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Nurburgring Q1: la Ducati strapazza i "prototipi":

di Luigi Rivola, foto Alex Photo il 03/09/2010 in Sbk

Carlos Checa il più veloce nelle qualifiche d'apertura del GP di Germania davanti a Corser, Fabrizio, Byrne, Haga e Biaggi. Una prova di forza che smentisce la sua presunta "inferiorità"

Nurburgring Q1: la Ducati strapazza i "prototipi":
Carlos Checa, Ducati Althea
Nurburgring – C'è chi dice che le Ducati si ritirano perché il bicilindrico non è più competitivo. Sarà, ma il risultato delle prime prove ufficiali del GP di Germania racconta una storia molto diversa. Fino all'ultimo istante, i primi quattro della classifica erano tutti in sella alle desmo: Checa davanti a tutti, poi Fabrizio, Byrne e Haga. Incredibile, no? Oppure credibilissimo, visto che la bolognese è ancora, in questo ambiente popolato di "prototipi" – come afferma il comunicato del ritiro – una moto potenzialmente vincente.
Fra i ducatisti si è inserito all'ultimo momento solo l'immancabile Troy Corser con la BMW, che è riuscito a conquistare il secondo miglior tempo alle spalle di Checa, autore della pole provvisoria in 1'55"232. E non è che il livello sia calato rispetto alle precedenti edizioni del GP di Germania, visto che la prestazione di Checa demolisce il primato ufficiale della pista, stabilito da Rea nel 2009 in 1'56"234, e migliora anche il giro più veloce in assoluto, firmato da Neukirchner nella superpole del 2008 in 1'55"471. La Ducati dunque c'è, e le quattro cilindri, Aprilia compresa, dovranno fare i conti con i piloti della bicilindrica. Proprio l'Aprilia aveva ottenuto il miglior tempo con Biaggi nelle prove libere, svoltesi in realtà in condizioni climatiche meno favorevoli, ma il suo tempo: 1'56"57 è stato surclassato nelle qualifiche e Biaggi, pur avendo limato oltre mezzo secondo al suo precedente limite, si è dovuto accontentare del sesto posto davanti a Crutchlow e Rea. Ancora una volta Smrz si è fatto notare nelle prove risultando il privato più veloce con la sua Aprilia che ha inserito al nono posto a meno di tre decimi da Biaggi e rifilando quasi mezzo secondo alla seconda guida della Casa veneta, Leon Camier, caduto pesantemente fratturandosi il polso destro, un danno che lo esclude dal GP di Germania. Avvio del tutto insoddisfacente per la Suzuki, che in classifica vede Haslam undicesimo e Guintoli diciassettesimo, mentre Scassa, tredicesimo, batte Lanzi nel duello fra i privatissimi in sella alle Ducati. Nessuna sorpresa infine dai debuttanti Lowry e Lai; il primo, in sella alla Kawasaki ufficiale con cui Sykes ha ottenuto un quasi brillante decimo tempo, è diciannovesimo a 2" dal compagno di squadra; il secondo, chiamato a sostituire Parkes sulla Honda Echo CRS, è penultimo. Dietro di lui solo Baiocco con la Kawasaki Pedercini.
1 7 Checa C. (ESP) Ducati 1098R 1'55.232
2 11 Corser T. (AUS) BMW S1000 RR 1'55.447
3 84 Fabrizio M. (ITA) Ducati 1098R 1'55.753
4 67 Byrne S. (GBR) Ducati 1098R 1'55.998
5 41 Haga N. (JPN) Ducati 1098R 1'56.024
6 3 Biaggi M. (ITA) Aprilia RSV4 Factory 1'56.077
7 35 Crutchlow C. (GBR) Yamaha YZF R1 1'56.169
8 65 Rea J. (GBR) Honda CBR1000RR 1'56.253
9 96 Smrz J. (CZE) Aprilia RSV4 Factory 1'56.340
10 66 Sykes T. (GBR) Kawasaki ZX 10R 1'56.436
11 91 Haslam L. (GBR) Suzuki GSX-R1000 1'56.617
12 76 Neukirchner M. (GER) Honda CBR1000RR 1'56.617
13 99 Scassa L. (ITA) Ducati 1098R 1'56.734
14 111 Xaus R. (ESP) BMW S1000 RR 1'56.799
15 57 Lanzi L. (ITA) Ducati 1098R 1'56.819
16 2 Camier L. (GBR) Aprilia RSV4 Factory 1'56.825
17 50 Guintoli S. (FRA) Suzuki GSX-R1000 1'56.838
18 52 Toseland J. (GBR) Yamaha YZF R1 1'57.001
19 5 Lowry I. (GBR) Kawasaki ZX 10R 1'58.403
20 95 Hayden R. (USA) Kawasaki ZX 10R 1'58.794
21 33 Lai F. (ITA) Honda CBR1000RR 1'59.319
22 15 Baiocco M. (ITA) Kawasaki ZX 10R 2'00.736
Nurburgring Q1: la Ducati strapazza i "prototipi":
Kenan Sofuoglu
Nurburgring – Senza Lascorz, fermato dal grave incidente di Silverstone, la Supersport è rimasta una faccenda fra Sofuoglu e Laverty, i soli distinguersi regolarmente nella massa abbastanza anonima che quest'anno popola la categoria cadetta del campionato delle derivate di serie.
Il turco e l'irlandese, dopo aver duellato per l'intera durata delle prove libere, in cui Laverty aveva beffato all'ultimo minuto Sofuoglu strappandogli il primato, si sono ritrovati a ricominciare daccapo nelle qualifiche pomeridiane. Qui il pilota di Ten Kate, che guida la classifica iridata con 17 punti sul forte avversario alla guida della Honda Parkalgar, ha assunto subito il comando delle operazioni abbassando nettamente – per via delle migliorate condizioni climatiche – il tempo della mattinata.
Alle sue spalle si è insediato Gino Rea davanti a Salom, Fujiwara, Laverty, Foret, Pirro e Parkes, quest'ultimo al debutto sulla Kawasaki di Lascorz. La classifica non ha subito scossoni fino agli ultimi minuti, quando la leadership di Sofuoglu ha vacillato sotto un violentissmo e inatteso colpo dello spagnolo Salom che, completando un giro in 1'59"277 ha portato la sua Triumph ParkinGo al secondo posto con un distacco di appena un millesimo di secondo.
Laverty questa volta non ha compiuto il miracolo dell'ultimo minuto e si è fermato per ora al quarto miglior tempo, ma sta certamente meditando la rivincita per le ultime e decisive qualifiche. In ogni caso si è assicurato la partenza in prima fila anche nel caso che domani dovesse piovere.
Insoddisfacente anche il tempo di Pirroo, ottavo a 1"1 dal compagno di squadra e attuale poleman; molto indietro anche Davies, che punta al terzo posto nel mondiale. Al quattordicesimo posto troviamo Tamburini, che rientra dopo lo spaventoso volo di Silverstone. L'italiano ha dimostrato di potersi battere con la sua privatissima Yamaha (unica in griglia) coi migliori piloti della categoria, ma bisognerà vedere se si è completamente ripreso dall'incidente.
1 54 Sofuoglu K. (TUR) Honda CBR600RR 1'59.276
2 25 Salom D. (ESP) Triumph Daytona 675 1'59.277
3 4 Rea G. (GBR) Honda CBR600RR 1'59.807
4 37 Fujiwara K. (JPN) Kawasaki ZX-6R 1'59.818
5 50 Laverty E. (IRL) Honda CBR600RR 1'59.964
6 99 Foret F. (FRA) Kawasaki ZX-6R 2'00.104
7 23 Parkes B. (AUS) Kawasaki ZX-6R 2'00.275
8 51 Pirro M. (ITA) Honda CBR600RR 2'00.423
9 14 Lagrive M. (FRA) Triumph Daytona 675 2'00.535
10 18 Aitchison M. (AUS) Honda CBR600RR 2'00.538
11 7 Davies C. (GBR) Triumph Daytona 675 2'01.073
12 55 Roccoli M. (ITA) Honda CBR600RR 2'01.102
13 117 Praia M. (POR) Honda CBR600RR 2'01.266
14 44 Tamburini R. (ITA) Yamaha YZF R6 2'01.589
15 31 Iannuzzo V. (ITA) Triumph Daytona 675 2'01.598
16 127 Harms R. (DEN) Honda CBR600RR 2'01.776
17 34 Quarmby R. (RSA) Honda CBR600RR 2'02.246
18 9 Dell'Omo D. (ITA) Honda CBR600RR 2'02.272
19 10 Toth I. (HUN) Honda CBR600RR 2'04.004
20 21 Iddon C. (GBR) Honda CBR600RR 2'04.034
21 8 Chesaux B. (SUI) Honda CBR600RR 2'04.156
Nurburgring Q1: la Ducati strapazza i "prototipi":
Antonelli - Honda Lorini
Nurburgring – Badovini ha vinto il titolo mondiale Superstock 1000 con largo anticipo e adesso punta senz'altro a conquistare un primato di grande prestigio: la vittoria in tutte le prove del campionato 2010. Per centrare questo obiettivo deve però fare ancora i conti con quello che è stato il suo principale avversario nella corsa al titolo: il francese Maxime Berger, che naturalmente, dal canto suo, farà di tutto per portarsi a casa almeno una vittoria nella corrente stagione.
Difatti Berger parte all'attacco fin dalle prime libere del GP di Germania, ma a rovinargli i piani questa volta non è Badovini, bensì Antonelli, che alla fine lo relega al secondo posto a tre decimi.
Iniziano le prove ufficiali e Berger si spara presto in vetta alla classifica, vi resiste a lungo, ma alla fine cede prima all'arrembante Antonelli, alla guida di una Honda Lorini, poi anche a Badovini, che ottiene il secondo tempo a 35 millesimi dal leader. Due italiani dunque ai primi due posti, ma la prestazione dei nostri piloti non si ferma qui. In prima fila anche l'ottimo Zanetti, che ha riportato la Ducati alle posizioni che le competono, poi Magnoni, sesto davanti a Giugliano e La Marra, mentre Baroni chiude la "top ten".
1 8 Antonelli A. (ITA) Honda CBR1000RR 2'00.464
2 86 Badovini A. (ITA) BMW S1000 RR 2'00.499
3 21 Berger M. (FRA) Honda CBR1000RR 2'00.790
4 87 Zanetti L. (ITA) Ducati 1098R 2'00.977
5 20 Barrier S. (FRA) BMW S1000 RR 2'01.192
6 119 Magnoni M. (ITA) Honda CBR1000RR 2'01.725
7 34 Giugliano D. (ITA) Suzuki GSX-R 1000 2'01.840
8 47 La Marra E. (ITA) Honda CBR1000RR 2'01.865
9 7 Mähr R. (AUT) Suzuki GSX-R 1000 K9 2'02.142
10 14 Baroni L. (ITA) Ducati 1098R 2'02.191
11 29 Beretta D. (ITA) BMW S1000 RR 2'02.264
12 53 Lammert D. (GER) BMW S1000 RR 2'02.353
13 9 Petrucci D. (ITA) Kawasaki ZX 10R 2'02.409
14 65 Baz L. (FRA) Yamaha YZF R1 2'02.525
15 30 Savary M. (SUI) BMW S1000 RR 2'02.624
16 93 Lussiana M. (FRA) BMW S1000 RR 2'02.644
17 11 Tutusaus P. (ESP) KTM 1190 RC8 R 2'03.798
18 31 Ten Napel R. (NED) Honda CBR1000RR 2'04.022
19 10 Boscoscuro A. (ITA) Honda CBR1000RR 2'04.207
20 60 Webb J. (GBR) Honda CBR1000RR 2'04.279
21 12 Vivarelli N. (ITA) KTM 1190 RC8 R 2'05.422
22 55 Svitok T. (SVK) Honda CBR1000RR 2'06.235
23 99 Leeson C. (RSA) Kawasaki ZX 10R 2'06.404
24 69 Jezek O. (CZE) Aprilia RSV4 1000 2'06.427
25 89 Salac M. (CZE) Aprilia RSV4 1000 2'06.529
26 66 Stoklosa M. (POL) BMW S1000 RR 2'06.655
27 45 Sletten K. (NOR) Yamaha YZF R1 2'06.900
28 64 Andric D. (BRA) Honda CBR1000RR 2'07.510
29 36 Thiriet P. (BRA) Honda CBR1000RR 2'08.146
58 Vrajitoru B. (ROU) Honda CBR1000RR 2'10.173
Nurburgring – Il tedesco Marc Moser ha regalato alla Triumph 675 la sua prima pole nel campionato europeo Superstock 600. Favorito dalla conoscenza del tracciato, il pilota del team Sport-Evolution, che corre abitualmente nel campionato nazionale e che evidentemente non vuole sprecare questa importante occasione, ha battuto "in volata" il forte francese Guarnoni, leader della classifica del campionato europeo.
Moser è stato il solo a scendere sotto 2'05" (2'04"266) e alle sue spalle si sono piazzati nell'ordine Guarnoni, Lanusse e Elliott, tutti e tre col tempo di 2'05"0, separati quindi solo da un pugno di centesimi.
I primi tre italiani sono Gregorini, D'Annunzio e Lombardi, sesto, settimo e ottavo, ma con un distacco dai primi abbondantemente oltre il mezzo secondo, mentre Marino, il principale antagonista di Guarnoni nella corsa al titolo, è fermo per ora in nona posizione.
1 32 Moser M. (GER) Triumph Daytona 675 2'04.266
2 11 Guarnoni J. (FRA) Yamaha YZF R6 2'05.027
3 6 Lanusse R. (FRA) Yamaha YZF R6 2'05.047
4 9 Elliott J. (GBR) Kawasaki ZX-6R 2'05.089
5 99 Covena T. (NED) Yamaha YZF R6 2'05.284
6 33 Gregorini G. (ITA) Yamaha YZF R6 2'05.741
7 343 D'Annunzio F. (ITA) Yamaha YZF R6 2'05.788
8 13 Lombardi B. (ITA) Yamaha YZF R6 2'05.889
9 21 Marino F. (FRA) Honda CBR600RR 2'06.032
10 45 Bühn J. (GER) Yamaha YZF R6 2'06.085
11 72 Karlsen F. (NOR) Yamaha YZF R6 2'06.232
12 52 Duwelz G. (BEL) Yamaha YZF R6 2'06.240
13 27 Fanelli D. (ITA) Honda CBR600RR 2'06.385
14 81 Valk K. (NED) Yamaha YZF R6 2'06.681
15 28 Le Coquen S. (FRA) Yamaha YZF R6 2'06.908
16 66 De Tournay R. (FRA) Yamaha YZF R6 2'07.277
17 75 Cocco F. (ITA) Yamaha YZF R6 2'07.559
18 19 Krajci T. (SVK) Yamaha YZF R6 2'07.871
19 34 Van Leuven K. (NED) Yamaha YZF R6 2'08.240
20 26 Vrajitoru M. (ROU) Yamaha YZF R6 2'09.200
21 69 Major N. (FRA) Yamaha YZF R6 2'09.835
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