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BMW: la caccia al titolo parte da Monaco
Il rinnovato team Goldbet è stato presentato ufficialmente al Welt, il quartier generale della Casa bavarese
Marco Melandri ha concluso le ultime prove in Spagna con un buon tempo e si è detto soddisfatto dei miglioramenti fatti rispetto al 2012 della S1000RR che si è anche perfattemente adattata alle nuove gomme Pirelli da 17". Il 30enne ravennate, seppure sia preoccupato per la spalla destra che l'ha tormentato tutto l'inverno, sente che quest'anno potrebbe essere quello giusto per conquistare il titolo sfiorato nel 2012, e spiega: "La politica dei piccoli passi intrapresa con la BMW lo scorso anno ha dato i suoi risultati e ora siamo messi bene. La moto è cresciuta e io sono pronto. Certo la spalla destra mi preoccupa ancora, ma rispetto a Jerez la pista di Phillip Island dovrebbe stressarla un po'meno quindi... sono fiduciuoso".
"Beh, alla fine della stagione mi ero preoccupato sapevo che avrebbero riorganizzato il team e mi sarebbe spiaciuto che tutto il lavoro fatto venisse perso, poi per fortuna è nata questa nuova squadra e siamo andati avanti... Dopo tante stagioni in cui ripartivo dall'inizio per adattarmi alla nuova moto quest'anno posso portare avanti il lavoro iniziato e non è poco!".
Cosa cambia e quali gli avversari più temibili...
E' molto cambiata la S1000RR?
"Da quando l'ho presa in mano, parecchio!", prosegue Melandri: "Insieme alla squadra in tutto il 2012 abbiamo fatto un grande lavoro di sviluppo che è partito dalla messa a punto dell'elettronica per poi passare al setup di tutta la ciclistica. Un lavoro che ha portato grandi miglioramenti. Non è finita ma sappiamo cosa fare e lo faremo...".
Guardandoti intorno chi sono gli avversari più temibili?
"Alla fine credo che Tom Sykes e la Kawasaki che nei test un po' si sono nascosti ma saranno subito competitivi: i più concreti. Anche le Aprilia in particolare quella di Laverty, sarà da tenere d'occhio e non ti nascondo anche le due Honda".
L'arrivo della Dorna cosa cambierà?
"Sono fiducioso per quello che riguarda la sicurezza, la presenza di un ex-pilota come Lavilla è una garanzia, ma per il resto è prematuro parlarne. Quello che mi auguro è che non venga perso lo spirito del Mondiale delle derivate e che non si facciano troppi cambiamenti pesanti".
Ma se dovessi fare una previsione quest'anno chi vincerà?
"Vedremo, ma di sicuro non Biaggi...", aggiunge Marco scherzando, e passandoci la palla per chidergli che effetto fa pensare a Max pronto per commentare le corse in TV. "Io mentre guido sento solo il rumore della mia moto, sono concentrato sulla mia gara".
Infine una battute veloce sul ritorno di Valentino in Yamaha dopo la disfatta in sella alla Ducati: cosa ne pensi di questa nuova avventura?
"Che di nuovo c'è ben poco... e non so dirti chi vincerà il campionato, ma penso che la prima gara potrebbe vincerla Marquez!".
È vero che l'hai guidata poco per ora, ma come ti sei trovato con la BMW rispetto all'Aprilia?
"Le differenze fra le due moto sono moltissime. Tanto che per me è quasi impossibile fare un paragone. Seppure siano entrambe due quattro cilindri sono davvero diverse in tutto".
E allora parlaci della nuova S 1000 RR…
"Dopo averla provata nei test in Spagna, seppure quasi sempre in condizioni difficili, ho capito che la BMW ha delle potenzialità enormi. Anche se adesso siamo ancora alla ricerca della miglior messa a punto dell'elettronica e del motore so che possiamo ancora crescere e il mio team sta lavorando benissimo. Sono stracarico".
Dai fra pochi giorni potrai sfogarti in pista in Australia. Che obiettivi hai per la prima gara della stagione?
"Vado a Phillip Island, tranquillo… "
Cosa? Come? ma non eri super carico per l'inizio del Mondiale?
"Sì, infatti, voglio iniziare la stagione bene senza commettere errori. E quindi voglio tornare a casa con tanti punti in classifica...".
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