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SBK, Donington: Giugliano "cuor di leone" in Superpole
La pioggia non spaventa Davide, che beffa gli esperti inglesi. Haslam è 2°, mentre prova a reagire Melandri, che nel finale trova il giro buono per la terza piazza. Guintoli e Rea sprecano una bella occasione scivolando. Non prende rischi Sykes, 7°
Ci voleva un vero "cuor di leone" per spalancare il gas a fondo nella prima Superpole bagnata della stagione. Coraggio e intuito, sfoggiati con successo da un tonico Davide Giugliano, che ha messo in riga tutti con il tempo di 1:44.903. Un bel colpo per il ducatista, che così torna in pole e firma il suo secondo centro in qualifica, dopo quello della Russia nel 2013. Una beffa per gli esperti piloti inglesi, che sul bagnato di solito hanno qualcosa in più. Invece è Haslam il solo rider che riesce ad avvicinarsi alla Panigale 1199R, a +0.106, con una Honda apparsa molto efficace.
Motivo per il quale "brucia" parecchio la caduta di Rea, che spreca l'occasione, finendo in terra nel momento sbagliato. Errore arrivato dopo un momento di nervosismo, derivato da un'incomprensione con Guintoli. Per Jonathan solo l'ottavo posto quindi, ad oltre +1.4 di ritardo dalla vetta. Mentre proprio il francese dell'Aprilia scivola, ma si riprende e agguanta il quinto posto. Sylvain, però, paga ben +0.936 dal miglior tempo, finendo anche dietro alla Suzuki di Lowes (+0.355), bravo ad aggiudicarsi la quarta piazza.
La prima fila, però, vede un'altro protagonista italiano. Ovvero il duo Melandri-Aprilia che nonostante le mille difficoltà di adattamento, trovano il feeling giusto per un'ultimo giro tirato, quanto efficace. Il terzo posto è così servito, con solo 2 decimi di ritardo dal connazionale in pole. Non brillano invece le Kawasaki, che girano praticamente in tandem. Ma è Baz leggermente più lesto, che si prende la sesta piazza. Mentre Sykes non sembra particolarmente a punto con la sua ZX-10R. Soprattutto, l'inglese è apparso poco propenso a prendere rischi inutili prima del tempo...
Degne di nota invece le performance di Elias e Badovini, i due migliori piloti della SP1. Tony firma poi un 9° posto finale, mentre Ayrton cade proprio nel finale del primo step di qualifica. Un highside che lo vede finire sotto la moto, ma senza conseguenze fisiche. La Bimota, però, è troppo rovinata e non c'è tempo per sistemarla. Motivo per il quale sfuma la prima occasione stagionale di disputare la SP2.
La prima fila, però, vede un'altro protagonista italiano. Ovvero il duo Melandri-Aprilia che nonostante le mille difficoltà di adattamento, trovano il feeling giusto per un'ultimo giro tirato, quanto efficace. Il terzo posto è così servito, con solo 2 decimi di ritardo dal connazionale in pole. Non brillano invece le Kawasaki, che girano praticamente in tandem. Ma è Baz leggermente più lesto, che si prende la sesta piazza. Mentre Sykes non sembra particolarmente a punto con la sua ZX-10R. Soprattutto, l'inglese è apparso poco propenso a prendere rischi inutili prima del tempo...
Degne di nota invece le performance di Elias e Badovini, i due migliori piloti della SP1. Tony firma poi un 9° posto finale, mentre Ayrton cade proprio nel finale del primo step di qualifica. Un highside che lo vede finire sotto la moto, ma senza conseguenze fisiche. La Bimota, però, è troppo rovinata e non c'è tempo per sistemarla. Motivo per il quale sfuma la prima occasione stagionale di disputare la SP2.