Monza: Melandri trova il guizzo in qualifica

La BMW mostra gli artigli, ma Honda e Aprilia accettano la sfida. Giugliano 5° davanti a Fabrizio, in un tandem che spaventa Sykes e Laverty. Troppo lente le Ducati, fuori dalla top ten

La bella notizia di giornata è che la BMW e Marco Melandri ritrovano il sorriso dopo le fatiche delle gare precedenti. Nella prima qualifica della SBK a Monza, la S1000RR guidata dal ravennate stampa un bel 1:42.883 che lo lancia in vetta alla classifica. Anche grazie alla ragguardevole velocità di punta di 331 km/h. Peccato che l'altra BMW, quella di Davies 13°, finisca ancora in mano ai meccanici dopo l'ennesima carambola nelle vie di fuga. Intanto, però, Melandri non può tirare il fiato perché alle sue spalle ci sono due ossi duri che a Monza non vanno sottovalutati. Ovvero Rea, 2°, che con la CBR1000RR trova il guizzo per farsi sotto fino a 274 millesimi. Quanto basta per dare fastidio a Guintoli che con 11 km/h in più della Honda, si ferma al 3° posto. Detto che la RSV4 Factory è la più veloce in pista con 333,6 km/h. Niente male!

E che le moto di Noale dicano la loro sul tracciato brianzolo, lo si vede anche dal quinto posto di Giugliano e dal sesto di Fabrizio. Entrambi i piloti italiani sentono aria di casa e, nonostante le libere bagnate del mattino dominate da Rea, nel turno pomeridiano mettono in pista una determinazione che spaventa due illusti big. Ovvero Sykes, quarto con la ZX-10R , a soli 11 millesimi da Guintoli, che però si vede appunto braccato da Giugliano e Fabrizio, dietro per 1-2 decimi. All'opposto di Laverty che si trova davanti i due italiani, con anche la Kawa di Baz alle spalle per soli 5 millesimi. Insomma una lotta serrata, su una pista difficile che non a caso è definita il Tempio della Velocità. Come dire che qui le prestazioni e il motore contano tanto, più che da altre parti. Dunque si difende la Suzuki, con Camier e Cluzel rispettivamente al nono e decimo posto, mentre soffre, e di brutto, la Ducati. Checa, dolorante alla spalla, è 11° con una 1199 Panigale R che davanti al sensore della velocità fa registrare solo 311 km/h! Poco di più per la Rossa di Badovini 12°, che passa a 316 km/h. In pratica siamo intorno ai 20 km/h di paga presa rispetto ai primi. Troppo per affrontare serenamente il calore dei tifosi sulle tribune e l'appuntamento con la Superpole.

Infine, era stato annunciato alla vigilia delle prove e non si è visto il team HTM. Ma la stagione per Ivan Clementi non è finita, il team rientrerà in pista per il quinto round che si terrà il 26 maggio a Donington.