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Superbike, Mosca tragica: Andrea Antonelli è morto

il 21/07/2013 in Sbk

Il perugino, classe 1988, è stato investito da Lorenzo Zanetti durante il primo giro della Supersport sotto il diluvio. La SBK cancella Gara 2. La prima manche, vinta da Melandri, si era già conclusa al limite della sicurezza dopo tante cadute

Superbike, Mosca tragica: Andrea Antonelli è morto
Il motociclismo italiano piange Andrea Antonelli, 25 anni, morto sul tracciato di Mosca dopo un brutto incidente nella gara del Mondiale Supersport. Il pilota di Castiglione del Lago è caduto in seguito ad un contatto nel primo giro, in condizioni di pista allagata e visibilità ridotta al minimo, scivolando poi in mezzo al gruppo di moto. Una situazione che ha reso impossibile per Lorenzo Zanetti evitare l'impatto imprevisto. Troppo fitta la nube d'acqua sollevata sul rettilineo. Colpito al collo, Antonelli è stato soccorso immediatamente e trasportato al vicino centro medico. Dopo i numerosi tentativi di rianimazione, è stato dichiarato il decesso del pilota.
Superbike, Mosca tragica: Andrea Antonelli è morto

In Gara 1, Marco Melandri (BMW Motorrad Goldbet) torna sul primo gradino del podio al termine di una corsa difficile e conclusa al limite della sicurezza sotto la bandiera a scacchi. Per il ravennate è la terza vittoria stagionale, che lo porta a -32 da Sylvain Guintoli (Aprilia Racing Team), di nuovo al comando della classifica provvisoria.

La pioggia, inizialmente solo in alcuni settori del tracciato, ha giocato un ruolo fondamentale nella corsa odierna, portando all'applicazione della modalità flag-to-flag introdotta in questa stagione. Melandri, insieme ad altri piloti nelle prime posizioni, ha fatto ritorno ai box per un cambio gomme a conclusione del ventesimo giro. Impossibile restare in pista con le mescole da asciutto. Grazie all'ottimo lavoro del box BMW durante il pit-stop, Marco è così riuscito a colmare il gap che lo separava dal compagno di squadra Chaz Davies, conquistando la prima posizione e tagliando il traguardo in solitaria. Il gallese che aveva condotto in testa la maggior parte della gara, si è dovuto quindi accontentare del 2° posto.

Ottima anche la prestazione di Ayrton Badovini (Team Ducati Alstare), che ha portato la 1199 Panigale R al primo podio della sua storia, giocandosi tutto nel finale di gara. Dove l'ex Campione della STK1000 si è trovato particolarmente a suo agio sull'asfalto completamente allagato del Moscow Raceway.

Sylvain Guintoli ha stretto i denti, chiudendo in sesta posizione dietro a Michel Fabrizio (Red Devils Aprilia), nonostante la clavicola destra lussata ed un bel rischio preso nella prima metà della corsa.

Ancora un problema tecnico, il secondo, per Tom Sykes (Kawasaki Racing Team) costretto al ritiro dopo che la sua Ninja ZX-10R che si è fermata nel corso del 4° giro con il motore che ha preso fuoco. Tante le cadute che hanno caratterizzato la gara: Carlos Checa (Team Ducati Astare) e Jules Cluzel (FIXI Crescent Suzuki) sono scivolati subito, imitati pochi giri dopo da Davide Giugliano (Althea Racing Aprilia). Poi ancora Eugene Laverty (Aprilia Racing Team) e Leon Haslam (Pata Honda World Superbike) sono finiti nelle vie di fuga, perdendo il controllo e cadendo rovinosamente. Stessa sorte per Lorenzo Savadori (Team Pedercini Kawasaki) e Vittorio Iannuzzo (Grillini Dentalmatic BMW).

Moscow - FIM Superbike World Championship - Race 1

1. Marco Melandri (BMW Motorrad GoldBet SBK) BMW S1000 RR 46'03.043
2. Chaz Davies (BMW Motorrad GoldBet SBK) BMW S1000 RR 46'10.484
3. Ayrton Badovini (Team Ducati Alstare) Ducati 1199 Panigale R 46'15.797
4. Jonathan Rea (Pata Honda World Superbike) Honda CBR1000RR 46'24.360
5. Michel Fabrizio (Red Devils Roma) Aprilia RSV4 Factory 46'50.499
6. Sylvain Guintoli (Aprilia Racing Team) Aprilia RSV4 Factory 47'04.042
7. Max Neukirchner (MR-Racing) Ducati 1199 Panigale R 47'07.805
8. Loris Baz (Kawasaki Racing Team) Kawasaki ZX-10R 47'07.990
9. Leon Camier (Fixi Crescent Suzuki) Suzuki GSX-R1000 47'12.183
10. Jules Cluzel (Fixi Crescent Suzuki) Suzuki GSX-R1000 46'26.550
11. Federico Sandi (Team Pedercini) Kawasaki ZX-10R 48'04.828
RT. Eugene Laverty (Aprilia Racing Team) Aprilia RSV4 Factory 26'02.247
RT. Leon Haslam (Pata Honda World Superbike) Honda CBR1000RR 26'04.095
RT. Tom Sykes (Kawasaki Racing Team) Kawasaki ZX-10R 4'52.190
RT. Davide Giugliano (Althea Racing) Aprilia RSV4 Factory 1'37.722
RT. Lorenzo Savadori (Team Pedercini) Kawasaki ZX-10R
RT. Vittorio Iannuzzo (Grillini Dentalmatic SBK) BMW S1000 RR
RT. Carlos Checa (Team Ducati Alstare) Ducati 1199 Panigale R

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