Sbk
Yamaha YZF-R1: nata vincente, parola di Dosoli
L’ingegner Andrea Dosoli, Road Racing Project Manager Yamaha, analizza i primi mesi di gare fra endurance e campionati nazionali della nuova supersportiva Yamaha
Da quando è stata svelata la nuova YZF-R1, si è subito pensato al rientro di Yamaha in SBK. Ma la Casa giapponese non ha avuto fretta, anzi ha scelto una strategia diversa per portare avanti lo sviluppo della nuova supersportiva nell’ottica di rientrare nel Mondiale da protagonista nel 2016.
A pochi giorni dalla gara di Jerez, terzultima prova del campionato Superbike, abbiamo chiesto un bilancio di questa parte di stagione all’ingegner Andrea Dosoli responsabile dello sviluppo in pista della moto e del reparto corse che ha sede in Germania, una struttura nata proprio per supportare i vari team nei campionati nazionali.
“Guardando il lavoro fatto e i risultati ottenuti, ad oggi posso dire che è stata una stagione molto positiva per la nuova R1. Si è rivelata una moto performante e affidabile fin da subito. Lo dimostra il fatto che abbiamo vinto due importanti gare di durata come la 8 ore di Suzuka, dove sono necessarie sia la prestazione che l'affidabilità, e quella di Oschersleben. E parallelamente il nostro impegno con Joshua Brookes nel BSB, il campionato SBK inglese, ci ha dato delle belle soddisfazioni: abbiamo colto molte vittorie e siamo molto soddisfatti del lavoro di sviluppo che è stato fatto. La moto ha dimostrato di essere vincente anche nel CEV, il campionato spagnolo, dove oggi siamo leader con Carmelo Morales. E poi abbiamo vinto il campionato francese Stock e siamo nelle prime posizioni nel campionato tedesco STK”.
La R1 è stata sopra le attese?
“Questi risultati dimostrano come la moto di serie sia già di per sé un progetto vincente. Nella FIM Cup STK 1000 abbiamo sofferto gli infortuni dei nostri piloti di punta, Florian Marino e Kev Coglhan. Kev purtroppo non finirà la stagione ma la riabilitazione che sta andando bene. Florian dovrà fare un nuovo intervento per risolvere il problema all'avambraccio. La R1 comunque ha dimostrato di essere competitiva e già cresciuta tanto da poter puntare al podio. Siamo molto contenti anche dei risultati ottenuti nel campionato IDM, forse il più competitivo: abbiamo sviluppato la moto al punto da poter puntare alla vittoria, che abbiamo mancato per l'infortunio di Max Neukirchner. In generale siamo soddisfatti anche guardando i risultati nel campionato giapponese e nel Motoamerica”.
“Guardando il lavoro fatto e i risultati ottenuti, ad oggi posso dire che è stata una stagione molto positiva per la nuova R1. Si è rivelata una moto performante e affidabile fin da subito. Lo dimostra il fatto che abbiamo vinto due importanti gare di durata come la 8 ore di Suzuka, dove sono necessarie sia la prestazione che l'affidabilità, e quella di Oschersleben. E parallelamente il nostro impegno con Joshua Brookes nel BSB, il campionato SBK inglese, ci ha dato delle belle soddisfazioni: abbiamo colto molte vittorie e siamo molto soddisfatti del lavoro di sviluppo che è stato fatto. La moto ha dimostrato di essere vincente anche nel CEV, il campionato spagnolo, dove oggi siamo leader con Carmelo Morales. E poi abbiamo vinto il campionato francese Stock e siamo nelle prime posizioni nel campionato tedesco STK”.
La R1 è stata sopra le attese?
“Questi risultati dimostrano come la moto di serie sia già di per sé un progetto vincente. Nella FIM Cup STK 1000 abbiamo sofferto gli infortuni dei nostri piloti di punta, Florian Marino e Kev Coglhan. Kev purtroppo non finirà la stagione ma la riabilitazione che sta andando bene. Florian dovrà fare un nuovo intervento per risolvere il problema all'avambraccio. La R1 comunque ha dimostrato di essere competitiva e già cresciuta tanto da poter puntare al podio. Siamo molto contenti anche dei risultati ottenuti nel campionato IDM, forse il più competitivo: abbiamo sviluppato la moto al punto da poter puntare alla vittoria, che abbiamo mancato per l'infortunio di Max Neukirchner. In generale siamo soddisfatti anche guardando i risultati nel campionato giapponese e nel Motoamerica”.
È quindi tutto pronto per il ritorno in SBK nel 2016 da protagonisti?
“Al momento non c’è ancora nulla di ufficiale. Ci stiamo lavorando, non lo nascondo, e ora si tratta di mettere tutte le pedine al posto giusto e penso che presto potremo dirne di più nelle prossime due settimane, certo è che anche nel 2016 porteremo avanti il lavoro fatto quest'anno nei campionati nazionali e nell’endurance”.
In attesa di un annuncio ufficiale da parte di Yamaha, intanto nel paddock gira già la voce che nel prossimo anno in sella alla R1 ci saranno il campione del mondo Sylvain Guintoli e il britannico Alex Lowes. Staremo a vedere.
“Al momento non c’è ancora nulla di ufficiale. Ci stiamo lavorando, non lo nascondo, e ora si tratta di mettere tutte le pedine al posto giusto e penso che presto potremo dirne di più nelle prossime due settimane, certo è che anche nel 2016 porteremo avanti il lavoro fatto quest'anno nei campionati nazionali e nell’endurance”.
In attesa di un annuncio ufficiale da parte di Yamaha, intanto nel paddock gira già la voce che nel prossimo anno in sella alla R1 ci saranno il campione del mondo Sylvain Guintoli e il britannico Alex Lowes. Staremo a vedere.