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SBK Misano: le pagelle
Voti trionfali per il trionfale Checa. E un bel "9" anche per Biaggi, l'unico pilota che l'ha contrastato, e per il rampante Badovini. Insufficienze per Laverty, Camier e Smrz
Carlos Checa 10 – Devastante, lucido, velocissimo e sempre più solo in testa al campionato. Scivola anche lui nel nubifragio di sabato, ma riparte e conclude la Superpole in seconda posizione con un manubrio piegato. Al momento è di un altro pianeta.
Max Biaggi 9 – A lui il merito di tenere ancora aperto uno spiraglio per il titolo finale. Cade, picchia duro, si fa male ma non molla. Sarebbe quasi perfetto, ma c'è un "quasi" di troppo che parla spagnolo.
Ayrton Badovini 9 – Batte sistematicamente gli ufficiali che corrono con la stessa moto. Ha tenuto testa ad Haga; peccato per quel piccolo errore che negli ultimi metri gli ha precluso un podio, che comunque è ormai vicino. "Bado" è stato la rivelazione di questa gara. Sarà un osso duro anche per Toseland, quando rientrerà... e con questo è detto tutto.
Max Biaggi 9 – A lui il merito di tenere ancora aperto uno spiraglio per il titolo finale. Cade, picchia duro, si fa male ma non molla. Sarebbe quasi perfetto, ma c'è un "quasi" di troppo che parla spagnolo.
Ayrton Badovini 9 – Batte sistematicamente gli ufficiali che corrono con la stessa moto. Ha tenuto testa ad Haga; peccato per quel piccolo errore che negli ultimi metri gli ha precluso un podio, che comunque è ormai vicino. "Bado" è stato la rivelazione di questa gara. Sarà un osso duro anche per Toseland, quando rientrerà... e con questo è detto tutto.
Noriyuki Haga 8 – Forse è un voto un po' alto ma lo diamo per la caparbietà dimostrata in gara 2 e le cose buone viste in Superpole. E' al primo podio targato Aprilia, speriamo che questo gli dia la carica che i suoi tifosi aspettano da tempo.
Tom Sykes 7 – Impossibile non voler bene a questo allampanato inglese con una faccia da fumetto e sorriso stampato in viso. La Kawasaki non è un giocattolo eppure sull'acqua si esalta e diventa imbattibile. Non sarà un campione, ma merita la conferma nel team di riferimento (in bilico sino ad oggi).
Sylvain Guintoli 7 – Considerazioni simili a quelle fatte su Sykes. Non farà strappare i capelli, ma se non lo tirano giù arriva sempre e portare punti e considerazione al Team Effenbert. Un ottimo gregario in quella squadra, ma probabilmente lì a mancare è il top rider.
Lorenzo Lanzi 7 – Fermo da otto mesi, con zero esperienza con le quattro cilindri, "Lollo" ha lavorato bene con la squadra e con umiltà ha saputo ritagliarsi un piccolo spazio in sella BMW. Ha fatto sin troppo e ad Aragon avrà la possibilità di ripetersi e magari migliorarsi. Secondo noi merita comunque una moto.
Leon Haslam 6 – E' un voto di stima per lui ma onestamente dispiace vedere Leon in questa situazione. Probabilmente manca anche la serenità ed i risultati non arrivano, anzi c'è pure qualche caduta di troppo. Le voci che lo danno fuori dal team a fine stagione non lo aiutano.
Marco Melandri 6 – Il voto è la media tra l' 8 rimediato nelle qualifiche e in gara 1 ed il 4 meritato in gara 2 per l'errore che l'ha escluso dalla seconda partenza. L'errore ci può stare, ma da un pilota come lui è doveroso aspettarci di più.
Michel Fabrizio 6 – Lotta si impegna, cade e si rialza. Un fine settimana complicato dal riacutizzarsi dei problemi muscolari alle braccia. Si è salvato in gara 2, ma la moto ha bisogno di cure più sostanziali per rimanere a galla. Il team Alstare fa miracoli ma è durissima…
Eugene Laverty 5 – Mai entrato nel vivo della lotta, è scomparso dalle posizioni che contano. Sino a che gli pneumatici hanno retto ha fatto vedere del buono poi si è perso. La moto non l'aiuta… rimandato, le potenzialità per tornare grande le ha tutte.
Leon Camier 5 – Non è la sua pista, ok, ma l'inglese non ne combina una giusta ed è continuamente per terra. Dai e dai, il fisico fa male e la situazione diventa sempre più difficile da gestire. A Misano, siamo sinceri, ha fatto davvero una brutta figura.
Jakub Smrz 4 – Incorreggibile. Non serve il giro secco delle qualifiche a promuovere un pilota. Bisogna avere cervello e gestire la moto e le proprie risorse per andare avanti. Altre due cadute inutili e dannose.
Team Honda Ten Kate 4 – Il brutto voto è per come è stata gestita la campagna piloti. Come si fa ad affiancare a Rea un pilota come Xaus? Basta offrire chance a chi ne ha avute fin troppe in carriera, si abbia il coraggio di investire sui giovani… siamo sicuri che peggio non potrebbero fare.
Jonathan Rea n.c. – Era pronta una grave insufficienza, ma risparmiamo le cattiverie di fronte all'ennesimo brutto infortunio. Jonny forse farebbe meglio a fermarsi sino a Brno (lui vuole correre in tutti i modi domenica prossima) e fare un serio esame di coscienza. Così non va da nessuna parte e rischia davvero di farsi del male.
Tom Sykes 7 – Impossibile non voler bene a questo allampanato inglese con una faccia da fumetto e sorriso stampato in viso. La Kawasaki non è un giocattolo eppure sull'acqua si esalta e diventa imbattibile. Non sarà un campione, ma merita la conferma nel team di riferimento (in bilico sino ad oggi).
Sylvain Guintoli 7 – Considerazioni simili a quelle fatte su Sykes. Non farà strappare i capelli, ma se non lo tirano giù arriva sempre e portare punti e considerazione al Team Effenbert. Un ottimo gregario in quella squadra, ma probabilmente lì a mancare è il top rider.
Lorenzo Lanzi 7 – Fermo da otto mesi, con zero esperienza con le quattro cilindri, "Lollo" ha lavorato bene con la squadra e con umiltà ha saputo ritagliarsi un piccolo spazio in sella BMW. Ha fatto sin troppo e ad Aragon avrà la possibilità di ripetersi e magari migliorarsi. Secondo noi merita comunque una moto.
Leon Haslam 6 – E' un voto di stima per lui ma onestamente dispiace vedere Leon in questa situazione. Probabilmente manca anche la serenità ed i risultati non arrivano, anzi c'è pure qualche caduta di troppo. Le voci che lo danno fuori dal team a fine stagione non lo aiutano.
Marco Melandri 6 – Il voto è la media tra l' 8 rimediato nelle qualifiche e in gara 1 ed il 4 meritato in gara 2 per l'errore che l'ha escluso dalla seconda partenza. L'errore ci può stare, ma da un pilota come lui è doveroso aspettarci di più.
Michel Fabrizio 6 – Lotta si impegna, cade e si rialza. Un fine settimana complicato dal riacutizzarsi dei problemi muscolari alle braccia. Si è salvato in gara 2, ma la moto ha bisogno di cure più sostanziali per rimanere a galla. Il team Alstare fa miracoli ma è durissima…
Eugene Laverty 5 – Mai entrato nel vivo della lotta, è scomparso dalle posizioni che contano. Sino a che gli pneumatici hanno retto ha fatto vedere del buono poi si è perso. La moto non l'aiuta… rimandato, le potenzialità per tornare grande le ha tutte.
Leon Camier 5 – Non è la sua pista, ok, ma l'inglese non ne combina una giusta ed è continuamente per terra. Dai e dai, il fisico fa male e la situazione diventa sempre più difficile da gestire. A Misano, siamo sinceri, ha fatto davvero una brutta figura.
Jakub Smrz 4 – Incorreggibile. Non serve il giro secco delle qualifiche a promuovere un pilota. Bisogna avere cervello e gestire la moto e le proprie risorse per andare avanti. Altre due cadute inutili e dannose.
Team Honda Ten Kate 4 – Il brutto voto è per come è stata gestita la campagna piloti. Come si fa ad affiancare a Rea un pilota come Xaus? Basta offrire chance a chi ne ha avute fin troppe in carriera, si abbia il coraggio di investire sui giovani… siamo sicuri che peggio non potrebbero fare.
Jonathan Rea n.c. – Era pronta una grave insufficienza, ma risparmiamo le cattiverie di fronte all'ennesimo brutto infortunio. Jonny forse farebbe meglio a fermarsi sino a Brno (lui vuole correre in tutti i modi domenica prossima) e fare un serio esame di coscienza. Così non va da nessuna parte e rischia davvero di farsi del male.