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Le pagelle di Misano

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A Max Biaggi un 10 "senza se e senza ma". A scalare tutti gli altri protagonisti delle emozionanti gare del GP di San Marino, con un "bravo" particolare a Giugliano. Il voto peggiore a Laverty

Max Biaggi e l'ing. Gigi Dall'Igna sul podio a Misano
Max Biaggi: 10 – Solo una piccola ombra nelle prove, ma il Max visto a Misano è il migliore di tutta la stagione. Rimonta con grinta, vince due volte ed allunga in campionato. Risorto e... devastante!

Jonathan Rea: 9 – L'inglese da Donington non sbaglia più un colpo. Il problema ora è che la moto è certamente da podio, ma per vincere manca ancora qualcosa. Non molla mai ed è diventato il beniamino del pubblico che, ringraziato al microfono nel dopo-gara al paddock show, gli ha tributato una standing ovation.

Leon Haslam: 8 – Sbaglia gomma in gara-1 ma stringe i denti. Nella successiva torna grande impegnando allo spasimo Rea, l'ex compagno di tante battaglie nella BSB. Biaggi è di un altro pianeta, ma Leon non molla. È stato il migliore in sella alla BMW.

Davide Giugliano: 8 – Talento puro, mette a segno una prima fila preziosa come l'oro e fa vedere nelle due gare la migliore Superbike. È caduto sciupando una domenica che poteva essere straordinaria, ma il ragazzo merita perché rappresenta il nostro miglior futuro. Bravo Davide!

Ayrton Badovini: 7 – Finalmente il biellese si ritrova e firma due gare positive. Problemi di gomme a parte, Ayrton ha ritrovato dentro di sé le giuste motivazioni ed ha cambiato marcia. Rinfrancato può e deve dare un segnale diverso nella seconda parte della stagione.

Carlos Checa: 7 – In Superpole è stato vittima di un errore della sua squadra, che lo ha condannato a partire dal fondo dello schieramento. Autore di un bel recupero, ha dimostrato di essere un gran professionista impegnandosi come mai. In gara-2 il fattaccio… poco da dire, ma il ritiro brucia tantissimo…

Michel Fabrizio: 6 ½ - Il romano il sabato sera era distrutto, ma come spesso gli succede ha saputo trovare dentro di sé la rabbia per reagire. Ci si aspetta tanto di più da lui ma questo è un risultato che fa morale, la migliore medicina possibile in certi frangenti.

Tom Sykes: 6 ½ – Ok, il britannico ha deciso di aprire un negozio con la Tissot, ma i tanti orologi vinti con le Superpole rischiano di diventare beni effimeri senza le conferme in gara. Guida forte, ma non sembra in grado di risolvere i problemi che affliggono la Kawasaki. Misano non era la pista per la ZXR, ok aspettiamo Aragon, ma se anche lì non cambia niente…

Marco Melandri: 6 - In gara-1 sconta una scelta sbagliata di gomma ed i problemi di chattering disintegrano ogni speranza. In gara-2 l'ombra del sorpasso che è costato la caduta a Checa che condanna forse irrimediabilmente lo spagnolo. La race direction lo assolve ed anche noi, ma non è stato un week end esaltante.

Chaz Davies: 6 – Media esatta tra una prima manche da otto ed una seconda da quattro. Ci si aspettava molto di più da lui dopo Miller, ma non ha risposto convincentemente all'appello. Per questa volta si salva, vediamo ad Aragon.

Sylvain Guintoli e Jakub Smrz: 5 – Sulla pista favorevole alle Ducati, dovevano far valere almeno l'esperienza ed invece hanno raccolto solo una magra figura. Momento difficile per la squadra Ceca, che neppure con Berger sembra monetizzare qualcosa.

Eugene Laverty: 4 – Tifiamo da sempre per il nord irlandese, ma il buon "Iugiin" è costantemente surclassato dal compagno di squadra e lui impegna spesso le telecamere per gli errori o per le cadute. Una brutta stagione dalla quale sembra non riuscire a sollevarsi.

Lorenzo Zanetti, Niccolò Canepa: N.C. – Prosegue il momento no dei ragazzi in sella alle 1098. Il primo salva in parte la Superpole e deve ritirarsi due volte per motivi tecnici dopo pochi giri, il secondo non riesce più a guidare come ci aspetteremmo da lui. Servono conferme.
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