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Dall'Igna: "La SBK non si tocca"

di Stefano Borzacchiello il 07/02/2013 in Sbk

Il direttore tecnico e sportivo di Aprilia Racing è pronto alla nuova sfida, crede in Laverty e Guintoli ed è fiducioso sull'arrivo della Dorna, ma non serve cambiare il regolamento

Dal debutto nella SBK nel 2009 per il team Aprilia questa sarà la prima stagione senza Max Biaggi. Il campione del mondo ritiratosi a fine stagione seguirà comunque da vicino la sua ex squadra e anzi potrà dire la sua sui suoi eredi nel suo nuovo ruolo di commentatore per Sportmediaset. Gigi Dall'Igna direttore tecnico e sportivo e uomo chiave nel box della Casa di Noale, sa che Max era unico ma crede molto nella nuova coppia Laverty-Guintoli.
Dall'Igna: "La SBK non si tocca"
Secondo te c'è una differenza sostanziale fra Laverty e Guintoli?
"Eugene Laverty per noi è un pilota fondamentale. Nella scorsa stagione ci ha anche aiutato a vincere il campionato e gliene siamo davvero grati. Per lui il Campionato 2012 - dopo gli exploit nei test invernali - non era iniziato bene, anzi… ma poi ha rimediato e ha fatto una seconda parte della stagione da protagonista".

E ora lo vedi cambiato?
"Sì, come mentalità tantissimo. Nei test ha fatto un ottimo lavoro e in moto lo vedo molto più aggressivo e determinato di prima, mi aspetto molto da lui".

E di Guintoli che impressione ti sei fatto?
"Su Sylvain non posso ancora dire molto. È ancora troppo presto per giudicarlo, con noi ha fatto solo due test di cui gli ultimi a mezzo servizio a causa del meteo incerto. Credo molto nel suo talento e soprattutto è stato Guintoi che ha scelto di venire in Aprilia. lo vedo molto motivato e questa concentrazione penso che lo aiuterà fin dall'inizio".

L'RSV4 non è più solo la moto di Biaggi, ormai diventata una SBK per tutti?
"In verità anche lo scorso anno tutti i piloti che correvano con l'Aprilia hanno vinto, ma è normale che la continua evoluzione della RSV4 abbia dato dei benefici a tutti quelli che l'hanno guidata per la prima volta. Siamo messi molto bene non solo con il team ufficiale, ma anche con Red Devils e Althea che nei test sono andati forte".

L'arrivo della Dorna in SBK come lo vedi?
"Se guardo quello che la Dorna ha fatto in MotoGP non ho motivi di essere preoccupato, anzi sono fiducioso: per ora hanno avuto il giusto approccio e credo che per noi sarà un gran passo avanti".

Ma anche l'idea di rivedere il regolamento ti convince?
"Innanzitutto la SBK non può essere ridotta a una Stock. Per quanto riguarda i regolamenti dal punto di vista tecnico la Dorna deve capire che il campionato delle derivate è diverso dalla MotoGP e noi come Aprilia possiamo dargli le indicazioni che servono. Non credo che si debba rivedere sostanzialmente il regolamento, anche così com'è adesso i costi possono essere contenuti anche stando dentro il limite dei 250.000. Certo ci vorrà del tempo, credo due anni, ma possiamo arrivare a contenerli entro quel limite senza snaturare la formula del campionato. Inoltre mettere troppe limitazioni secondo me non ha senso e rischia non solo di togliere appeal al campionato, ma di impedire ai costruttori che vi prendono parte di fare progressi sulle moto e questo si tradurrebbe nell'impossibilità di non poter migliorare i modelli destinati al mercato. Cosa che invece negli ultimi anni è avvenuta. La tecnologia che abbiamo sviluppato in pista con la RSV4 non solo è stata travasata alle nostre moto stradali, ma anche sugli scooter del Gruppo Piaggio".

Biaggi in futuro sarà ancora con voi?
"Max ha fatto tanto per noi. Dei sei titoli vinti, cinque li ha conquistati con l'Aprilia, insieme abbiamo fatto talmente tante avventure e vinto tanto che è impossibile separarci. Quindi credo che in futuro ci sarà uno spazio per lui in Aprilia, ma non so dirti di più… anche perché Max chiede sempre molte cose, non è uno che si accontenta".
Dall'Igna: "La SBK non si tocca"
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