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Kyalami SS: Laverty non si discute
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Una vittoria cristallina, d'autorità, che ha escluso ogni ipotesi diversa nonostante i reiterati tentativi di Sofuoglu di rientrare in gioco
Kyalami – Tre curve sono il bottino di Sofuoglu subito dopo il via, ma alla quarta Laverty gli si infila all'interno, lo passa e va a condurre. Corsa già finita?
Solo Laverty ha concluso il primo giro sotto 1'46" e al traguardo infatti il suo vantaggio su Sofuoglu è già di 3 decimi abbondanti e di sei su Pirro che è terzo davanti a Fujiwara, Davies, Harms, Lascorz, Roccoli e Lagrive.
Il distacco fra Laverty e Sofuoglu raddoppia al secondo giro, mentre Pirro va alla caccia del suo compagno di squadra.
Solo Laverty ha concluso il primo giro sotto 1'46" e al traguardo infatti il suo vantaggio su Sofuoglu è già di 3 decimi abbondanti e di sei su Pirro che è terzo davanti a Fujiwara, Davies, Harms, Lascorz, Roccoli e Lagrive.
Il distacco fra Laverty e Sofuoglu raddoppia al secondo giro, mentre Pirro va alla caccia del suo compagno di squadra.
La corsa avanza un po' stancamente: pochissimi duelli, meno ancora i sorpassi. Al settimo giro Sofuoglu allunga un po' e si riporta su Laverty: i due sono i soli a girare sotto 1'42" e il loro passo stacca Pirro, che tiene la terza posizione apparentemente senza troppi problemi, avendo oltre 1" di vantaggio sul quarto, l'inglese Davies con la Triumph. Lascorz, il più grande avversario di Laverty in queste ultime due stagioni, naviga al sesto posto con pochissimo vento e precede Fujiwara e Roccoli, che sta portando avanti una bella corsa nei primi dieci.
Ma per Laverty si era trattato solo di un riposino, un intervallo pubblicitario, passato il quale riprende il pieno controllo della situazione, aumenta di nuovo il ritmo e in pochi giri Sofuoglu è nuovamente oltre 1" lontano dalla sua ruota posteriore. A metà gara Pirro cede il terzo posto all'arrembante Davies, mentre Roccoli passa Fujiwara ed è settimo.
A questo punto, almeno per quanto riguarda la vittoria, la corsa si può dire davvero finita. Tra Laverty e Sofuoglu ci sono 2"5 in aumento e per il turco il discorso è chiuso, a meno di un colpo di fortuna. Corsa finita anche per Roccoli, che scivola senza conseguenze al quindicesimo giro.
Laverty macina una tornata dopo l'altra in piena sicurezza e alla fine il traguardo finale lo premia con l'ennesima vittoria. Sofuoglu a sua volta non ha problemi a classificarsi secondo a oltre 4" e terzo si piazza Davies, autore di una corsa regolare a ritmo molto sostenuto. Il quarto posto di Pirro, inutile negarlo, delude parecchio, ma l'italiano di Ten Kate può almeno vantarsi di aver battuto due elementi di spicco della Supersport, come Lascorz e Lagrive. A prescindere dalla evidente superiorità del binomio Laverty – Honda Parkalgar, il campionato mondiale è ancora equilibratissimo, con Sofuoglu in vetta alla classifica con 117 punti, seguito da Laverty a quota 116 e Lascorz a 112.
Ma per Laverty si era trattato solo di un riposino, un intervallo pubblicitario, passato il quale riprende il pieno controllo della situazione, aumenta di nuovo il ritmo e in pochi giri Sofuoglu è nuovamente oltre 1" lontano dalla sua ruota posteriore. A metà gara Pirro cede il terzo posto all'arrembante Davies, mentre Roccoli passa Fujiwara ed è settimo.
A questo punto, almeno per quanto riguarda la vittoria, la corsa si può dire davvero finita. Tra Laverty e Sofuoglu ci sono 2"5 in aumento e per il turco il discorso è chiuso, a meno di un colpo di fortuna. Corsa finita anche per Roccoli, che scivola senza conseguenze al quindicesimo giro.
Laverty macina una tornata dopo l'altra in piena sicurezza e alla fine il traguardo finale lo premia con l'ennesima vittoria. Sofuoglu a sua volta non ha problemi a classificarsi secondo a oltre 4" e terzo si piazza Davies, autore di una corsa regolare a ritmo molto sostenuto. Il quarto posto di Pirro, inutile negarlo, delude parecchio, ma l'italiano di Ten Kate può almeno vantarsi di aver battuto due elementi di spicco della Supersport, come Lascorz e Lagrive. A prescindere dalla evidente superiorità del binomio Laverty – Honda Parkalgar, il campionato mondiale è ancora equilibratissimo, con Sofuoglu in vetta alla classifica con 117 punti, seguito da Laverty a quota 116 e Lascorz a 112.
Gara SS: classifica
1 50 Laverty E. (IRL) Honda CBR600RR 39'13.215 (149,399 kph)
2 54 Sofuoglu K. (TUR) Honda CBR600RR 4.184
3 7 Davies C. (GBR) Triumph Daytona 675 9.609
4 51 Pirro M. (ITA) Honda CBR600RR 12.912
5 26 Lascorz J. (ESP) Kawasaki ZX-6R 23.383
6 14 Lagrive M. (FRA) Triumph Daytona 675 25.252
7 25 Salom D. (ESP) Triumph Daytona 675 25.315
8 127 Harms R. (DEN) Honda CBR600RR 27.087
9 4 Rea G. (GBR) Honda CBR600RR 32.358
10 117 Praia M. (POR) Honda CBR600RR 32.476
11 38 Isaacs L. (RSA) Honda CBR600RR 35.347
12 37 Fujiwara K. (JPN) Kawasaki ZX-6R 36.882
13 5 Lundh A. (SWE) Honda CBR600RR 48.961
14 8 Chesaux B. (SUI) Honda CBR600RR 1'06.978
15 19 Boscoscuro A. (ITA) Honda CBR600RR 1'29.261
2 54 Sofuoglu K. (TUR) Honda CBR600RR 4.184
3 7 Davies C. (GBR) Triumph Daytona 675 9.609
4 51 Pirro M. (ITA) Honda CBR600RR 12.912
5 26 Lascorz J. (ESP) Kawasaki ZX-6R 23.383
6 14 Lagrive M. (FRA) Triumph Daytona 675 25.252
7 25 Salom D. (ESP) Triumph Daytona 675 25.315
8 127 Harms R. (DEN) Honda CBR600RR 27.087
9 4 Rea G. (GBR) Honda CBR600RR 32.358
10 117 Praia M. (POR) Honda CBR600RR 32.476
11 38 Isaacs L. (RSA) Honda CBR600RR 35.347
12 37 Fujiwara K. (JPN) Kawasaki ZX-6R 36.882
13 5 Lundh A. (SWE) Honda CBR600RR 48.961
14 8 Chesaux B. (SUI) Honda CBR600RR 1'06.978
15 19 Boscoscuro A. (ITA) Honda CBR600RR 1'29.261
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