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SBK, Assen: Rea fa doppietta, Davies e Van Der Mark che podio!
di Matt Cape
il 19/04/2015 in Sbk
Due manche combattutissime, ma dall'esito identico: Jonathan trionfa e allunga nel mondiale. L'orgoglio porta invece Ducati e Honda sul podio. Battuti pesantemente Sykes, Haslam e Guintoli
SBK, Assen: Rea fa doppietta, Davies e Van Der Mark che podio!
Jonathan Rea ha qualcosa in più: nella testa e nel polso destro. Ha l'intelligenza strategica per capire come vincere, gestendo le lotte senza prendere eccessivi rischi. Attaccando e scappando verso il traguardo solo quando gli avversari sono cotti, in affanno. Due manche da nervi saldi, corse con il gas in mano e il coraggio del leone. Uno che ha fame di un successo. Meritato, visto che vanta già +50 punti su Haslam (140) e +67 su Davies (123).
Gara 1 - Dalla pole Sykes scatta per vincere, per dimostrare di essere l'uomo su cui Kawasaki deve puntare ancora. Ma subito capisce che il gruppetto di assatanati che lo segue non ha nessuna intenzione di mollargli la coda. In particolare il compagno di box, Rea, gli prende la scia e si porta al comando. Una manche da gambero, quella di Tom, che si vede passare anche da Davies. Chaz, che poi fino alla fine accarezza l'idea di andare a riprendere "Jonny". Il ducatista si deve però accontentare della seconda piazza, a +1". Grande lotta invece tra Van Der Mark e Haslam, con l'olandese che fa letteralmente volare la Honda, riuscendo a tenere testa all'Aprilia dell'inglese. Una bella sfida a gomiti larghi fino al traguardo. Ma anche un podio perso da Leon, che non sempre riesce a sfruttare l'elevato potenziale della RSV4. Mentre proprio Sykes si deve accontentare della quinta piazza. Schiaffo morale tosto, e un feeling con la Kawasaki che non sembra più quello degli anni passati. La tegola più grossa, però, cade in testa a Guintoli: solo 8°, e preceduto anche da Torres e Fores. Il francese vede il giovane compagno di box, idolo di casa, andare sul podio e scuote la testa, pensando a come rivarsi nella seconda manche...
Gara 2 - Giri e motivazioni nella zona alta del contagiri, per la corsa decisiva di Assen. Ottimo presupposto per mettere in pista una delle gare più combattute e tirate degli ultimi anni. Dove Sykes parte più determinato e tonico che mai, subito al comando, pronto a chiudere la porta in faccia a tutti, ad ogni curva, per evitare inserimenti spiacevoli nei primi giri. Ci riesce, ma alle sue spalle si sgomita parecchio: Rea e Davies riprendono quella sfida ai ferri corti, che da qualche gara sta diventando un vero cult in questa Superbike 2015. Mentre non sembra poterne approfittare Haslam, da cui ci si aspetta una corsa con una marcia in più, che proprio non entra. Con loro arriva anche Van Der Mark che, dopo una partenza orrenda, firma un veloce recupero. 21 giri sono lunghi e la bagarre s'infuoca velocemente. Fino a quando Rea si stufa del gioco di gruppo e, nella parte del curvone veloce, infila deciso Sykes prendendosi il nuovamente il comando. Manovra che replica lesto Davies per non perdere il contatto dalla miglior Kawasaki. Intanto Haslam prova a portarsi nelle posizioni di vertice, ma trova sulla sua strada un Van Der Mark ancora più motivato. L'olandesino pesca tutti i jolly che ha nel mazzo, per stare in sella ad una Honda che lo vorrebbe lanciare in aria ad ogni curva, ad ogni maltrattamento. Ma il giovane campione della Supersport vuole ripetersi e tiene deciso la terza piazza fino al traguardo! Per Haslam c'è ancora la medaglia di legno. Per Aprilia il fortissimo dubbio di aver sbagliato a portare Melandri in MotoGP. Perché diciamolo: qui Marco avrebbe lottato per vincere, forte di questa RSV4 che in mano all'inglese non sembra mai sfruttata al massimo del potenziale...
Quindi ancora 5° Sykes con le orecchie piegate nel casco e il morale a pezzi. Scortato da Torres, che da giovane ed onesto lavoratore del manubrio tiene dietro Guintoli. Ovvero quello con il numero 1 sulla carena, che questa volta si prende il lusso di resistere a Fores. Per la cronaca, al traguardo, tra Van Der Mark e Sylvain il cronometro dice +8"3. Un confronto impietoso da qualsiasi punto di vista.
SBK: i risultati e le classifiche
Quindi ancora 5° Sykes con le orecchie piegate nel casco e il morale a pezzi. Scortato da Torres, che da giovane ed onesto lavoratore del manubrio tiene dietro Guintoli. Ovvero quello con il numero 1 sulla carena, che questa volta si prende il lusso di resistere a Fores. Per la cronaca, al traguardo, tra Van Der Mark e Sylvain il cronometro dice +8"3. Un confronto impietoso da qualsiasi punto di vista.
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