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Anche ad Aragon Max in fuga?

di Luca Sordi, foto Alex Photo il 27/06/2012 in Sbk

Si torna in Spagna ed il romano è il favorito d'obbligo. Sulla pista gradita alle quattro cilindri non potranno sbagliare Rea, Sykes e Melandri, mentre Checa dovrà metterci del suo per continuare a sperare nel bis iridato

Anche ad Aragon Max in fuga?
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Sarà fuga per Max Biaggi dopo la doppia vittoria di Misano? Ad Aragon, caliente tracciato situato nella Comunità Autonoma d'Aragona (circa 200 km a sud di Barcellona), l'importante verifica che profuma già di prima chiamata per il "Corsaro nero". Il romano qui in primavera ha provato il motore evoluzione, quello - per intenderci - sviluppato per Monza, ed i risultati sono stati incoraggianti.
E' indubbio che non si vince solo con il propulsore ma con il mix di pneumatici ed elettronica allo stato dell'arte, un insieme di problematiche nelle quali il penta campione ha dimostrato di saperci destreggiare traendo dal V4 made in Noale il meglio possibile. Gira e rigira è sempre lui il più costante in casa Aprilia, aspettando che Laverty confermi tutto il potenziale che sembra aver smarrito dopo un arrembante inizio di stagione. Rea l'anno passato non ha corso per i postumi del brutto incidente di Misano per cui sarà al battesimo assoluto sulla pista spagnola.
L'inglese è in netta crescita ed i test effettuati la scorsa settimana ad Assen sono serviti, oltre a testare nuove mappature d'elettronica, anche dei setting diversi per sfruttare al meglio l'erogazione del quattro cilindri sviluppato da Ten Kate. Jonny ha cambiato passo, lasciando finalmente da parte l'aggressività che lo ha contraddistinto sino ad oggi, ed in questo campionato così equilibrato potrebbe venire fuori sulla distanza mettendo i bastoni tra le ruote ai "soliti noti".
Melandri in Romagna doveva fare la differenza ed invece alla fine ha raccolto assai meno di quanto si aspettasse; per lui la classifica è pesante, ma può contare su ciò che ha provato la settimana scorsa per vendicarsi dei punti lasciati in Italia. Certo né lui, né tantomeno Haslam (anche se per Leon il discorso titolo ci sembra onestamente fuori portata), possono permettersi passi falsi e questo è un ostacolo di non poco conto.
Correre sempre sul filo del rasoio è uno stress enorme che porta via lucidità nei momenti fondamentali. Chiedetelo a Checa e sentirete cosa vi risponde. Carlos l'anno scorso è arrivato qua carico come una molla grazie ad una stagione strepitosa premiata poi con l'alloro iridato. E' caduto picchiando duro e quella che doveva essere una lezione importante in effetti è servita a farlo riflettere… Purtroppo non è successo lo stesso quest'anno, di errori ne ha commessi sin troppi, ed anche la sua classifica piange, forse in modo inconsolabile. El toro ha provato la nuova Panigale al WDW e da quanto detto ha fatto capire che il potenziale c'è ma la strada per la piena competitività è ardua e molto, molto lunga, un motivo in più per cercare di sfruttare al 200% la fida 1198 con la quale sogna il magico "bis".
Campanella anche per Tom Sykes. L'alfiere di casa Kawasaki deve a questo punto giocare il tutto per tutto, non tanto nelle prove, dove è costantemente davanti, ma in gara perché i punti si conquistano la domenica e non alla vigilia. Riuscirà la ZX10R a lasciare il segno? Misano era un pista sfavorevole dove i tecnici non hanno voluto rischiare puntando su di una scelta conservativa come set up, vedremo se ad Aragon, dove tra l'altro il lungo rettilineo scatenerà la verde cavalleria, potrà segnare la svolta che tutti attendono.
In terra di Spagna ci sarà l'occasione per rivedere all'opera anche il green team capitanato sempre più da Davide Giugliano. Il romano, grandissimo a Misano, torna sulla pista dove la passata stagione ha staccato una netta vittoria nella Stock 1000. Sarebbe bello vederlo lottare ancora, magari per una vittoria, visto che ormai è pronto per il grande risultato.
Anche in Supersport c'è un uomo in fuga ed è Kenan Sofuoglu. Il turco, leader in classifica, ha messo le ali alla Kawasaki del Team Lorenzini e replicare la splendida vittoria di Misano potrebbe avere un significato tutto particolare nei confronti di Cluzel e Lowes, unici ad impensierirlo in modo costante.
Ad Aragon ritroveremo anche le Superstock dove nella classe regina Barrier e la BMW hanno ripreso le redini della situazione ai danni delle Ducati Panigale di La Marra e Savadori, veloci si, ma ancora poco costanti. Sarà bene che Riccardo Russo, e parliamo di 600 Superstock, si dia da fare per cancellare l'incredibile errore che lo ha visto perdere nel CIV al Mugello… vediamo se ha imparato a fare festa nei tempi giusti e non nel penultimo passaggio.

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