SBK, Portimao: Rea tira Laverty e Sykes

Nelle statistiche pre-evento, Jonathan Rea veniva indicato come uno dei piloti più costanti da tenere sotto osservazione a Portimao. Visti i sei podi ottenuti in dieci gare. Una pista particolarmente amata dall'inglese, che in Portogallo fece il suo esordio in Superbike nel 2008, qualificandosi terzo e terminando al quarto posto in gara 1. Normale quindi vedere Rea subito in vetta, anche nel primo turno di qualifica, autore del giro veloce in 1:43.551. Un tempo ancora alto, lontano dal tempo di 1:41.415 firmato da Sykes nel 2012. Detto che il vento, che ha soffiato costantemente sul tracciato dell'Algarve, per ora non ha reso la vita facile ai piloti.

Rea si è dunque portato al comando, ma gli avversari hanno già preso la scia e sembrano più agguerriti che mai. Laverty infatti ha portato la sua RSV4 Factory fino a 52 millesimi dal miglior tempo. Centrando un secondo posto, che per 45 millesimi relega in terza piazza la Kawasaki di Sykes. Ovvero ben tre piloti e tre marche differenti, in meno di 1 decimo! Con il leader della classifica mondiale, Guintoli che centra il 4° posto, anche se paga già un gap di quasi 4 decimi. Il francese non va comunque sottovalutato e tiene a bada l'esuberanza di Giugliano e Melandri, che lo marcano strettissimo, staccati rispettivamente di 83 e 92 millesimi.

Dietro, paga quasi 7 decimi di ritardo dalla vetta la BMW di Davies, che per 1 solo millesimo sfila la settima posizione a Checa. Anche se Carlos è apparso rigenerato e in forma, con tanta voglia di tornare a farsi vedere nelle posizioni che contano. Nonostante una caduta, è invece 9° Cluzel che tiene alta la bandiera Suzuki, precedendo Baz che chiude la top ten con un distacco di quasi 1 secondo. Una serie di problemi tecnici hanno infine condizionato il pomeriggio di Fabrizio, che non ha fatto registrare nemmeno 1 giro cronometrato. Un vero peccato visto che nelle libere del mattino, Michel aveva firmato il secondo miglior tempo.