proprio in una delle rarissime occasioni in cui la ZX-10R non ha brillato. Pazienza, sono i risultati che restano nella storia e così sarà anche questa volta. Un applauso allora al 6° Baiocco, che infine è doveroso, con Pirro, Camier e ancora Guintoli a completare gli arrivi illustri. Con Canepa 11° e il "peccato" per la caduta di Van Der Mark, rientrato e 13°, appena davanti a Badovini.

Prossimi appuntamenti a Magny-Cours e Qatar, in notturna, dove sono attesi fuochi d'artificio...

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