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SBK: Laverty grida vendetta. Aprilia sul podio

di Matt Cape il 23/02/2014 in Sbk

Eugene conquista la vittoria nel primo round di Phillip Island, gara inaugurale della stagione 2014. Melandri 2° davanti a Guintoli. Disgelo Ducati con Giugliano 4° e Canepa 10° con la Evo. Dietro le Kawasaki

SBK: Laverty grida vendetta. Aprilia sul podio
Scaricato dall'Aprilia a fine 2013, Eugene Laverty ha passato l'inverno a meditare vendetta. Fredda, affilata e devastante, messa in pista con lucidità alla prima occasione utile. Dimostrazione di quanto la "testa del pilota" faccia ancora la differenza in sella ad una moto da gara. Tanto da riportare al successo la Suzuki GSX-R1000, che mancava dal primo gradino del podio dal 2010 (Haslam). Detto che l'irlandese è partito maluccio, ha poi trovato il passo della rimonta, saltando progressivamente gli avversari fino a ritrovare il contatto diretto con i primi.
Ovvero proprio ai due boys di casa Aprilia, lepri in fuga nella prima parte di gara, nonché eletti da Laverty come "nemici, riferimento e obiettivo". Della serie "l'importante è batterli", il neo-suzukista scopre proprio nel finale di gara di averne di più, rispetto ai ragazzi sulle RSV4 Factory. Andando a superare prima Melandri, per poi andare all'attacco di Guintoli, "bevendoseli" con determinazione. Il risultato è un trionfo saporito per Laverty, che taglia tranquillamente il traguardo con quasi 3 secondi di vantaggio sugli inseguitori.

Lasciando le scaramucce per il podio ai due di Aprilia, con Melandri che trova il colpo di reni all'ultimo, giusto in tempo per riuscire a sfilare la seconda piazza al compagno di box, Guintoli, 3°. Coppa e champagne che comunque hanno il sapore della beffa per il team di Noale, che deve cercare immediatamente una risposta nella seconda manche.

Appena giù dal podio c'è invece un tonico Giugliano, che riporta nelle zone alte della classifica la Ducati 1199 Panigale R, anche se chiude 4° a quasi 7 secondi dalla "non nuovissima" Suzuki. Mentre continua a non brillare Davies, che con la Rossa chiude 8° senza infamia, ma pure senza lode.

La crisi del mattino è invece quella di Sykes, solo 7° sotto la bandiera a scacchi con la Kawasaki ZX-10R. Il campione del mondo certifica le sue difficoltà sul tracciato di Phillip Island, pista indigesta e sul quale continua a non vincere. Tra l'altro finendo staccato anche dal compagno di marca Baz, 5°, che chiude con la Honda CBR1000RR di Rea incollata agli scarichi. Pasticcia invece Lowes, che paga il pegno dell'inesperienza e cade nelle prime fasi. Fuori gioco anche Haslam, Elias e Andreozzi.

Menzione d'onore invece per Canepa che chiude la top ten con la Ducati EVO, beffato solo per un soffio da Salom e la sua Kawasaki altrettanto EVO. Infine il ritorno nel mondiale della MV Agusta si chiude con un 13° posto onorevole firmato da Corti.
SBK: Laverty grida vendetta. Aprilia sul podio
I risultati di gara 1 a Phillip Island

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