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SBK, gara1: zampata decisiva di Sykes
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Due bandiere rosse condizionano l'inedita manche del sabato americano, in cui Guintoli rimedia un 5° posto amaro. Un colpaccio per Tom, che invece trionfa e allunga nel mondiale. Sul podio Davies è 2° davanti a Laverty, che nel finale beffa Melandri al Cavatappi
L'inedito format del "Saturday night" di Laguna Seca si rivela particolarmente impegnativo per i riders della Superbike. La Superpole finisce nelle mani di Guintoli che per 15 millesimi beffa Sykes, e per 45 precede Laverty. Dove ben figura Canepa 4° davanti a Giugliano, Melandri, Cluzel e Badovini, che completano le prime tre file. Ma c'è giusto il tempo di un massaggio e un sorso di energy drink rigenerante, che tutti sono di nuovo al via, in sella per l'anticipo di gara1. Manche che si rivelerà molto più complessa delle attese.
Infatti, a causa di ben due bandiere rosse, esposte per sistemare gli air-fence distrutti in altrettante cadute (di Eslick prima, di Canepa, Hayden e Haslam poi), lo show viene forzatamente soddiviso in tre sotto-atti. Dove, nei primi due start, Guintoli azzecca sempre una magnifica partenza, azzardando addirittura una fuga, con Davies e Sykes impegnatissimi nel non lasciar scappare il francese dell'Aprilia.
Peccato che al terzo e definitivo avvio, per una mini-corsa di 12 giri, Sylvain finisca subito a fare a carenate nel gruppetto di testa, perdendo terreno nei primi metri. Una mezza disfatta, che mostra anche una serie di difficoltà evidenti per il poleman e la usa RSV4. Il feeling positivo della prima parte di giornata svanisce così, chilometro dopo chilometro. Mentre ne approfittano, facendosi largo al comando, le BMW di Davies e Melandri.
Il ravennate non ha il passo dei migliori e viene sverniciato da Sykes, restando in lotta con Guintoli, Laverty e Giugliano. Un bel duello con il gruppetto compatto e dove proprio Melandri resiste con determinazione agli attacchi. In particolare a quelli di Sylvain, che però non sembra convinto nell'affondare gli attacchi necessari per non perdere terreno dal duo di testa.
Giri che scorrono veloci, finché Sykes piazza la zampata e si porta al comando passando anche Davies. Mossa attesa, che consegna di fatto la vittoria nelle mani di Tom. Ma è l'ultimo giro, e per il terzo gradino del podio tocca a Laverty replicare il celebre "sorpasso Rossi-Marquez style al Cavatappi", beffando così un Melandri che non apprezza. Tanto che all'arrivo Marco è incavolato nero e suo malgrado 4°. Come un gambero, Guintoli finisce 5°, gestendo anche con fatica un timido tentativo di sfida di Giugliano, 6° sotto la bandiera a scacchi.
Finisce così questa versione "endurance" della prima gara1 del sabato della storia della moderna Superbike. Finisce con i 348 punti totali, che dicono portano Sykes saldamente in vetta alla classifica iridata, marcato ancora da Guintoli a 326. Quanto basta per prevedere scintille nella gara2 di domenica sera.
SBK, Gara 1
Laguna Seca - FIM Superbike World Championship -
1. Tom Sykes (Kawasaki Racing Team) Kawasaki ZX-10R 16'55.703
2. Chaz Davies (BMW Motorrad GoldBet SBK) BMW S1000 RR 16'56.956
3. Eugene Laverty (Aprilia Racing Team) Aprilia RSV4 Factory 16'58.157
4. Marco Melandri (BMW Motorrad GoldBet SBK) BMW S1000 RR 16'58.353
5. Sylvain Guintoli (Aprilia Racing Team) Aprilia RSV4 Factory 16'59.133
6. Davide Giugliano (Althea Racing) Aprilia RSV4 Factory 16'59.287
7. Jules Cluzel (Fixi Crescent Suzuki) Suzuki GSX-R1000 17'04.837
8. Toni Elias (Red Devils Roma) Aprilia RSV4 Factory 17'06.955
9. Ayrton Badovini (Team Ducati Alstare) Ducati 1199 Panigale 17'09.843
10. Mark Aitchison (Team Pedercini) Kawasaki ZX-10R 17'13.533
11. David Salom (Kawasaki Racing Team) Kawasaki ZX-10R 17'13.713
12. Blake Young (Fixi Crescent Suzuki) Suzuki GSX-R1000 17'17.470
13. Michel Fabrizio (Pata Honda World Superbike) Honda CBR1000RR 17'17.790
14. Federico Sandi (Team Pedercini) Kawasaki ZX-10R 17'28.540
15. Vittorio Iannuzzo (Grillini Dentalmatic SBK) BMW S1000 RR 17'29.970
16. Glen Allerton (Next Gen Motorsports) BMW S1000 RR 17'45.870