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Superbike: Tom Sykes è campione del mondo
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Laverty domina entrambe le manche a Jerez. In gara1 batte Melandri (2°) dopo una grande lotta. A Sykes basta il 3° posto per aggiudicarsi il titolo piloti 2013, riportandolo in Kawasaki dopo 20 anni. Aprilia conquista il mondiale costruttori
Scott Russel 1993, Tom Sykes 2013. Ci sono voluti 20 anni per riportare il titolo mondiale in Kawasaki, ma alla fine l'inglese di Huddersfield ci è riuscito. Un successo strameritato, sognato e ambito, dopo la "mezza beffa" del 2012. Matematicamente arrivato in anticipo, di una manche, rispetto alla chiusura dei giochi. Grazie al gap di +28 in classifica.
E' dunque bastato il 3° posto in gara1 a Jerez, per consegnare la coppa nelle mani di un felicissimo Tom. Strategico e saggio, nel gestire al meglio anche il vantaggio da Guintoli, 4° e piuttosto sotto tono anche in quest'ultimo appuntamento stagionale. Il francese che sembra essersi definitivamente accontentato del "posto fisso", contrattualmente garantito in Aprilia con un terzo posto in campionato.
E' dunque bastato il 3° posto in gara1 a Jerez, per consegnare la coppa nelle mani di un felicissimo Tom. Strategico e saggio, nel gestire al meglio anche il vantaggio da Guintoli, 4° e piuttosto sotto tono anche in quest'ultimo appuntamento stagionale. Il francese che sembra essersi definitivamente accontentato del "posto fisso", contrattualmente garantito in Aprilia con un terzo posto in campionato.
Gara1 - Lo spettacolo è stato quindi offerto da Laverty e Melandri. Sotto il semaforo l'irlandese alfiere di Noale parte come un razzo e ha fa gara al comando fino agli ultimi giri. Ovvero quando risale il ravennate che gli si incolla allo scarico. Tanto che al penultimo passaggio, Marco s'infila vedendo un varco - piuttosto discutibile - finendo poi largo, ma portandosi dietro Eugene. E' il guizzo buono per provare a vincere nella 100.ma gara in carriera. Non fosse che Laverty aveva già mal digerito l'ingresso di Melandri nel suo box al venerdì, pronto ad appoggiare le "sue cose" in vista dell'imminente e già deciso passaggio in Aprilia. Un gesto indelicato da parte di Marco, che unito al sorpasso di cui sopra, ha letteralmente fatto chiudere la vena ad Eugene. Tanto che all'ultima curva dell'ultimo giro, l'irlandese si è inventato un sorpasso epico all'esterno, che gli ha permesso di vincere la manche e tenere dietro la BMW per 2 decimi al traguardo.
Vero che Laverty non aveva più niente da perdere, ma signori questo è un bel talento, ancora giovane e fresco, e solo un team pazzo se lo farebbe scappare!
Per la cronaca, Elias chiude 5° con oltre 20" di ritardo, precedendo Giugliano. In pratica, quattro RSV4 nei primi sei posti, che rafforza il morale del box di Noale, proprio nel giorno in cui il titolo è sfuggito. Nota finale, la miglior Ducati in pista è quella di Fores, 9°, mentre Badovini è 13° e guida il trenino rosso completato da Neukirchner e Lanzi.
Con questa decisiva vittoria Laverty regala all'Aprilia anche il Mondiale Costruttori Superbike 2013. Ovvero il quinto titolo per il marchio italiano negli ultimi quattro anni di WSBK, il secondo consecutivo nei Costruttori.
Vero che Laverty non aveva più niente da perdere, ma signori questo è un bel talento, ancora giovane e fresco, e solo un team pazzo se lo farebbe scappare!
Per la cronaca, Elias chiude 5° con oltre 20" di ritardo, precedendo Giugliano. In pratica, quattro RSV4 nei primi sei posti, che rafforza il morale del box di Noale, proprio nel giorno in cui il titolo è sfuggito. Nota finale, la miglior Ducati in pista è quella di Fores, 9°, mentre Badovini è 13° e guida il trenino rosso completato da Neukirchner e Lanzi.
Con questa decisiva vittoria Laverty regala all'Aprilia anche il Mondiale Costruttori Superbike 2013. Ovvero il quinto titolo per il marchio italiano negli ultimi quattro anni di WSBK, il secondo consecutivo nei Costruttori.
Gara 2 - Dopo la festa per il titolo matematicamente vinto, Tom Sykes si è rimesso il casco per correre l'ultima manche dell'anno. Operazione non facile, perché ci sta che le motivazioni e l'adreanalina calino nelle ore immediatamente successive al trionfo. Invece no. Il neo-campione del mondo ha chiuso la sua annata migliore senza fare passerella, ma con un bel duello senza esclusione di colpi. Degno avversario, l'attualmente disoccupato Eugene Laverty. L'irlandese, non pago della vittoria in gara1, si è ripetuto, mettendo in vetrina tutto il suo talento per chi vorrà aggiudicarselo per il 2014. Rumors da retro box lo vorrebbero nel team Alstare con l'Aprilia e Tony Elias, ma il futuro è ancora tutto da scrivere. Il presente invece è un garone vinto da Laverty con una voglia famelica, che alla fine gli permette di tagliare il traguardo con un bel +2.7 di vantaggio sul fresco iridato. Ovvero quel Sykes mai rinunciatario, che ancora una volta gestisce il distacco da Guintoli. Sylvain quindi 3° sul podio e nel mondiale, con riconferma automatica per contratto in sella all'Aprilia factory del prossimo anno.
Compagno di quel Marco Melandri che ufficialmente non ha preso parte alla seconda manche per l'acutizzarsi dei dolori alla caviglia infortunata. Realisticamente con nulla in palio Marco ha evitato di prendere rischi, restando nel box per congedarsi comodamente dal team BMW. Mentre Elias regalava traversi e spettacolo in pista, dimostrando una buona volontà e tanta voglia di restare in Superbike. Oltre che in sella alla moto di Noale... L'avventura BMW di Davies si chiude invece con un 5° posto davanti alla Suzuki di Camier e al tonico Lanzi, 7° con la 1098R. Pilota e moto old school che hanno veramente ben figurato in questi ultimi appuntamenti del mondiale. Peccato invece per Giugliano, che ha chiuso con un 10° posto sotto le aspettative. Davide ha guidato da vero guerriero, ma non sempre la motivazione basta per fare arrivare i risultati. Come dimostra anche Fabrizio 14° con una Honda in difficoltà, unica CBR1000RR arrivata al traguardo! Ritirato infatti Haslam, insieme ai ducatisti-panigalisti Badovini e Fores.
Con nove vittorie a pari-merito per Laverty e Sykes si chiude così il mondiale Superbike 2013. Da adesso inizia l'era della "rivoluzione", o meglio dell'EVOluzione, con la riduzione dei costi, le novità tecniche e regolamentari, la voglia di esplorare il mondo e i new business. The show must go on...
Compagno di quel Marco Melandri che ufficialmente non ha preso parte alla seconda manche per l'acutizzarsi dei dolori alla caviglia infortunata. Realisticamente con nulla in palio Marco ha evitato di prendere rischi, restando nel box per congedarsi comodamente dal team BMW. Mentre Elias regalava traversi e spettacolo in pista, dimostrando una buona volontà e tanta voglia di restare in Superbike. Oltre che in sella alla moto di Noale... L'avventura BMW di Davies si chiude invece con un 5° posto davanti alla Suzuki di Camier e al tonico Lanzi, 7° con la 1098R. Pilota e moto old school che hanno veramente ben figurato in questi ultimi appuntamenti del mondiale. Peccato invece per Giugliano, che ha chiuso con un 10° posto sotto le aspettative. Davide ha guidato da vero guerriero, ma non sempre la motivazione basta per fare arrivare i risultati. Come dimostra anche Fabrizio 14° con una Honda in difficoltà, unica CBR1000RR arrivata al traguardo! Ritirato infatti Haslam, insieme ai ducatisti-panigalisti Badovini e Fores.
Con nove vittorie a pari-merito per Laverty e Sykes si chiude così il mondiale Superbike 2013. Da adesso inizia l'era della "rivoluzione", o meglio dell'EVOluzione, con la riduzione dei costi, le novità tecniche e regolamentari, la voglia di esplorare il mondo e i new business. The show must go on...
SBK, gara 1
Jerez - FIM Superbike World Championship - Race 1
1. Eugene Laverty (Aprilia Racing Team) Aprilia RSV4 Factory 36'00.919
2. Marco Melandri (BMW Motorrad GoldBet SBK) BMW S1000 RR 36'01.137
3. Tom Sykes (Kawasaki Racing Team) Kawasaki ZX-10R 36'07.600
4. Sylvain Guintoli (Aprilia Racing Team) Aprilia RSV4 Factory 36'10.246
5. Toni Elias (Red Devils Roma) Aprilia RSV4 Factory 36'21.365
6. Davide Giugliano (Althea Racing) Aprilia RSV4 Factory 36'28.552
7. Chaz Davies (BMW Motorrad GoldBet SBK) BMW S1000 RR 36'29.540
8. Leon Camier (Fixi Crescent Suzuki) Suzuki GSX-R1000 36'30.467
9. Xavi Fores (Team Ducati Alstare) Ducati 1199 Panigale 36'30.883
10. Mark Aitchison (Team Pedercini) Kawasaki ZX-10R 36'37.900
11. Jules Cluzel (Fixi Crescent Suzuki) Suzuki GSX-R1000 36'37.927
12. Sylvain Barrier (BMW Motorrad GoldBet SBK) BMW S1000 RR 36'44.098
13. Ayrton Badovini (Team Ducati Alstare) Ducati 1199 Panigale 36'48.179
14. Max Neukirchner (MR-Racing) Ducati 1199 Panigale 36'53.073
15. Lorenzo Lanzi (Mesaroli Transports A.S.) Ducati 1098R 36'53.831
16. Federico Sandi (Team Pedercini) Kawasaki ZX-10R 36'55.333
17. Michel Fabrizio (Pata Honda World Superbike) Honda CBR1000RR 37'03.028
18. Broc Parkes (Monster Energy Yamaha - Yart) Yamaha YZF R1 37'03.487
19. Vittorio Iannuzzo (Grillini Dentalmatic SBK) BMW S1000 RR 37'26.486
RT. Leon Haslam (Pata Honda World Superbike) Honda CBR1000RR 33'25.707
SBK, gara 2
Jerez - FIM Superbike World Championship - Race 2
1. Eugene Laverty (Aprilia Racing Team) Aprilia RSV4 Factory 36'05.989
2. Tom Sykes (Kawasaki Racing Team) Kawasaki ZX-10R 36'08.700
3. Sylvain Guintoli (Aprilia Racing Team) Aprilia RSV4 Factory 36'11.699
4. Toni Elias (Red Devils Roma) Aprilia RSV4 Factory 36'21.498
5. Chaz Davies (BMW Motorrad GoldBet SBK) BMW S1000 RR 36'27.819
6. Leon Camier (Fixi Crescent Suzuki) Suzuki GSX-R1000 36'32.547
7. Lorenzo Lanzi (Mesaroli Transports A.S.) Ducati 1098R 36'36.829
8. Jules Cluzel (Fixi Crescent Suzuki) Suzuki GSX-R1000 36'39.045
9. Mark Aitchison (Team Pedercini) Kawasaki ZX-10R 36'42.288
10. Davide Giugliano (Althea Racing) Aprilia RSV4 Factory 36'46.856
11. Max Neukirchner (MR-Racing) Ducati 1199 Panigale 36'50.297
12. Broc Parkes (Monster Energy Yamaha - Yart) Yamaha YZF R1 36'58.472
13. Sylvain Barrier (BMW Motorrad GoldBet SBK) BMW S1000 RR 36'59.663
14. Michel Fabrizio (Pata Honda World Superbike) Honda CBR1000RR 37'26.305
15. Federico Sandi (Team Pedercini) Kawasaki ZX-10R 36'37.139
RT. Leon Haslam (Pata Honda World Superbike) Honda CBR1000RR 7'04.803
RT. Ayrton Badovini (Team Ducati Alstare) Ducati 1199 Panigale 3'37.385
RT. Xavi Fores (Team Ducati Alstare) Ducati 1199 Panigale
RT. Vittorio Iannuzzo (Grillini Dentalmatic SBK) BMW S1000 RR
NS. Marco Melandri (BMW Motorrad GoldBet SBK) BMW S1000 RR
SSP, la gara
Jerez - FIM Supersport World Championship - Race
1. Sam Lowes (Yakhnich Motorsport) Yamaha YZF R6 34'59.865
2. Kenan Sofuoglu (MAHI Racing Team India) Kawasaki ZX-6R 35'01.982
3. Roberto Rolfo (ParkinGo MV Agusta Corse) MV Agusta F3 675 35'07.831
4. Michael Vd Mark (Pata Honda World Supersport) Honda CBR600RR 35'09.579
5. Lorenzo Zanetti (Pata Honda World Supersport) Honda CBR600RR 35'23.508
6. Riccardo Russo (Puccetti Racing Kawasaki) Kawasaki ZX-6R 35'25.099
7. Kev Coghlan (Kawasaki DMC-Lorenzini Team) Kawasaki ZX-6R 35'25.292
8. Sheridan Morais (Team Goeleven) Kawasaki ZX-6R 35'26.890
9. Vladimir Leonov (Yakhnich Motorsport) Yamaha YZF R6 35'27.038
10. Fabien Foret (MAHI Racing Team India) Kawasaki ZX-6R 35'29.236
11. Danny Webb (PTR Honda) Honda CBR600RR 35'32.142
12. Roberto Tamburini (Team Lorini) Honda CBR600RR 35'34.304
13. David Salom (Kawasaki Intermoto Ponyexpres) Kawasaki ZX-6R 35'34.450
14. Mathew Scholtz (Suriano Racing Team) Suzuki GSX-R600 35'35.975
15. Marco Faccani (Evan Bros R. by S.M.A. Honda I) Honda CBR600RR 35'36.968
16. Jack Kennedy (Rivamoto) Honda CBR600RR 35'38.899
17. Massimo Roccoli (Team Pata by Martini) Yamaha YZF R6 35'42.668
18. Matthieu Lagrive (Kawasaki Intermoto Ponyexpres) Kawasaki ZX-6R 35'52.216
19. Luca Marconi (PTR Honda) Honda CBR600RR 35'58.189
20. Lee Johnston (Team Honda PTR) Honda CBR600RR 36'03.154
21. Raffaele De Rosa (Team Lorini) Honda CBR600RR 36'11.435
22. Nacho Calero Perez (Honda PTR) Honda CBR600RR 36'12.067
23. Alex Schacht (Racing Team Toth) Honda CBR600RR 36'12.136
24. Imre Toth (Racing Team Toth) Honda CBR600RR 36'14.095
25. Corey Alexander (Team Honda PTR) Honda CBR600RR 36'15.521
26. Brodie Waters (AARK Racing) Honda CBR600RR 36'22.703
RT. Ronan Quarmby (Prorace) Honda CBR600RR 30'24.791
RT. Fraser Rogers (Complus SMS Racing) Honda CBR600RR 30'51.378
RT. Alexey Ivanov (Kawasaki DMC-Lorenzini Team) Kawasaki ZX-6R 23'39.553
RT. Eduard Blokhin (Rivamoto) Honda CBR600RR 13'03.585
RT. Christian Iddon (ParkinGo MV Agusta Corse) MV Agusta F3 675 10'42.490
RT. Alex Baldolini (Suriano Racing Team) Suzuki GSX-R600 3'36.887