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Sbk
SBK: Guintoli vince gara 2 a Phillip Island
di Matt Cape
il 23/02/2014 in Sbk
Il francese consegna all'Aprilia il primo successo del 2014, arrivato grazie alla bandiera rossa per l'esplosione del motore di Larverty. Le Kawasaki di Baz e Sykes completano il podio. Giugliano ancora 4°, mentre pasticcia Melandri, solo 8°
Primi giri della seconda manche di Phillip Island, dove la voglia di rivalsa è scandita dall'alternarsi frenetico dei nomi nella tabella delle posizioni di vertice. Adrenalina che scorre a fiumi e piloti che si tuffano in curva senza esclusione di colpi. Stabilizzandosi relativamente dopo qualche giro, con "la solita lepre" Guintoli al comando. Ma in scia ci sono Baz, Rea e Laverty. Perde invece terreno Melandri, che deve difendersi dalle Ducati di Giugliano e Davies. Tutti vicini, "francobollati", compresi Sykes e Haslam che chiudono un trenino bello agguerrito. Mentre pasticcia ancora Lowes, poco lucido in avvio e poi relegato nelle retrovie, comunque bravo a non perdersi d'animo ed iniziare la sua gara di rimonta.
Cosa che deve fare anche Melandri, che inciampa in un dritto nella via di fuga asfaltata e rientra in 14.ma piazza. In vetta intanto la bagarre si fa serrata: è Lavery che si prende infatti il comando della corsa, tirandosi dietro Baz che sfila abbastanza comodamente Guintoli. Tocca invece a Davies mostrare un breve moto di orgoglio, portandosi alle spalle del trio di testa. Peccato per Chaz che gli inseguitori non abbiano nessuna voglia di aspettare e gli mettano pressione. Così in un pugno di giri lo sfilano sia Sykes, che si prende così la quarta piazza, sia Giugliano che resiste agli attacchi delle Honda di Rea e Haslam.
Oltre la metà gara e Guintoli si riporta nuovamente in testa alla corsa, con Laverty e Baz accodati e impegnati a non perdere troppo terreno dall'Aprilia. La RSV4 Factory che è protagonista anche ai margini della top ten, dove Elias si vede superare dal compagno di marca Melandri. Marco che appare desideroso di sferrare al più presto l'attacco a Davies, che lo precede.
Il colpo di scena arriva però al 15° dei 22 giri previsti: quando esplode il motore della Suzuki di Laverty, privandolo della possibilità di una doppietta epica. Nonché privandoci di uno show finale che si pregustava assolutamente avvincente. Ma vista la generosa quantità di olio sparato in pista dalla GSX-R1000, la Direzione Gara è costretta ad esporre la bandiera rossa. Praticamente un coito interrotto, visto che, essendo stato superato il 75% della corsa, la gara viene dichiarata conclusa con la classifica congelata al giro precedente all'interruzione.
Situazione che attribuisce di diritto la vittoria a Guintoli, che consegna così il primo successo stagionale all'Aprilia, salendo sul podio in compagnia di due Kawasaki. Ovvero quelle di Baz (2°) e Sykes (3°), che esorcizzano in questo modo la prestazione opaca di gara 1. Si conferma invece "solido" 4° Giugliano (Ducati) davanti alle Honda di Rea e Haslam. Mentre Davies (Ducati) pesca il jolly e tiene la 7.ma piazza davanti alle due Aprilia di Melandri ed Elias.
Chiude la top ten Salom (Kawasaki EVO), che precede ancora Canepa sulla Ducati EVO gestita dal team Althea. Infine soffre parzialmente la MV Agusta, con Corti che per questo giro deve accontentarsi del 18° posto. Ma la MV Agusta si prende comunque un meritato applauso anche grazie al francese Jules Cluzel, che in Supersport centra la prima vittoria 2014 (nel mondiale un successo mancava dal 1976 - Agostini!) proprio in sella alla F3 675. Sul podio con l'inglese Coghlan (2°, Yamaha R6) e l'italiano De Rosa (3°, Honda CBR600RR).
Oltre la metà gara e Guintoli si riporta nuovamente in testa alla corsa, con Laverty e Baz accodati e impegnati a non perdere troppo terreno dall'Aprilia. La RSV4 Factory che è protagonista anche ai margini della top ten, dove Elias si vede superare dal compagno di marca Melandri. Marco che appare desideroso di sferrare al più presto l'attacco a Davies, che lo precede.
Il colpo di scena arriva però al 15° dei 22 giri previsti: quando esplode il motore della Suzuki di Laverty, privandolo della possibilità di una doppietta epica. Nonché privandoci di uno show finale che si pregustava assolutamente avvincente. Ma vista la generosa quantità di olio sparato in pista dalla GSX-R1000, la Direzione Gara è costretta ad esporre la bandiera rossa. Praticamente un coito interrotto, visto che, essendo stato superato il 75% della corsa, la gara viene dichiarata conclusa con la classifica congelata al giro precedente all'interruzione.
Situazione che attribuisce di diritto la vittoria a Guintoli, che consegna così il primo successo stagionale all'Aprilia, salendo sul podio in compagnia di due Kawasaki. Ovvero quelle di Baz (2°) e Sykes (3°), che esorcizzano in questo modo la prestazione opaca di gara 1. Si conferma invece "solido" 4° Giugliano (Ducati) davanti alle Honda di Rea e Haslam. Mentre Davies (Ducati) pesca il jolly e tiene la 7.ma piazza davanti alle due Aprilia di Melandri ed Elias.
Chiude la top ten Salom (Kawasaki EVO), che precede ancora Canepa sulla Ducati EVO gestita dal team Althea. Infine soffre parzialmente la MV Agusta, con Corti che per questo giro deve accontentarsi del 18° posto. Ma la MV Agusta si prende comunque un meritato applauso anche grazie al francese Jules Cluzel, che in Supersport centra la prima vittoria 2014 (nel mondiale un successo mancava dal 1976 - Agostini!) proprio in sella alla F3 675. Sul podio con l'inglese Coghlan (2°, Yamaha R6) e l'italiano De Rosa (3°, Honda CBR600RR).
1. | S. GUINTOLI | APRILIA | 41 |
2. | L. BAZ | KAWASAKI | 31 |
3. | M. MELANDRI | APRILIA | 28 |
4. | D. GIUGLIANO | DUCATI | 26 |
5. | T. SYKES | KAWASAKI | 25 |
6. | E. LAVERTY | SUZUKI | 25 |
7. | J. REA | HONDA | 21 |
8. | C. DAVIES | DUCATI | 17 |
9. | D. SALOM | KAWASAKI | 13 |
10. | N. CANEPA | DUCATI | 11 |
11. | L. HASLAM | HONDA | 10 |
12. | F. FORET | KAWASAKI | 8 |
13. | T. ELIAS | APRILIA | 7 |
14. | G. ALLERTON | BMW | 6 |
15. | S. MORAIS | KAWASAKI | 3 |
16. | C. CORTI | MV AGUSTA | 3 |
17. | A. LOWES | SUZUKI | 3 |
18. | J. GUARNONI | KAWASAKI | 2 |
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