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Silverstone – Crutchlow inizia dalla pole
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Inglesi scatenati sulla loro pista. La Yamaha svetta con Cal e la Honda è seconda con Rea che precede Corser e la BMW. Bene Fabrizio e anche Camier. Ancora indietro i due che si giocano il titolo: Biaggi 7° e Haslam 8°
Silverstone – Che bello vedere Haga in vetta alla classifica dei tempi. Lasciatemelo dire: la decadenza del campione giapponese era la cosa più triste del campionato 2010. L'Haga primo lo vediamo all'inizio delle qualifiche del venerdì, quando la Ducati Xerox si installa in testa con Noriyuki e con Michel Fabrizio. La Ducati dunque parte benissimo, ma sappiamo che qui a Silverstone gli inglesi non le lasceranno molto spazio. Infatti dopo un quarto d'ora sono ben tre gli "indigeni" ai primi tre posti, nell'ordine: Crutchlow, Haslam e Toseland, seguiti da Haga e Fabrizio a loro volta tallonati dal quarto inglese terribile: Jonathan Rea.
Inglesi dunque scatenati, mentre Max Biaggi, forte della sua posizione in campionato e seguendo il suo metodo ormai più che collaudato, se la prende comoda. A venti minuti dalla fine del turno è diciannovesimo, ma a 19' ha guadagnato cinque posizioni e altri progressi non mancheranno prima della bandiera a scacchi.
Intanto Crutchlow ha abbassato il suo tempo e per primo è sceso sotto 2'06: 2'05"664 è il nuovo limite e non sarà facile batterlo.
Il primo turno di qualifica è agli sgoccioli. Crutchlow è ancora in vetta e ad attaccarlo ci pensa il re del giro secco: Troy Corser, che passa al secondo posto in 2'06"052. Ma arriva Rea e Corser deve fargli largo: l'inglese della Honda gira in 2'06"006. Quarta è un'Aprilia, ma non quella di Biaggi, che è al settimo posto, bensì quella di Camier, che almeno qui è decisamente fra i favoriti. Quinto si piazza Fabrizio, mentre Haga arretra fino al dodicesimo posto davanti a Byrne, Smrz e Scassa. Sykes porta la Kawasaki all'ultimo posto della "top ten", ma con una caduta all'attivo, mentre Lanzi coglie un soddisfacente undicesimo posto, terzo dei ducatisti. Tornando a Biaggi, il settimo posto non sarà brillantissimo, ma è comunque davanti al suo avversario diretto nella corsa al titolo, visto che Haslam lo segue all'ottavo posto.
Neukirchner, tanto per cambiare demolisce un'altra Fireblade. Batta ci rimase male quando il tedesco senza avvisarlo accettò l'offerta di Ten Kate, ma adesso probabilmente se la ride. Il team olandese della Honda un po' meno. Prima raggiungere Silverstone, l'ufficio stampa di Ten Kate aveva diramato un comunicato che sembrava un'autocritica imposta a Neukirchner dopo le due cadute al primo giro delle due manche del GP della Repubblica Ceca. Non è contata molto.
Intanto Crutchlow ha abbassato il suo tempo e per primo è sceso sotto 2'06: 2'05"664 è il nuovo limite e non sarà facile batterlo.
Il primo turno di qualifica è agli sgoccioli. Crutchlow è ancora in vetta e ad attaccarlo ci pensa il re del giro secco: Troy Corser, che passa al secondo posto in 2'06"052. Ma arriva Rea e Corser deve fargli largo: l'inglese della Honda gira in 2'06"006. Quarta è un'Aprilia, ma non quella di Biaggi, che è al settimo posto, bensì quella di Camier, che almeno qui è decisamente fra i favoriti. Quinto si piazza Fabrizio, mentre Haga arretra fino al dodicesimo posto davanti a Byrne, Smrz e Scassa. Sykes porta la Kawasaki all'ultimo posto della "top ten", ma con una caduta all'attivo, mentre Lanzi coglie un soddisfacente undicesimo posto, terzo dei ducatisti. Tornando a Biaggi, il settimo posto non sarà brillantissimo, ma è comunque davanti al suo avversario diretto nella corsa al titolo, visto che Haslam lo segue all'ottavo posto.
Neukirchner, tanto per cambiare demolisce un'altra Fireblade. Batta ci rimase male quando il tedesco senza avvisarlo accettò l'offerta di Ten Kate, ma adesso probabilmente se la ride. Il team olandese della Honda un po' meno. Prima raggiungere Silverstone, l'ufficio stampa di Ten Kate aveva diramato un comunicato che sembrava un'autocritica imposta a Neukirchner dopo le due cadute al primo giro delle due manche del GP della Repubblica Ceca. Non è contata molto.
SBK Q1: classifica
1 35 Crutchlow C. (GBR) Yamaha YZF R1 2'05.664
2 65 Rea J. (GBR) Honda CBR1000RR 2'06.006
3 11 Corser T. (AUS) BMW S1000 RR 2'06.052
4 2 Camier L. (GBR) Aprilia RSV4 Factory 2'06.064
5 84 Fabrizio M. (ITA) Ducati 1098R 2'06.088
6 52 Toseland J. (GBR) Yamaha YZF R1 2'06.238
7 3 Biaggi M. (ITA) Aprilia RSV4 Factory 2'06.315
8 91 Haslam L. (GBR) Suzuki GSX-R1000 2'06.464
9 7 Checa C. (ESP) Ducati 1098R 2'06.475
10 66 Sykes T. (GBR) Kawasaki ZX 10R 2'06.596
11 57 Lanzi L. (ITA) Ducati 1098R 2'06.699
12 41 Haga N. (JPN) Ducati 1098R 2'06.803
13 67 Byrne S. (GBR) Ducati 1098R 2'06.952
14 96 Smrz J. (CZE) Aprilia RSV4 Factory 2'06.988
15 99 Scassa L. (ITA) Ducati 1098R 2'07.042
16 111 Xaus R. (ESP) BMW S1000 RR 2'07.101
17 50 Guintoli S. (FRA) Suzuki GSX-R1000 2'07.107
18 76 Neukirchner M. (GER) Honda CBR1000RR 2'07.325
19 23 Parkes B. (AUS) Honda CBR1000RR 2'07.548
20 95 Hayden R. (USA) Kawasaki ZX 10R 2'07.677
21 25 Brookes J. (AUS) Honda CBR1000RR 2'07.798
22 8 Kiyonari R. (JPN) Honda CBR1000RR 2'09.165
23 15 Baiocco M. (ITA) Kawasaki ZX 10R 2'10.431
24 46 Bridewell T. (GBR) Honda CBR1000RR 2'11.057
25 87 Yanagawa A. (JPN) Kawasaki ZX 10R 2'11.230
2 65 Rea J. (GBR) Honda CBR1000RR 2'06.006
3 11 Corser T. (AUS) BMW S1000 RR 2'06.052
4 2 Camier L. (GBR) Aprilia RSV4 Factory 2'06.064
5 84 Fabrizio M. (ITA) Ducati 1098R 2'06.088
6 52 Toseland J. (GBR) Yamaha YZF R1 2'06.238
7 3 Biaggi M. (ITA) Aprilia RSV4 Factory 2'06.315
8 91 Haslam L. (GBR) Suzuki GSX-R1000 2'06.464
9 7 Checa C. (ESP) Ducati 1098R 2'06.475
10 66 Sykes T. (GBR) Kawasaki ZX 10R 2'06.596
11 57 Lanzi L. (ITA) Ducati 1098R 2'06.699
12 41 Haga N. (JPN) Ducati 1098R 2'06.803
13 67 Byrne S. (GBR) Ducati 1098R 2'06.952
14 96 Smrz J. (CZE) Aprilia RSV4 Factory 2'06.988
15 99 Scassa L. (ITA) Ducati 1098R 2'07.042
16 111 Xaus R. (ESP) BMW S1000 RR 2'07.101
17 50 Guintoli S. (FRA) Suzuki GSX-R1000 2'07.107
18 76 Neukirchner M. (GER) Honda CBR1000RR 2'07.325
19 23 Parkes B. (AUS) Honda CBR1000RR 2'07.548
20 95 Hayden R. (USA) Kawasaki ZX 10R 2'07.677
21 25 Brookes J. (AUS) Honda CBR1000RR 2'07.798
22 8 Kiyonari R. (JPN) Honda CBR1000RR 2'09.165
23 15 Baiocco M. (ITA) Kawasaki ZX 10R 2'10.431
24 46 Bridewell T. (GBR) Honda CBR1000RR 2'11.057
25 87 Yanagawa A. (JPN) Kawasaki ZX 10R 2'11.230
SS Q1: Laverty non manca il bersaglio
Silverstone – Cambia il circuito, ma continua la lotta fra i due piloti che si contendono il titolo mondiale 2010: Eugene Laverty in sella alla Honda Parkalgar e Kenan Sofuoglu, con la Honda Ten Kate.
Il pilota del team portoghese è il primo a darsi da fare, e il risultato è inevitabile: il miglior tempo è il suo e gli altri devono rassegnarsi ad inseguire. Anche nella Supersport c'è un Rea, Gino, con origini italiane e buone prestazioni, in crescendo, un po' in tutte le piste e naturalmente anche in questa, in cui è di casa. Rea infatti si porta alle spalle di Laverty nelle prime battute del turno, finché arriva Sofuoglu, che di slancio passa entrambi e si sistema in testa.
Non dura molto: Laverty rientra in pista, mette alla frusta la sua CBR e riconquista la pole, imitato da Rea che si riporta al secondo posto. Le prime due posizioni non variano fino alla bandiera a scacchi, mentre la terza va a Lascorz, solo per un attimo il più veloce in pista. Quarto è Sofuoglu, che rimanda l'attacco decisivo a domani, e quinto, a sorpresa, è il secondo componente della squadra Parkalgar, il portoghese Miguel Praia, che coglie uno dei migliori risultati della sua onesta carriera.
Ma a noi interessa di più il pilota che occupa per ora la sesta posizione sulla griglia di partenza: il nostro Tamburini, protagonista di una grandissima corsa a Misano con l'unica Yamaha – privatissima – a mettersi in luce e nuovamente fra i primi in questa pista a lui totalmente sconosciuta. Assente Pirro per le conseguenze della brutta caduta a Brno, il primo degli italiani è lui, seguito da Iannuzzo, quattordicesimo e fanalino di coda della Triumph, Roccoli, quindicesimo e Dell'Omo, ventunesimo.
Il pilota del team portoghese è il primo a darsi da fare, e il risultato è inevitabile: il miglior tempo è il suo e gli altri devono rassegnarsi ad inseguire. Anche nella Supersport c'è un Rea, Gino, con origini italiane e buone prestazioni, in crescendo, un po' in tutte le piste e naturalmente anche in questa, in cui è di casa. Rea infatti si porta alle spalle di Laverty nelle prime battute del turno, finché arriva Sofuoglu, che di slancio passa entrambi e si sistema in testa.
Non dura molto: Laverty rientra in pista, mette alla frusta la sua CBR e riconquista la pole, imitato da Rea che si riporta al secondo posto. Le prime due posizioni non variano fino alla bandiera a scacchi, mentre la terza va a Lascorz, solo per un attimo il più veloce in pista. Quarto è Sofuoglu, che rimanda l'attacco decisivo a domani, e quinto, a sorpresa, è il secondo componente della squadra Parkalgar, il portoghese Miguel Praia, che coglie uno dei migliori risultati della sua onesta carriera.
Ma a noi interessa di più il pilota che occupa per ora la sesta posizione sulla griglia di partenza: il nostro Tamburini, protagonista di una grandissima corsa a Misano con l'unica Yamaha – privatissima – a mettersi in luce e nuovamente fra i primi in questa pista a lui totalmente sconosciuta. Assente Pirro per le conseguenze della brutta caduta a Brno, il primo degli italiani è lui, seguito da Iannuzzo, quattordicesimo e fanalino di coda della Triumph, Roccoli, quindicesimo e Dell'Omo, ventunesimo.
SS Q1: classifica
1 50 Laverty E. (IRL) Honda CBR600RR 2'09.826
2 4 Rea G. (GBR) Honda CBR600RR 2'09.916
3 26 Lascorz J. (ESP) Kawasaki ZX-6R 2'09.987
4 54 Sofuoglu K. (TUR) Honda CBR600RR 2'10.069
5 117 Praia M. (POR) Honda CBR600RR 2'10.438
6 44 Tamburini R. (ITA) Yamaha YZF R6 2'10.689
7 25 Salom D. (ESP) Triumph Daytona 675 2'10.761
8 99 Foret F. (FRA) Kawasaki ZX-6R 2'10.915
9 37 Fujiwara K. (JPN) Kawasaki ZX-6R 2'11.195
10 17 McConnell B. (AUS) Yamaha YZF R6 2'11.339
11 7 Davies C. (GBR) Triumph Daytona 675 2'11.339
12 14 Lagrive M. (FRA) Triumph Daytona 675 2'11.373
13 127 Harms R. (DEN) Honda CBR600RR 2'11.385
14 31 Iannuzzo V. (ITA) Triumph Daytona 675 2'11.569
15 55 Roccoli M. (ITA) Honda CBR600RR 2'11.578
16 29 Lowes A. (GBR) Yamaha YZF R6 2'11.714
17 11 Lowes S. (GBR) Honda CBR600RR 2'11.948
18 3 Westmoreland J. (GBR) Yamaha YZF R6 2'12.153
19 18 Aitchison M. (AUS) Honda CBR600RR 2'12.177
20 34 Quarmby R. (RSA) Honda CBR600RR 2'13.086
21 9 Dell'Omo D. (ITA) Honda CBR600RR 2'13.603
22 8 Chesaux B. (SUI) Honda CBR600RR 2'13.626
23 5 Lundh A. (SWE) Honda CBR600RR 2'13.920
24 12 Lowry I. (GBR) Yamaha YZF R6 2'14.084
25 36 Hunt M. (GBR) Yamaha YZF R6 2'15.156
26 21 Iddon C. (GBR) Honda CBR600RR 2'15.172
27 110 Tinmouth J. (GBR) Honda CBR600RR 2'15.516
28 10 Toth I. (HUN) Honda CBR600RR 2'16.529
2 4 Rea G. (GBR) Honda CBR600RR 2'09.916
3 26 Lascorz J. (ESP) Kawasaki ZX-6R 2'09.987
4 54 Sofuoglu K. (TUR) Honda CBR600RR 2'10.069
5 117 Praia M. (POR) Honda CBR600RR 2'10.438
6 44 Tamburini R. (ITA) Yamaha YZF R6 2'10.689
7 25 Salom D. (ESP) Triumph Daytona 675 2'10.761
8 99 Foret F. (FRA) Kawasaki ZX-6R 2'10.915
9 37 Fujiwara K. (JPN) Kawasaki ZX-6R 2'11.195
10 17 McConnell B. (AUS) Yamaha YZF R6 2'11.339
11 7 Davies C. (GBR) Triumph Daytona 675 2'11.339
12 14 Lagrive M. (FRA) Triumph Daytona 675 2'11.373
13 127 Harms R. (DEN) Honda CBR600RR 2'11.385
14 31 Iannuzzo V. (ITA) Triumph Daytona 675 2'11.569
15 55 Roccoli M. (ITA) Honda CBR600RR 2'11.578
16 29 Lowes A. (GBR) Yamaha YZF R6 2'11.714
17 11 Lowes S. (GBR) Honda CBR600RR 2'11.948
18 3 Westmoreland J. (GBR) Yamaha YZF R6 2'12.153
19 18 Aitchison M. (AUS) Honda CBR600RR 2'12.177
20 34 Quarmby R. (RSA) Honda CBR600RR 2'13.086
21 9 Dell'Omo D. (ITA) Honda CBR600RR 2'13.603
22 8 Chesaux B. (SUI) Honda CBR600RR 2'13.626
23 5 Lundh A. (SWE) Honda CBR600RR 2'13.920
24 12 Lowry I. (GBR) Yamaha YZF R6 2'14.084
25 36 Hunt M. (GBR) Yamaha YZF R6 2'15.156
26 21 Iddon C. (GBR) Honda CBR600RR 2'15.172
27 110 Tinmouth J. (GBR) Honda CBR600RR 2'15.516
28 10 Toth I. (HUN) Honda CBR600RR 2'16.529
STK 1000: Berger beffa Badovini
Silverstone – Berger non è uno che si arrende facilmente: finora tutti i suoi attacchi a Badovini sono stati respinti con perdite (di punti) ma il francese non demorde e nel GP d'Inghilterra si presenta con grinta rinnovata e una Honda molto competitiva messa a punto dalle mani d'oro dei tecnici del Team Ten Kate.
Così il primo turno di prove libere vede subito in testa Berger col tempo di 2'12"311, con Antonelli subito alle sue spalle , anche lui su una Honda, quella del Team Lorini, e Badovini terzo in sella alla sua portentosa BMW.
Il francese si presenta alla prima qualifica certamente intenzionato a concedere il bis, difatti si porta presto al comando e lo tiene saldamente mentre Badovini sembra in difficoltà, preceduto anche da Antonelli e Petrucci.
Ma è solo un'impressione. Lasciati raffreddare i bollenti spiriti degli avversari, a nove minuti dal termine del turno Badovini si spara come una palla di cannone e si ritrova primo con un vantaggio semplicemente abissale sul secondo,che non è più Berger , visto che è stato superato nel frattempo anche da Antonelli. Tra Badovini e il suo compagno di squadra Beretta, dodicesimo, ci sono quasi 3"!
Ma non è ancora finita: quando già la bandiera a scacchi ha fermato diversi piloti, Berger conclude il suo ultimo giro con un colpo ad effetto: sfreccia sotto il traguardo bloccando il cronometro sul tempo di 2'10"226 e beffa Badovini strappandogli la pole provvisoria. Terzo è Antonelli che precede i due ducatisti Zanetti e Baroni.
Così il primo turno di prove libere vede subito in testa Berger col tempo di 2'12"311, con Antonelli subito alle sue spalle , anche lui su una Honda, quella del Team Lorini, e Badovini terzo in sella alla sua portentosa BMW.
Il francese si presenta alla prima qualifica certamente intenzionato a concedere il bis, difatti si porta presto al comando e lo tiene saldamente mentre Badovini sembra in difficoltà, preceduto anche da Antonelli e Petrucci.
Ma è solo un'impressione. Lasciati raffreddare i bollenti spiriti degli avversari, a nove minuti dal termine del turno Badovini si spara come una palla di cannone e si ritrova primo con un vantaggio semplicemente abissale sul secondo,che non è più Berger , visto che è stato superato nel frattempo anche da Antonelli. Tra Badovini e il suo compagno di squadra Beretta, dodicesimo, ci sono quasi 3"!
Ma non è ancora finita: quando già la bandiera a scacchi ha fermato diversi piloti, Berger conclude il suo ultimo giro con un colpo ad effetto: sfreccia sotto il traguardo bloccando il cronometro sul tempo di 2'10"226 e beffa Badovini strappandogli la pole provvisoria. Terzo è Antonelli che precede i due ducatisti Zanetti e Baroni.
STK 1000 Q1: classifica
1 21 Berger M. (FRA) Honda CBR1000RR 2'10.226
2 86 Badovini A. (ITA) BMW S1000 RR 2'10.390
3 8 Antonelli A. (ITA) Honda CBR1000RR 2'10.509
4 87 Zanetti L. (ITA) Ducati 1098R 2'11.739
5 14 Baroni L. (ITA) Ducati 1098R 2'11.921
6 9 Petrucci D. (ITA) Kawasaki ZX 10R 2'12.211
7 20 Barrier S. (FRA) BMW S1000 RR 2'12.329
8 65 Baz L. (FRA) Yamaha YZF R1 2'12.392
9 47 La Marra E. (ITA) Honda CBR1000RR 2'12.484
10 77 Burrell B. (GBR) Kawasaki ZX 10R 2'12.581
11 119 Magnoni M. (ITA) Honda CBR1000RR 2'12.590
12 53 Lammert D. (GER) BMW S1000 RR 2'13.032
13 29 Beretta D. (ITA) BMW S1000 RR 2'13.274
14 34 Giugliano D. (ITA) Suzuki GSX-R 1000 2'13.413
15 11 Tutusaus P. (ESP) KTM 1190 RC8 R 2'13.482
16 10 Boscoscuro A. (ITA) Honda CBR1000RR 2'13.591
17 7 Mähr R. (AUT) Suzuki GSX-R 1000 K9 2'13.652
18 28 Cox V. (GBR) Kawasaki ZX 10R 2'13.778
19 30 Savary M. (SUI) BMW S1000 RR 2'14.094
20 35 Hunt G. (GBR) BMW S1000 RR 2'14.987
21 99 Leeson C. (RSA) Kawasaki ZX 10R 2'15.029
22 12 Vivarelli N. (ITA) KTM 1190 RC8 R 2'16.194
23 55 Svitok T. (SVK) Honda CBR1000RR 2'17.137
24 36 Thiriet P. (BRA) Honda CBR1000RR 2'17.374
25 64 Andric D. (BRA) Honda CBR1000RR 2'18.524
26 45 Sletten K. (NOR) Yamaha YZF R1 2'18.570
27 66 Stoklosa M. (POL) BMW S1000 RR 2'19.332
2 86 Badovini A. (ITA) BMW S1000 RR 2'10.390
3 8 Antonelli A. (ITA) Honda CBR1000RR 2'10.509
4 87 Zanetti L. (ITA) Ducati 1098R 2'11.739
5 14 Baroni L. (ITA) Ducati 1098R 2'11.921
6 9 Petrucci D. (ITA) Kawasaki ZX 10R 2'12.211
7 20 Barrier S. (FRA) BMW S1000 RR 2'12.329
8 65 Baz L. (FRA) Yamaha YZF R1 2'12.392
9 47 La Marra E. (ITA) Honda CBR1000RR 2'12.484
10 77 Burrell B. (GBR) Kawasaki ZX 10R 2'12.581
11 119 Magnoni M. (ITA) Honda CBR1000RR 2'12.590
12 53 Lammert D. (GER) BMW S1000 RR 2'13.032
13 29 Beretta D. (ITA) BMW S1000 RR 2'13.274
14 34 Giugliano D. (ITA) Suzuki GSX-R 1000 2'13.413
15 11 Tutusaus P. (ESP) KTM 1190 RC8 R 2'13.482
16 10 Boscoscuro A. (ITA) Honda CBR1000RR 2'13.591
17 7 Mähr R. (AUT) Suzuki GSX-R 1000 K9 2'13.652
18 28 Cox V. (GBR) Kawasaki ZX 10R 2'13.778
19 30 Savary M. (SUI) BMW S1000 RR 2'14.094
20 35 Hunt G. (GBR) BMW S1000 RR 2'14.987
21 99 Leeson C. (RSA) Kawasaki ZX 10R 2'15.029
22 12 Vivarelli N. (ITA) KTM 1190 RC8 R 2'16.194
23 55 Svitok T. (SVK) Honda CBR1000RR 2'17.137
24 36 Thiriet P. (BRA) Honda CBR1000RR 2'17.374
25 64 Andric D. (BRA) Honda CBR1000RR 2'18.524
26 45 Sletten K. (NOR) Yamaha YZF R1 2'18.570
27 66 Stoklosa M. (POL) BMW S1000 RR 2'19.332
STK 600 Q1: Mossey, l'outsider
Silverstone – Forse nel GP d'Inghilterra un pilota riuscirà ad inserirsi nel duello fra i francesi Marino e Guarnoni che continua dall'inizio dell'Europeo 2010. Si tratta del "locale" Mossey, in bella evidenza su questa pista, sia nelle libere, che nel primo turno di prove ufficiali.
In mattinata era stato Marino a chiudere al comando con un margine di oltre tre decimi su Guarnoni e di quasi otto decimi su Mossey, ma l'inglese si è scatenato in qualifica, superando di prepotenza Marino e conquistando la pole provvisoria in 2'13"653, sette decimi meglio di Marino e quasi 1" più veloce di Guarnoni. Quarto il nostro Lombardi e sesto Fanelli, a reggere una bandiera del motociclismo italiano che in questa classe non sventola molto.
In mattinata era stato Marino a chiudere al comando con un margine di oltre tre decimi su Guarnoni e di quasi otto decimi su Mossey, ma l'inglese si è scatenato in qualifica, superando di prepotenza Marino e conquistando la pole provvisoria in 2'13"653, sette decimi meglio di Marino e quasi 1" più veloce di Guarnoni. Quarto il nostro Lombardi e sesto Fanelli, a reggere una bandiera del motociclismo italiano che in questa classe non sventola molto.
STK 600 Q1: classifica
1 41 Mossey L. (GBR) Yamaha YZF R6 2'13.653
2 21 Marino F. (FRA) Honda CBR600RR 2'14.355
3 11 Guarnoni J. (FRA) Yamaha YZF R6 2'14.601
4 13 Lombardi B. (ITA) Yamaha YZF R6 2'15.796
5 6 Lanusse R. (FRA) Yamaha YZF R6 2'15.854
6 27 Fanelli D. (ITA) Honda CBR600RR 2'15.929
7 28 Le Coquen S. (FRA) Yamaha YZF R6 2'16.169
8 10 Calero Perez N. (ESP) Yamaha YZF R6 2'16.226
9 9 Elliott J. (GBR) Kawasaki ZX-6R 2'18.238
10 52 Duwelz G. (BEL) Yamaha YZF R6 2'18.432
11 69 Major N. (FRA) Yamaha YZF R6 2'19.528
12 72 Karlsen F. (NOR) Yamaha YZF R6 2'19.603
13 66 De Tournay R. (FRA) Yamaha YZF R6 2'20.240
14 99 Covena T. (NED) Yamaha YZF R6 2'20.617
15 26 Vrajitoru M. (ROU) Yamaha YZF R6 2'21.347
19 Krajci T. (SVK) Yamaha YZF R6 2'30.188
2 21 Marino F. (FRA) Honda CBR600RR 2'14.355
3 11 Guarnoni J. (FRA) Yamaha YZF R6 2'14.601
4 13 Lombardi B. (ITA) Yamaha YZF R6 2'15.796
5 6 Lanusse R. (FRA) Yamaha YZF R6 2'15.854
6 27 Fanelli D. (ITA) Honda CBR600RR 2'15.929
7 28 Le Coquen S. (FRA) Yamaha YZF R6 2'16.169
8 10 Calero Perez N. (ESP) Yamaha YZF R6 2'16.226
9 9 Elliott J. (GBR) Kawasaki ZX-6R 2'18.238
10 52 Duwelz G. (BEL) Yamaha YZF R6 2'18.432
11 69 Major N. (FRA) Yamaha YZF R6 2'19.528
12 72 Karlsen F. (NOR) Yamaha YZF R6 2'19.603
13 66 De Tournay R. (FRA) Yamaha YZF R6 2'20.240
14 99 Covena T. (NED) Yamaha YZF R6 2'20.617
15 26 Vrajitoru M. (ROU) Yamaha YZF R6 2'21.347
19 Krajci T. (SVK) Yamaha YZF R6 2'30.188
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