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Sbk
Andrea Dosoli in BMW
di Luca Sordi, foto Alex Photo
il 03/01/2012 in Sbk
La conferma di ciò che si sapeva da tempo. Il manager lombardo al posto di Rainer Baumel nel Team Ufficiale BMW Motorrad
Definirla una news proprio no, caso mai è solo la conferma di ciò che si sapeva da tempo. Andrea Dosoli non solo continuerà a seguire da vicino l'operato di Marco Melandri ma diventa al 100% operativo in seno al Team BMW Motorrad come direttore sportivo.
La notizia, ufficializzata dalla casa madre nelle prime ore del nuovo anno, sta a confermare che a Monaco la pazienza è arrivata al capolinea. Rainer Baumel, che ha guidato (male) sino ad oggi la squadra ufficiale impegnata in Superbike, è stato spostato ad un progetto legato ad un nuovo modello del marchio dell'elica, una promozione (per non dire altro termine…) che ha lasciato un vuoto importante nell'organigramma della squadra.
Nella rivoluzione operata dai vertici per vedere finalmente arrivare al top della competitività la potentissima S1000RR, mancava una persona dotata di carisma, esperienza e determinazione per mettere ordine in un team gestito, in alcuni ruoli cardine, da persone senza la necessaria preparazione. Davide Tardozzi, a suo tempo sollevato da quello stesso incarico, aveva ben chiarito ai vertici dove fossero i problemi prospettando, magari con la sua conclamata "sanguigna diplomazia", delle soluzioni drastiche per sovvertire un andamento non in linea con le aspettative del grosso gruppo tedesco.
La notizia, ufficializzata dalla casa madre nelle prime ore del nuovo anno, sta a confermare che a Monaco la pazienza è arrivata al capolinea. Rainer Baumel, che ha guidato (male) sino ad oggi la squadra ufficiale impegnata in Superbike, è stato spostato ad un progetto legato ad un nuovo modello del marchio dell'elica, una promozione (per non dire altro termine…) che ha lasciato un vuoto importante nell'organigramma della squadra.
Nella rivoluzione operata dai vertici per vedere finalmente arrivare al top della competitività la potentissima S1000RR, mancava una persona dotata di carisma, esperienza e determinazione per mettere ordine in un team gestito, in alcuni ruoli cardine, da persone senza la necessaria preparazione. Davide Tardozzi, a suo tempo sollevato da quello stesso incarico, aveva ben chiarito ai vertici dove fossero i problemi prospettando, magari con la sua conclamata "sanguigna diplomazia", delle soluzioni drastiche per sovvertire un andamento non in linea con le aspettative del grosso gruppo tedesco.
In quel momento si è preferito fare a meno di un uomo scomodo pur se capace, ora con l'arrivo di un top rider come Marco Melandri e la crescita in termini di competitività del team italiano, che con risorse assai inferiori ha bastonato spesso e volentieri la squadra ufficiale, si è deciso ciò che era più logico e chiaro.
Dosoli ha seguito i test effettuati a dicembre inchiodato in pit lane mettendo saltuariamente piede nel box dove Silvano Galbusera (Capotecnico storico di casa Yamaha) e Melandri hanno portato avanti lo sviluppo della versione 2012. In un incontro informale avuto al Salone di Milano, Dosoli ci aveva confidato quale erano le sue speranze ed alla luce odierna possiamo dire che sono andate a buon fine.
Vincolato al silenzio, così come il pilota ravennate, sino al 31 Dicembre 2011, ci aveva solo fatto capire quanto fosse attratto dall'idea pur riconoscendo la difficoltà di un'impresa che da fuori sembra improba e piena di incognite. Andrea si occuperà della gestione del team nei test e nelle gare ma sarà anche il tramite con gli organizzatori, gli uomini di marketing e con i fornitori. Un impegno da fare tremare i polsi che, proviamo a fare un po' di fantasuperbike, potrebbe prefigurare un suo ruolo nel futuro di coordinatore generale per la BMW nel mondiale delle derivate di serie qualora a Monaco a fine 2012 si decidesse di seguire la traccia segnata da qualcun altro, vedasi Ducati e Yamaha.
Dosoli ha seguito i test effettuati a dicembre inchiodato in pit lane mettendo saltuariamente piede nel box dove Silvano Galbusera (Capotecnico storico di casa Yamaha) e Melandri hanno portato avanti lo sviluppo della versione 2012. In un incontro informale avuto al Salone di Milano, Dosoli ci aveva confidato quale erano le sue speranze ed alla luce odierna possiamo dire che sono andate a buon fine.
Vincolato al silenzio, così come il pilota ravennate, sino al 31 Dicembre 2011, ci aveva solo fatto capire quanto fosse attratto dall'idea pur riconoscendo la difficoltà di un'impresa che da fuori sembra improba e piena di incognite. Andrea si occuperà della gestione del team nei test e nelle gare ma sarà anche il tramite con gli organizzatori, gli uomini di marketing e con i fornitori. Un impegno da fare tremare i polsi che, proviamo a fare un po' di fantasuperbike, potrebbe prefigurare un suo ruolo nel futuro di coordinatore generale per la BMW nel mondiale delle derivate di serie qualora a Monaco a fine 2012 si decidesse di seguire la traccia segnata da qualcun altro, vedasi Ducati e Yamaha.
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